Cronologia di Milano dal 701 al 800
a cura di Maria Grazia
Tolfo
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| 701 |
| Regno di Ariberto II, figlio di Regimperto, sostenuto dai Franchi. Secondo Paolo Diacono (VI, 22), Ariberto fa tagliare il naso e le orecchie alla moglie di Ansprando, Teodorata e alla figlia Aurona e fa accecare il figlio Sigiprando; Paolo non cita invece l'altro figlio, Teodoro, futuro vescovo di Milano. Tanto accanimento lascia intendere che Ansprando potesse aspirare in linea dinastica alla successione reale. Aurona ha una figlia, Gumperga, che sposerà il duca di Benevento Romualdo (Paolo Diacono, VI, 50). |
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| 701 |
| 8 settembre |
| Muore papa Sergio I. Il 30 ottobre Giovanni VI è eletto papa. Di origine greca, appoggia l'impero bizantino e difende l'esarca Teofilatto, ma contemporaneamente tratta con Gisulfo, duca di Benevento, che si è proposto di cancellare la presenza bizantina in Italia. |
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| 703 |
| Il vescovo Benedetto costruisce a Milano una chiesa con monastero dedicati a S. Benedetto presso Porta Nuova. La chiesa è ricordata in documenti antichi, non così il monastero. |
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| 705 |
| 1 marzo |
| Giovanni VII, di origine greca, è papa. E' figlio di Platone, alto funzionario della corte di Costantinopoli. |
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| 705 |
| estate |
| Giustiniano II, nonostante il naso tagliato, riesce a recuperare il trono con l'aiuto di Tervel, khan dei Bulgari, e regna fino al 711. Tervel, in cambio degli aiuti prestati a Giustiniano II, riceverà il titolo di zar (cesare). |
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| 708 |
| 15 gennaio |
| Sisinnio, prete siriaco, è papa per 20 giorni. Il 25 marzo Costantino è eletto papa. Si reca a Costantinopoli, dove si ferma un anno. |
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| 711 |
| Viene falsamente fatto risalire all’episcopato del vescovo Benedetto un documento, detto Querimonia beati Benedicti, inserito dopo il 1085 nella Historia Mediolanensis di Landolfo il Vecchio. La Querimonia sarebbe un discorso pronunciato dall’arcivescovo Benedetto a Roma nel 711 per lamentare la sottrazione della diocesi di Pavia alla giurisdizione metropolitana di Milano. Nel testo i diritti del presule milanese a consacrare il proprio collega di Pavia si basano sul fatto che, avendo l’apostolo Barnaba elevato con la sua presenza Milano a sede metropolitica, ne era derivata una supremazia dell’arcivescovo milanese su tutte le chiese dell’Italia settentrionale, riconosciuta successivamente con dieci privilegi papali. E’ appunto la citazione della leggenda di Barnaba, nata tra la fine del X e l’inizio dell’XI secolo, a confermare la falsità del documento, probabile manipolazione di un testo autentico di età longobarda. |
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| 711 |
| 4 novembre |
| L'eretico monotelita Bardane detto Filippico fa uccidere Giustiniano II e usurpa il titolo imperiale fino al 713. |
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| 712 |
| Ansprando, vecchio tutore del piccolo Liutperto, torna dalla Baviera per detronizzare Ariberto II. Si ha uno scontro nel corso del quale Ariberto muore. Ansprando prende quindi il potere a nome di Teodoberto di Baviera e muore tre mesi dopo la vittoria. Viene sepolto a Pavia nella chiesa di S. Adriano. Gli succede il figlio Liutprando che ha sposato Guntruda, figlia del duca di Baviera Teodeberto. Quello di Liutprando è uno dei più lunghi regni longobardi (fino al 744). Teodoro è vescovo di Milano. |
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| 713 |
| 3 giugno |
| Anastasio II è imperatore di stretta osservanza monotelita. Annulla i decreti del VI Concilio di Costantinopoli. Rimane in carica fino al 716. |
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| 715 |
| Durante il regno di Liutprando a Pavia viene fondata da Anso S. Maria del popolo, che diverrà nel IX secolo la cattedrale jemale. |
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| 717 |
| 25 marzo |
| Dopo il breve regno di Teodosio III (715-717), è imperatore Leone III Isaurico fino al 741. |
