Cronologia di Milano dal 1201 al 1225
a cura di Maria Grazia
Tolfo
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| 1201 |
| Dopo 6 settimane di assedio, i milanesi espugnano il castrum di Vigevano (Sire Raul). Si designa un podestà per ognuna delle tre classi. La posizione assunta dalla Credenza dei Nobili spinge la Motta, l'organizzazione che raggruppa mercanti e monetari, a creare la Società dei Gagliardi; la Credenza oppone allora la Società dei Forti. Nel 1202 il governo sarà consolare, nel 1203 si avrà un podestà straniero nella persona di Sacco dei Sacchi di Lodi e nel 1204 si eleggerà un podestà milanese. |
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| 1201 |
1 marzo |
Innocenzo III riconosce Ottone di Brunswick come successore di Enrico VI . Milano si allea al riconoscimento, ma Ottone rinuncia alla corona d'Italia. |
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| 1201 |
giugno |
Innocenzo III conferma i tre ordini di Umiliati; l'arcivescovo Filippo concede agli Umiliati la facoltà di costruire la chiesa madre di Brera. Il diploma è sottoscritto da Guglielmo Balbo arciprete, Guglielmo da Rizolio arcidiacono e da altri. Impone loro di offrire una libbra di cera al Capitolo ogni settimana per la festa della Madonna. |
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| 1202 |
| Papa Innocenzo III incita i re cristiani a partecipare alla IV crociata. Venezia, che ha fornito le navi per la spedizione, si assicura importanti basi nell'Egeo e sul Mar Nero. |
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| 1203 |
| A Milano il primicerio dei decumani pretende di occupare in coro il posto dell'arcidiacono; è minacciato di scomunica dell'arcivescovo, ma lo sostiene un gruppo di partigiani con le spade sguainate. Sacco de' Sacchi di Lodi è chiamato a Milano come podestà, ma rifiuta la nomina a causa della lotta tra Capitani e Credenza. La Credenza crea una commissione podestarile composta dai nobili Tacio da Mandello, Domenico Barzi, Danesio Crivelli, Oldebrando dei Canavesii, Manfredo Osii. Inizia la costruzione del Palatium novum de Broileto veteri, mentre ancora non è terminato il Palatium comunis. |
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| 1203 |
autunno |
Due monaci dell'abbazia di Fontfroide e legati di papa Innocenzo III, Pietro di Castenau e Raoul de Fontfroide, si recano presso il conte di Tolosa Raimondo VI per convincerlo a battersi contro i catari. |
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| 1204 |
| Pietro d'Aragona organizza a Carcassonne un contraddittorio tra cattolici e catari e tra cattolici e valdesi. |
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| 1204 |
28 gennaio |
Vengono uccisi in una rivolta orchestrata da Venezia l'imperatore Isacco e suo figlio Alessio IV. Alessio V è imperatore fino al 12 aprile. I Crociati, dopo aver saccheggiato Costantinopoli, fondano l'Impero Latino d'Oriente. Venezia mette sul trono il suo candidato Baldovino di Fiandra, ricevendo in cambio la quarta parte dell'Impero. Una delle tante conseguenze è che sull'Occidente si riversa una mole gigantesca di reliquie. Un'altra è che molti mosaicisti e decoratori bizantini affluiscono in Italia. |
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| 1205 |
| Si scatena la lotta fra la fazione popolare della Credenza di sant'Ambrogio e quella nobile, che va sotto il nome di Compagnia dei Gagliardi. I tafferugli durano tutto il giorno nel Prato comune. I consoli eleggono due cives per Porta affinché provvedano a imprigionare i "banditi" per furti o frodi o insolvenze. Il Consiglio dei Cento proclama che non si confischino i beni a nessun cittadino se non per motivi ben provati. A Milano si verifica una scissione fra i valdesi, dai quali si staccano di Poveri lombardi. Capo degli scismatici è il piacentino Giovanni di Ronco. Fra i due litiganti, si affermerà un terzo gruppo, quello dei Poveri cattolici fondati da Durando de Huesca, che si pone come interprete del valdismo originario. |
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| 1206 |
| Domenico di Guzman fonda l'ordine dei frati Predicatori. L'ordine verrà approvato nel 1216. Domenico predica presso i catari, mentre Francesco ad Assisi rinuncia pubblicamente ai beni materiali. Domenico fonda il primo convento femminile a Prouille nel Tolosano come risposta alle domus catare. |
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| 1206 |
novembre |
L'arcivescovo di Milano Filippo da Lampugnano rinuncia e al suo posto è messo Uberto da Pirovano, che si insedierà solo l'11 aprile 1207 alla morte di Filippo. Umberto era canonico di Monza, quindi suddiacono del papa e dal maggio 1206 cardinale diacono del titolo di S. Angelo. Aveva studiato a Parigi e godeva di una certa fama nel campo degli studi teologici. |
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| 1207 |
| Contraddittorio di Pamiers fra Domenico di Guzman e il vescovo cataro Benoit de Termes. Vi partecipa Durando de Huesca, che si presenta davanti a una commissione di cistercensi come l'erede di Valdo. |
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| 1207 |
21 novembre |
Muore Filippo da Lampugnano. |
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| 1208 |
| Nel Broletto arcivescovile di Milano viene costruito un altro palazzo del Comune per gli uffici giudiziari. |
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| 1208 |
gennaio |
Gli eretici a St Gilles uccidono un legato pontificio, Pierre de Castelneau. |
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| 1208 |
8 maggio |
Filippo Augusto autorizza i cavalieri borgognoni a combattere gli "arriani di Occitania". Guglielmo di Tudela scrive la prima parte della Chanson de la Croisade Albigeoise, poema storico sulla crociata contro gli Albigesi. |
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| 1208 |
21 giugno |
E' assassinato Filippo di Svevia, fratello di Enrico VI. |
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| 1208 |
18 dicembre |
Papa Innocenzo III ingiunge all'arcivescovo Uberto da Pirovano di restituire ai Poveri Cattolici, staccati dall'eresia di Valdo, una casa a Porta Orientale, sequestrata dal precedente arcivescovo Filippo da Lampugnano per motivi di schieramento politico. I Poveri Cattolici intrattenevano relazioni con la Credenza di sant'Ambrogio. La casa si trovava dove ora sorge la chiesa di S. Celestino in via Senato. Il papa riconosce a Durando d'Osca e ai Poveri Cattolici il terreno fuori Pavia dove avevano costruito una casa e più tardi la chiesa dedicata a S. Agostino. |
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| 1209 |
| Francesco d'Assisi fonda l'Ordine dei Francescani. A Milano il sacello di S. Satiro diventa chiesa parrocchiale con un officialis o parroco. Il comune di Milano assegna ai Poveri Lombardi una nuova sede (a S. Pietro nel borgo di Monforte). Wolfram von Eschenbach termina il poema cavalleresco Parzival, ispirato al ciclo del Santo Graal. |
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| 1209 |
inizio |
Il podestà di Milano Alberto della Fontana di Piacenza tutela i giovani sotto i 25 anni da soprusi finanziari ed emette nuovi provvedimenti contro l'usura. |
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| 1209 |
3 aprile |
Innocenzo III si lamenta che i Poveri Lombardi abbiano ottenuto dal Comune un terreno nel borgo di Monforte per edificare una schola. |
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| 1209 |
18 aprile |
Papa Innocenzo III ringrazia l'arcivescovo Uberto da Pirovano per l'accoglienza concessa ai Poveri Cattolici e lo informa che Durando e i suoi seguaci lo hanno avvertito che circa un centinaio di altri eretici desideravano essere riconciliati con la chiesa. |
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| 1209 |
giugno |
Crociata contro gli Albigesi guidata da Arnaldo Amalrico abate di Citeaux e legato papale, coadiuvato dal braccio armato di Simone di Monfort. |