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| 718 |
| Per iniziativa del longobardo bresciano Petronace rinasce il monastero di Montecassino, distrutto nel 580, e inizia la richiesta della restituzione delle reliquie di S. Benedetto a Fleury, negate da quei monaci. Papa Gregorio fa di Montecassino un vivaio dove istruire diplomatici. |
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| 719 |
| Inizia il dominio di Carlo Martello. Si diffonde il vassaticum, ossia un giuramento di fedeltà di un uomo verso un senior in cambio di un beneficio. |
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| 721 |
| Sinodo a Roma contro la superstizione e la magia. |
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| 723 |
| Liutprando compra per Pavia le reliquie di S. Agostino, riparate in Sardegna, e costruisce un monastero accanto alla basilica di S. Pietro in ciel d'oro per il culto del santo (Paolo Diacono, VI, 48). |
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| 726 |
| L'imperatore Leone III proclama l'iconoclastia per colpire i potenti monasteri, sedi del culto delle immagini, con enormi introiti. I monasteri godevano dell'esenzione dei tributi nei loro estesi possessi. Oltre alla motivazione economica, ve ne era anche una filosofica, da ricercare nella matrice platonica della religiosità orientale, con la riluttanza a pensare in forma umana la divinità e anche a concepire il dogma dell'Incarnazione. Papa Gregorio II condanna l'editto e invita i fedeli a ribellarsi. |
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| 728 |
| Liutprando invade l'esarcato, distrugge Classe, occupa Ravenna, passa nell'Emilia e nella Pentapoli fino a Sutri, poi punta su Roma. Gregorio II blandisce il re longobardo con titoli d'onore e Liutprando finisce per donare al papa la città di Sutri appena sottratta ai bizantini. Nasce così la Donazione di Sutri, che è il primo vero possesso territoriale del pontefice e l'embrione del potere temporale della Chiesa. |
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| 729 |
| Gregorio II condanna l'iconoclastia. La gente in Italia è col papa e approfitta del conflitto con Costantinopoli per assassinare l'esarca Paolo a Ravenna. I Bizantini, aiutati dai Veneziani, riconquistano Ravenna. |
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| 731 |
| L'imperatore Leone III, fallita una missione punitiva contro il papato, decide di sequestrare tutti i beni della Chiesa di Roma nell'Italia meridionale e sottopone al patriarcato di Costantinopoli le diocesi e le province ecclesiastiche meridionali. |
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| 731 |
| 11 febbraio |
| Muore Gregorio II. Il 18 marzo Gregorio III è eletto papa. E' un siro, fedele alla linea del predecessore. |
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| 732 |
| marzo |
| Teodoro II è vescovo di Milano. |
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| 735 |
| Liutprando, a causa di una malattia, si associa al regno (o gli viene imposto) il nipote Ildeprando. Carlo Martello invia il suo primogenito Pipino a Liutprando, perché gli tagli i capelli secondo il costume longobardo, cioè gli faccia da padrino. Carlo sembra avanzare in questo modo diritti di successione per i Franchi (Paolo Diacono, VI, 53). |
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| 735 |
| 26 maggio |
| Muore nel monastero di S. Paolo a Jarrow nel Northumberland il monaco Beda detto il Venerabile, nato nel 673. Beda é considerato il principale rappresentante della cultura celtica dei monasteri irlandesi. |
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| 739 |
| Composizione del Ritmo De Laudibus Mediolani, che attribuisce la fortuna di Milano ai molti santi che riposano nelle basiliche fuori dalle mura. Il Ritmo descrive Milano con la doppia cerchia di mura. |
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| 740 |