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| 1209 |
22 luglio |
Massacro di tutti gli abitanti di Béziers (ca. 20.000) a prescindere da età, sesso e fede, per connivenza coi catari. In agosto presa di Carcassonne (molti si salvano rifugiandosi a Lastours). |
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| 1209 |
4 ottobre |
Innocenzo III incorona imperatore Ottone IV di Brunswick. |
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| 1210 |
| L'arcivescovo di Milano Uberto da Pirovano promuove la redazione del Liber iurum della Chiesa ambrosiana per impedire l'assalto ai beni ecclesiastici. Ottone IV di Brunswick invade l'Italia meridionale. Il papa lo scomunica e favorisce la candidatura di Federico II di Svevia a re di Germania. Il poeta tedesco Gottfried von Strassburg scrive il poema cavalleresco Tristan. Pietro Gallo è vescovo della chiesa catara della Marca Trevigiana. E' un noto polemista e a lui Pietro da Verona indirizzerà dopo il 1225 la Summa contra hereticos per confutare le sue dottrine. I Poveri Riconciliati di Bernardo Primo, staccati dalla comunità valdese, ottengono l'approvazione papale. Scompariranno già alla metà del secolo. Il sinodo di Sens condanna i seguaci di Amalrico di Bène, le cui ossa vengono riesumate. Una decina di amalriciani è condannata al rogo, altri al carcere perpetuo. Vengono probiti anche i libri di Aristotele. |
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| 1211 |
| Il podestà Guglielmo Andito di Piacenza permette a chiunque di venire ad abitare a Milano dalla campagna, godendo dei diritti civili, purché non sia un coltivatore diretto, con l'obbligo di abitare in città tranne che nelle sei settimane dei raccolti. Si stabilisce che ogni anno da febbraio si facciano gli estimi degli abitanti di Milano per graduare i tributi. Si oppone la nobiltà che ritiene di possedere il Comune e la Chiesa che difende le sue immunità. Si mettono al bando gli eretici. |
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| 1211 |
4 maggio |
Gerardo da Sessa, legato pontificio, è arcivescovo di Milano, ma non viene consacrato dal papa. Non risiederà mai a Milano. Dal castello di Trezzo d'Adda indirizza una lettera al clero lombardo perché non ostacoli l'attività degli Umiliati e partecipi ai "parlamenta" pubblici da loro promossi. |
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| 1211 |
7 luglio |
Innocenzo III stacca la diocesi di Cremona da quella di Milano per punire la metropoli lombarda per l'aiuto prestato a Ottone IV. |
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| 1211 |
settembre |
Il Comune di Milano continua a sostenere Ottone IV di Brunswick e si scontra frontalmente con papa Innocenzo III. Il capitolo della cattedrale è invece allineato col papa. |
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| 1211 |
novembre |
Muore a Cremona l'arcivescovo di Milano Gerardo da Sessa. |
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| 1211 |
16 dicembre |
Ottone IV di Brunswick è in Lombardia. |
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| 1212 |
| Inizia la "Crociata dei fanciulli": un ragazzo francese, Stefano di Vendome, recluta migliaia di adolescenti e s'imbarca per la Palestina per liberare la Terra Santa. Vengono tutti catturati e venduti dagli arabi come schiavi. Il Comune si riorganizza distinguendo le magistrature interne ed esterne: per l'interno ci sono i consules iustitiae de camera civitatis, per l'esterno i consules fagiarum, dalle fagie o factae, per la sorveglianza delle strade esterne affidate agli abitanti. Si hanno tre raggruppamenti: Porta Romana e Porta Comasina, Porta Ticinese e Porta Vercellina, Porta Orientale e Porta Nuova. |
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| 1212 |
13 giugno |
Il legato pontificio Ariprando Visconti scomunica i consoli e il popolo di Milano per l'appoggio dato a Ottone IV di Brunswick. |
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| 1212 |
21 ottobre |
Innocenzo III scrive ancora ai consoli e al popolo di Milano accusandoli di essere i principali difensori dell'eretica pravità e arrivando a definire la città "erroris sentina", ossia cloaca di eresie. I Milanesi vengono in realtà scomunicati perché sostengono Ottone di Brunswick contro Federico di Svevia. Il governo milanese è composto da un consiglio di dodici podestà milanesi. Il papa minaccia di scagliare contro la città una vera e propria crociata, sul modello di quelle che avevano distrutto le città nel sud della Francia. Per questo motivo Innocenzo III scrive a Filippo Augusto di Francia e ad altri principi affinché impediscano ai mercanti milanesi di svolgere i loro mercati. Il 9 dicembre Innocenzo III incorona re di Germania Federico II alla condizione di non riunificare i possessi imperiali e quelli siciliani, di cui viene investito suo figlio Enrico. Federico II si allea con il re di Francia contro Ottone IV e contro il re d'Inghilterra. |
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| 1213 |
12 settembre |
Gli eretici provenzali vengono sterminati nella battaglia di Muret. Innocenzo, per far terra bruciata contro i rigurgiti ereticali, dà inizio alla prima forma di inquisizione, quella episcopale, demandata con diritto di processo e di rogo, ai singoli vescovi nelle rispettive diocesi. |
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| 1213 |
7 novembre |
Innocenzo III informa il capitolo di aver scelto come arcivescovo di Milano Enrico da Settala, cimiliarca della metropolitana. Apparteneva a una famiglia capitaneale. Il Comune si rifiuta di fargli prendere possesso della carica. Papa Innocenzo III ribadisce la minaccia di scomunica. |
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| 1214 |
| Il podestà di Milano Uberto di Vidalta da Bologna si adopera per ristabilire la pace fra i due partiti cittadini. Non si poteva ammettere che i capitanei e i valvassori avessero eletto per l'anno venturo i consoli, mentre la Motta e la Credenza contavano sul podestà. Secondo il provvedimento podestarile i consoli del comune e quelli di giustizia dovevano essere scelti di concerto fra i due raggruppamenti, mentre i consoli dei mercanti dovevano essere scelti solo dalla relativa corporazione. |
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| 1214 |
27 luglio |
Il re Filippo II sconfigge Ottone IV e Giovanni Senzaterra a Bouvines.
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| 1215 |
| Il novarese Brunasio Porca è podestà; fa compilare le prime leggi e costituzioni regolari, pubblicate l'anno seguente. Fra' Nigro è preceptor della Domus de Templo, ossia la mansio dei Templari di Milano. |
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| 1215 |
15 maggio |
Dopo la resa di Tolosa, i conti si rifugiano in Inghilterra presso Giovanni Senzaterra, che concede sotto la pressione dei nobili la Magna Charta Libertarum, che limita il potere assoluto del sovrano e riconosce alcuni diritti fondamentali alla nobiltà e alla borghesia. |
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| 1215 |
11 novembre |
Prima seduta generale del IV concilio Laterano e apoteosi di Innocenzo III. Il concilio raduna più di 2000 persone nel palazzo del Laterano (abbattuto da Sisto V per ricavare l'attuale piazza). I punti forti del concilio sono: lotta ai catari, condanna degli amalriciani, creazione dell'inquisizione nelle diocesi, riconoscimento di Federico II come re di Germania e Sicilia, obbligo imposto a tutti della confessione auricolare, proibizione della creazione di nuovi ordini religiosi, bando della V crociata prevista per il 1217. |
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| 1216 |
| Viene redatto il Liber consuetudinum Mediolani, che raccoglie il diritto consuetudinario, cioè non scritto, fissato dal costante uso; si tratta di diritti e poteri spettanti all'autorità pubblica che, durante la lotta per le investiture, le città usurpano o che esercitano per concessione. Queste leggi confluiranno successivamente negli Statuti. La raccolta è stata esperita in due anni da 14 esperti scelti nel 1214 dal podestà. L'iniziativa è imitata da numerosi comuni lombardi. |