| Liutprando destituisce Trasmondo, duca di Spoleto, che gli si è ribellato, e lo sostituisce con Ilderico. Trasmondo fugge a Roma e Liutprando lo insegue, facendo delle rappresaglie in territorio pontificio perché Gregorio si rifiuta di consegnargli il ribelle. Il papa si rivolge a Carlo Martello, porgendogli le chiavi di S. Pietro e chiedendogli la sua protezione.E' introdotto in Europa l'uso della staffa che rivoluziona la cavalleria e soprattutto il modo di combattere a cavallo. Muore il vescovo di Milano Teodoro II e viene sepolto nel monastero di S. Maria d'Aurona, detto monastero Orone. Difficile stabilire quando era stato fondato il monastero. Aurona era sposata e aveva due figlie, una delle quali, Gundeperga, si sposa con Romualdo II, duca di Benevento tra il 706 e il 711. Secondo la legislazione di Liutprando, Aurona, sulla quale, alla morte del marito, lui stesso e suo fratello Teodoro avevano il mundio, aveva diritto a portare con sé in monastero un terzo dei suoi beni, che alla sua morte restavano proprietà del monastero. (Il monastero si intitolerà successivamente a S. Barbara e sarà soppresso nel 1785). Vicino al monastero vi era la chiesa di S. Lorenzo juxta domum Tassonis, nominata da Landolfo nell'Historia mediolanensis, libro II, cap. 17 MGH VIII, 55. |
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| 741 |
| Arifredo è vescovo di Milano. Dota la basilica degli Apostoli e S. Nazaro di un nuovo altare in occasione del rinvenimento delle reliquie del santo eremita Matroniano, vissuto all'epoca di sant'Ambrogio. |
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| 741 |
| 18 giugno |
| Costantino IV è imperatore fino al 775. |
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| 741 |
| 21 ottobre |
| (21 o 22 ottobre) Muore Carlo Martello e il potere viene diviso fra i figli Carlomanno e Pipino. |
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| 741 |
| 28 novembre |
| Muore papa Gregorio III. |
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| 741 |
| 10 dicembre |
| Il calabrese Zaccaria è papa. |
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| 742 |
| Papa Zaccaria, l'ultimo papa di origine siriaca, si concilia con re Liutprando; il re pretende l'appoggio pontificio nell'obbligare il ribelle Trasmondo a farsi monaco, come questi aveva fatto con Ansprando, padre di Liutprando. Qui si colloca uno degli episodi simbolici della lotta fra potere spirituale e temporale. Nell'uscire dalla basilica di S. Valentino a Terni, Liutprando vuole condurre il destriero su cui cavalca il papa per mezzo miglio: primo esempio di omaggio vassallatico nei confronti del papa da parte di un sovrano. |
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| 744 |
| inizio |
| Muore Liutprando, che viene sepolto nella chiesa di S. Adriano a Pavia, dove riposava anche suo padre Ansprando (scomparsa per la costruzione del bastione di S. Stefano). Breve successione del nipote e coreggente Ildeprando. |
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| 744 |
| agosto |
| Ildeprando viene sostituito da Ratchis fino al 749. Ratchis pare perseguire una politica distensiva nei confronti dei bizantini e ciò probabilmente non va a genio ai Franchi. |
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| 746 |
| Muore il vescovo Arifredo e viene sepolto in S. Nazaro. Natale è vescovo di Milano per 14 mesi, morto all'età di 72 anni. E' sepolto in S. Giorgio al palazzo, chiesa da lui fondata grazie al dono del re Ratchis, su zona fiscale, presso il palatium. E' autore dello scritto Contro gli ariani. |
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| 747 |
| Carlomanno si ritira in un monastero e lascia tutto il potere a Pipino. |
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| 748 |
| Stabile è vescovo di Milano. |
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| 749 |
| Gli Arabi apprendono da alcuni prigionieri cinesi a Samarcanda la tecnica della fabbricazione della carta. |
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| 749 |
| giugno |
| Re Ratchis va in pellegrinaggio a Roma con tutta la famiglia, ma poi entrano tutti in monastero. Il fatto non ha nulla a che vedere con la vocazione, ma può essere letto o come una protezione in extremis contro il tentativo di eliminarli o come un sequestro. Data la politica filo-bizantina di Ratchis, è più plausibile la prima ipotesi. Secondo il Fumagalli (I, 69), papa Zaccaria convinse Ratchis a entrare nel monastero di Montecassino e la moglie Tasia e la figlia Ratruda in quello vicino detto Piombaruola. Suo fratello Astolfo è re dei Longobardi fino al 756. |