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| 1216 |
gennaio |
Freddo intenso e gelate in tutta la Lombardia. Il Po, gelato, è percorso come una strada da veicoli e persone. |
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| 1216 |
maggio |
Gli Umiliati possiedono 150 case a Milano e 139 nella restante Lombardia. Il vescovo di Acri, Giacomo di Vitry, legato pontificio in missione per convincere i milanesi ad abbandonare Ottone di Brunswick, elogia gli Umiliati per la loro attività antiereticale in una città come Milano, pullulante di eresie: "Giunsi a Milano, che è un covo di eretici, dove rimasi per alcuni giorni e predicai in vari luoghi la parola di Dio. A stento si trova in tutta la città chi resista agli eretici, eccettuati taluni santi uomini e donne religiose, gli umiliati.". |
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| 1216 |
26 maggio |
Guerra di Milano e Piacenza contro Pavia. Nuova scomunica da parte del nuovo papa Onorio III eletto in luglio per Milano e Piacenza. Giacomo Maluaria, piacentino, è podestà di Milano. |
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| 1216 |
16 luglio |
Muore a Perugia papa Innocenzo III. Il suo cadavere è abbandonato a terra nella cattedrale, depredato d'ornamenti e vesti. |
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| 1216 |
18 luglio |
Onorio III è papa (Cencio dei conti Savelli), eletto a Perugia. E' un uomo di temperamento calmo, di saggezza meditata e di grande semplicità. Non rinnega del tutto il sogno della crociata sostenuto dal suo predecessore. Nei suoi undici anni di pontificato, tuttavia, tenderà soprattutto a stabilizzare una riforma interna e ad aprire la Chiesa, parallelamente alle lotte inevitabili, all'attività missionaria. E' lui l'autore dell'Ordo Romanus de Consuetudinibus (cerimoniale dei conclavi e dei riti papali) e del Liber Censum (il registro delle entrate della camera pontificia), a tentare di far quadrare la stabilità economica con lo slancio religioso della Chiesa. Purtroppo deve fare i conti con l'avversario storico più intelligente, più laico e dialettico che abbia avuto la Chiesa nel Medioevo: Federico II. |
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| 1216 |
23 agosto |
Lettera di Onorio III al podestà di Milano, colma di lamentele e minacce per la tolleranza riservata agli eretici. |
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| 1216 |
dicembre |
Domenico di Guzman riceve l'approvazione da papa Onorio III, che suggerisce per il nuovo ordine l'adozione della regola dei canonici regolari, cioè di S. Agostino. I Domenicani si propongono l'imitazione totale della vita degli apostoli, che vivono di carità. Mentre i Francescani predicano a tutti, i Domenicani si specializzeranno nella lotta alle eresie. Devono essere perciò dotati di profonda scienza teologica: Domenico promuove gli studi all'interno dell'ordine; in ogni convento si tengono studi biblici e teologici, letterari e filosofici: nascono le università. La Scolastica avrà il suo vertice in due Domenicani: Alberto Magno e Tommaso d'Aquino. |
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| 1217 |
| Onorio III incorona a S. Pietro Pietro di Courtnay quale imperatore bizantino, con diritto di comando sulle truppe cristiane e sulle relative corone d'oriente e d'occidente. Federico II, vedendo il carattere di sfida di quel gesto, rifiuta di partire per la crociata e viene scomunicato. Una grave carestia interessa tutta l'Europa. |
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| 1217 |
febbraio |
Papa Onorio III impone a Milano una tassa - la ventesima - per l'impresa in Terra Santa. Al rifiuto, nuova scomunica. Andalo da Andalo, bolognese, è podestà di Milano. |
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| 1217 |
29 aprile |
Da alcuni atti risulta che il primicerio dei decumani di Milano Loderingo dell'Ora possedeva dei banchi di vendita vicino alla Canonica. |
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| 1217 |
3 luglio |
Pace tra milanesi e piacentini da una parte e pavesi dall'altra. |
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| 1217 |
dicembre |
Domenico de Guzman giunge a Milano ospite dei canonici di S. Nazaro. |
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| 1218 |
| Incontro dei Valdesi a Bergamo per trovare una nuova unità. La Società dei Fratelli Ultramontani si presenta come l'interprete della volontà del fondatore e la leadership viene riconosciuta dalla Società dei Fratelli Italici ai quali aderivano i Poveri Lombardi. Gli Ultramontani sono rappresentati da Pietro de Relana. |
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| 1218 |
23 febbraio |
Il podestà di Milano Amizzone Sacco, lodigiano, chiede a Onorio III che ritiri la scomunica contro Milano, visto che Ottone IV di Brunswick è uscito dalla scena perché malato. Il papa incarica Enrico da Settala e il vescovo di Bergamo Giovanni Tornielli di assolvere i milanesi. |
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| 1218 |
19 maggio |
Muore Ottone IV di Brunswick. |
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| 1218 |
luglio |
Nuova scomunica contro Milano e Piacenza che hanno preso le armi contro Cremona e Perugia. |
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| 1218 |
dicembre |
Il legato pontificio Ugo dei Conti di Segni è a Milano per condurre le trattative di pace. Indulgenza di Onorio III a chi staziona davanti al legno della Santa Croce sopra il portale principale di S. Simpliciano. |
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| 1219 |
| Viene emessa a Milano una nuova moneta, detta quartiroli, che provoca una sollevazione, la cui conseguenza è il ritiro della moneta che avrebbe danneggiato il commercio. Bolla di Onorio III che riconferma i possessi genovesi alla Chiesa di Milano. |
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| 1219 |
gennaio |
Pace fra Milano con Perugia e con Cremona. |
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| 1219 |
estate |
Francesco d'Assisi, solo e disarmato, arriva fino al sultano Malik-hel-Khemel, del quale diventa amico. Da lui ha il primo "firmano", cioè il privilegio di far restare i frati minori nei Luoghi Santi. |
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| 1219 |
agosto |
Domenico de Guzman è a Milano. Affida l'incarico a Giacomo Riboldi di Monza e Robaldo di Albenga di cercare un luogo per istituire un convento, individuato nella chiesa di S. Stefano in Centenariolo in via Rugabella. E' il primo luogo da cui i Domenicani predicano con successo contro i catari. |
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| 1220 |
15 marzo |
A Milano i Domenicani si trasferiscono da S. Stefano in Centenariolo all'antico ospedale dei pellegrini di S. Barnaba presso S. Eustorgio, ottenendo di poter predicare nella vicina basilica. Iniziano subito la costruzione del loro convento, che ingloba le strutture del vecchio ospedale. A giugno Domenico di Guzman viene a visitare la nuova sede milanese del suo ordine. |
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| 1220 |
primavera |
Il governo cittadino è retto da una maggioranza popolare, la Credenza di sant'Ambrogio, che obbliga l'arcivescovo Enrico da Settala, capo del partito nobiliare, a lasciare la città. |
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| 1220 |
autunno |
L'arcivescovo Enrico da Settala parte per la crociata e ritorna nei primi mesi del 1221. |
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| 1220 |
8 ottobre |
Nasce Goffredo da Bussero, battezzato nella parrocchia di S. Stefano in Nosiggia a Porta Nuova. La sua opera maggiore è il Liber Sanctorum; la sua Chronica fu molto apprezzata dai contemporanei e usata da Galvano Fiamma. |
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| 1220 |
22 novembre |