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| 749 |
| autunno |
| Astolfo fonda a Pavia il monastero femminile di S. Marino. |
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| 749 |
| 5 dicembre |
| Si istituisce la festa dell'Esaltazione della Croce. |
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| 750 |
| Astolfo occupa Ravenna e la Pentapoli e attacca i territori della Chiesa. Emana un editto che stabilisce l'armamento degli uomini liberi (gli arimanni) e suddivide il popolo in base al censo. Restaurazione della vita comune del clero operata da Crodegango di Metz. |
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| 751 |
| 4 maggio |
| Leto è eletto vescovo di Milano. Raduna un concilio che riguarda gli autori di false accuse contro il clero. La decisione presa è significativa per il diritto penale longobardo: il calunniatore dell'ecclesiastico poteva essere giudicato sia dal tribunale dello Stato sia da quello ecclesiastico, con pene severissime. |
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| 751 |
| novembre |
| Pipino III è consacrato dai vescovi della Gallia a Soissons re dei Franchi. Pipino assume un rituale di straordinaria valenza simbolica: l'unzione con l'olio santo. Questa cerimonia era menzionata nell'Antico Testamento, dove si racconta che Saul ottenne il regno dopo essere stato consacrato dal profeta Samuele. L'unzione doveva conferire al re un carattere quasi sacerdotale, per cui Pipino poteva presentarsi come "l'unto del Signore". Papa Paolo I parlerà di lui come di un novello Davide, scelto da Dio per proteggere il popolo cristiano. La cerimonia verrà ripetuta nel 754. Il deposto re merovingio Childerico II viene rinchiuso in un monastero. |
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| 752 |
| 22 marzo |
| Muore papa Zaccaria; il 23 marzo è eletto Stefano II che muore dopo tre giorni. Il 26 marzo viene eletto un altro Stefano II. Il papa porta in processione a Roma l'immagine achiropita del Cristo per implorare la protezione divina contro le invasioni dei Longobardi. |
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| 753 |
| ottobre |
| Papa Stefano II è a Pavia presso re Astolfo per invitarlo a desistere dall'occupare Roma. Le trattative falliscono e StefanoII procede per la Francia. |
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| 753 |
| 15 novembre |
| Il papa è in Francia a conferire con Pipino; il risultato dell'incontro è un accordo che segna una svolta politica decisiva: la Promissio Carisiaca (754), detta così dalla località francese in cui avvenne, Quierzy-sur-Oise. Il papa conferisce a Pipino il titolo di patricius Romanorum, fino allora concesso solo all'imperatore bizantino; Pipino da parte sua si assume la difesa della Chiesa romana contro i Longobardi. |
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| 754 |
| luglio |
| Stefano II unge per la seconda volta Pipino nella chiesa di St. Denis. In questa occasione Pipino vuole che siano consacrati anche i suoi figli bambini, Carlomanno e Carlo. Pipino scende in Italia contro Astolfo; Pipino può vantare pretese sul trono longobardo perché era stato "adottato" da re Liutprando, morto senza eredi maschi. |
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| 755 |
| 4 aprile |
| Muore l'arcivescovo Leto. |
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| 755 |
| 22 settembre |
| Tommaso è arcivescovo di Milano. Si dice tradizionalmente che all'inizio del dominio carolingio in Italia debba difendere il rito ambrosiano dai tentativi di unificazione liturgica sostenuti dal re franco, ma sembra del tutto infondato. Con Tommaso si comincia ad avere carte, originali o copie, degli atti degli arcivescovi, oppure relativi a loro. Durante il suo episcopato un certo Totone di Campiglione (Campione) fa costruire un ospedale assoggettato alla basilica di S. Ambrogio. |
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| 756 |
| gennaio |