Onorio III riconosce Federico II come imperatore e re di Sicilia in cambio della sua partenza per la crociata. Il figlio Enrico è nominato re dei Romani. |
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| 1221 |
| I Francescani arrivano a Milano; l'arcivescovo concede loro la chiesa di S. Vittore al teatro, poi S. Maria Fulcorina, dove la tradizione locale ritiene che abbia anche abitato S. Francesco. L'arrivo a Milano precederebbe quindi di due anni l'approvazione dell'ordine da parte di Onorio III. Federico II bandisce Brescia, a lui ostile, che ha sostituito il podestà imperiale Matteo da Correggio con l'eretico bresciano Umberto Gambara. |
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| 1221 |
3 marzo |
Ugo d'Ostia (dei conti di Segni) è a capo di una legazione in Lombardia che ha lo scopo di raccogliere i crociati da inviare in Egitto al seguito di Guglielmo VI del Monferrato. Milano, alleata con Vercelli e ostile a Guglielmo, ostacola l'impresa di Ugo. |
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| 1221 |
2 maggio |
L'arcivescovo Enrico da Settala consacra la chiesa dell'abbazia di Chiaravalle. |
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| 1221 |
16 luglio |
Il Consiglio comunale di Milano impone al podestà Amizone Sacco di Lodi di bandire l'arcivescovo Enrico da Settala perché l'anno prima ha scomunicato le autorità comunali di |
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| 1221 |
31 luglio |
Lettera da Bologna di Ugo d'Ostia, che insinua che il Comune di Milano sia connivente con le sette eretiche presenti sul suo territorio. Non ottenendo la pace in città, scomunica i membri della Motta e della Credenza insieme al podestà Amizone Sacco e incarica i vescovi di Lodi Ottobello e di Bergamo Giovanni di trasmetterla al podestà e ai consiglieri di Milano. La stessa protesta viene inviata a Genova che si rifiuta di perseguire gli eretici. |
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| 1221 |
6 agosto |
Muore a Bologna Domenico di Guzman, fondatore dell'ordine dei Predicatori. Verrà santificato il 3 luglio 1234 da Gregorio IX. |
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| 1221 |
24 agosto |
I vescovi Ottobello e Giovanni informano il legato Ugo del fallimento della loro missione a Milano a causa della guerra civile fra la Credenza di sant'Ambrogio e la Motta da una parte e i Capitani dall'altra. |
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| 1221 |
25 dicembre |
Il partito dei nobili viene espulso da Milano, guidata dal partito popolare. |
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| 1222 |
| I Capitani, guidati da Ottone da Mandello, iniziano a Milano la lotta contro la Credenza di sant'Ambrogio, guidata da Ardigotto Marcellino. |
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| 1222 |
gennaio |
Il papa ordina al vescovo di Vercelli di scomunicare Amizzone Sacco, sebbene non fosse più podestà di Milano, sostituito da Lanfranco da Muzio, bergamasco. |
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| 1222 |
agosto |
Pace siglata fra la Credenza di sant'Ambrogio e la Credenza dei Nobili, guidata dall'arcivescovo Enrico da Settala. A capo della Credenza di sant'Ambrogio è Ardigotto Marcellino. |
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| 1222 |
16 agosto |
Compare un'immensa cometa. Si presenta la peronospora della vite. |
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| 1223 |
| L'inquisitore Giovanni da Schio condanna al rogo a Verona circa 60 catari di ambo i sessi. Il bresciano Pace da Manerbio è podestà di Milano. |
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| 1223 |
14 luglio |
Muore in Francia Filippo Augusto e sale al trono il figlio Ludovico (Luigi) VIII. |
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| 1223 |
22 novembre |
Onorio firma la Regola definitiva dei Francescani, molto attenuata rispetto alla norma prima. Francesco lo affascina, ma Onorio ne è più lontano che Innocenzo III. Quando concede a Francesco l'indulgenza plenaria della Porziuncola, deve fare i conti coi cardinali che vedono male questo privilegio, che finora è solo dei crociati e di chi visita le basiliche degli apostoli a Roma o il santuario di Compostela. |
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| 1224 |
| Brescia è travagliata da una guerra civile fra "eretici" e cattolici. Il mantovano Aveno da Cisate è podestà di Milano. Alle Clarisse viene concessa la chiesa di S. Apollinare fuori Porta Romana, ma gli ecclesiastici che la ufficiano rifiutano di abbandonare la chiesa. |
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| 1224 |
6 marzo |
Precettore della domus di S. Croce dei Gerosolimitani è fra' Uberto che, col consenso dei confratelli Arnoldo e Lamberto e di Ugo di Arlengo, precettore di tutte le case ospitaliere gerosolimitane di Lombardia, investe diverse persone di 34 pertiche di terreno coltivato a vigna e frutteto nella località detta "stradella", identificabile con l'attuale via Lamarmora nel tratto verso il Policlinico. |
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| 1224 |
13 maggio |
Enrico da Settala deve nuovamente abbandonare la città. Si rifugia nel suo castello di Brebia, lasciando come vicario Gerardo da Bascapè. |
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| 1225 |
gennaio |
Il papa invia a Brescia i suoi legati a capo di un esercito; vengono abbattute le case-torri dei Gambara, Bottazzi, Mosi, Ugoni, Lavellolungo, Maleghette. |
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| 1225 |
6 giugno |
Papa Onorio III convoca a Roma Enrico da Settala come capo dei nobili e Ardigotto Marcellino per accordarli. |
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| 1225 |
10 giugno |
Pace proclamata dal podestà di Milano Aveno da Cisate dalla loggia del Broletto vecchio tra i nobili, guidati dall'arcivescovo Enrico da Settala, e la Credenza. Le decisioni, prese per impedire che la Credenza di sant'Ambrogio s'imponesse con la sua forza a danno dei nobili, sono così riassunte: il tempio maggiore deve restare aperto ai nobili come ai popolari; questi possono accedere a tutte le dignità della Chiesa, ma l'episcopato è riservato ai soli Capitani e valvassori milanesi; ai nobili è lecito avere i benefici dei decumani come ai popolari; per quanto riguarda i possessi, ognuno deve riavere quello che possedeva nel 1221 prima del conflitto; per regolamentare i rapporti tra le fazioni sono aboliti tutti i comandi in vigore, cioè podestà dei Capitani e valvassori, podestà del popolo, podestà dei Capitani del Seprio e della Martesana, podestà dei mercanti; d'ora in avanti si avranno solo consoli. A favore del popolo vi sono due disposizioni: per i fodri e per i debiti fatti dal Comune nulla si deve esigere dal popolo, ma solo dai nobili; tutti gli anni il Comune compererà 6000 lire di terzioli di grano da vendere in città dopo il 1° marzo. Nella formula di giuramento del podestà si stabilisce il divieto di abbonare taglie a chicchessia, tranne che per incendi, tempeste o povertà manifesta. |
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| 1225 |
luglio |
Lettere di papa Onorio III all'arcivescovo di Milano Enrico per informarlo che a Brescia era in corso una campagna di denunce contro gli eretici, per cui i delatori e i cattolici che li avevano stanati e combattuti andavano premiati. Non è detto come si svolse la cattura, ma l'insistenza con cui Onorio incarica l'arcivescovo Enrico e il vescovo di Brescia ancora nel maggio 1226 di assolvere questi combattenti contro gli eretici fa capire che la battaglia non fosse giocata solo sul piano dottrinale. |
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| 1225 |
16 agosto |
Onorio III approva i decreti dell'arcivescovo Enrico per le Clarisse (Francescane) che si devono installare in S. Apollinare e per gli ecclesiastici, trasferiti in S. Giovanni in Era, che prima ufficiavano nella chiesa. |
Ultima modifica: giovedì 1 gennaio 2004
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