| Astolfo assedia Roma; molte reliquie vengono sottratte alla capitale, tra cui anche quelle di S. Cecilia, che vengono trasferite a Pavia. Le reliquie di S. Silvestro servono per fondare l'abbazia di Nonantola da parte di Anselmo, cognato di re Astolfo. Per risposta Pipino assedia Pavia e alla fine dell'anno Astolfo è costretto ad arrendersi; deve pagare a Pipino la terza parte dei tesori custoditi a Pavia e risarcire le spese di guerra. Astolfo deve impegnarsi a cedere alla Chiesa romana l'Esarcato, l'Emilia, la Pentapoli e deve aggiungere Comacchio. Le chiavi delle città vengono raccolte da Fuldrado, abate di St. Denis, e portate sull'altare di S. Pietro a Roma. |
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| 756 |
| dicembre |
| Muore Astolfo per un incidente e si ha il nuovo breve regno di Ratchis. |
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| 757 |
| Primo esempio di giuramento vassallatico conosciuto: il duca Tassilone di Baviera giura fedeltà a Pipino, re dei Franchi, a Compiègne. |
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| 757 |
| marzo |
| Papa Stefano II convince nuovamente Ratchis a ritirarsi e gli preferisce Desiderio. Come la scelta possa essere stata accettata dai Longobardi è enigmatico, perché Desiderio non pare avere legami dinastici con la discendenza di Ansprando. |
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| 757 |
| 24 aprile |
| Muore Stefano II; Paolo I, fratello di Stefano, è a sua volta papa (29 maggio). La sua elezione è frutto della vittoria della fazione dei nobili romani che la spuntano a suo favore, mentre il partito dei bizantini candida Pietro Teofilatto. Le catacombe sono ormai cadute in rovina, i corpi dissacrati o rubati, la zona circostante completamente desolata. Paolo I comincia allora la lunga opera, proseguita dai successori, di distribuzione delle reliquie tra i monasteri e i titoli delle città. |
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| 758 |
| Desiderio si associa il figlio Adelchi. Muovono guerra contro i Bizantini nell'Italia meridionale e s'impossessano della Pentapoli e dei ducati di Spoleto e Benevento. |
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| 759 |
| Desiderio marcia contro Roma ma non la occupa, si accorda con il papa e promette di restituire i territori occupati. |
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| 760 |
| A Pavia Desiderio, Adelchi e Ansa fondano il monastero femminile dei SS. Maria, Pietro e Paolo detto anche di S. Maria Regina e lo danno in dotazione al monastero femminile di S. Giulia a Brescia insieme allo xenodochio pavese di S. Maria Brittonum. |
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| 761 |
| Donazione di Costantino (Constitutum Constantini). E' un documento falso, indirizzato da Costantino I a papa Silvestro, in cui l'imperatore riconosce al papa una donazione territoriale, il primo nucleo dello Stato Pontificio. Si tratta in realtà di un diploma redatto a Roma da un monaco greco intorno al 761 su incarico di papa Paolo I (757-767) per sancire l'alleanza tra la Chiesa e i Franchi a scapito dei Longobardi. Secondo il testo, Costantino avrebbe affidato ai pontefici romani ogni potere su Roma, sull'Italia e su tutte le regioni occidentali dell'Impero. Il documento venne inserito nelle False decretali (IX sec.). Alla metà del XII secolo la donazione era considerata, all'interno del movimento riformatore e pauperistico, la responsabile della ricchezza della Chiesa e della sua corruzione. |
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| 764 |
| L'imperatore bizantino Costantino V cerca un'alleanza con il re dei Franchi e chiede la mano di Gisela, figlia di Pipino, per il proprio figlio. |
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| 767 |
| 28 giugno |
| Muore papa Paolo I. Seguono tumulti e risse fra le fazioni avversarie. Il duca di Nepi Totone impone l'elezione di suo fratello Costantino II, una seconda fazione elegge il monaco Filippo, una terza, il siciliano Stefano III. |
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| 768 |
| Desiderio destituisce il papa illegittimo Costantino II a favore di Stefano III, dimostrando così la sua volontà di erigersi a tutore della Chiesa in competizione coi Franchi. Costantino è incatenato e trascinato per le vie della città, accecato e vilipeso. |
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| 768 |
| 9 ottobre |
| Dopo la morte di Pipino in settembre, Carlo (Magno) e Carlomanno sono incoronati re dei Franchi. Oltre a farsi acclamare dai guerrieri e dai sacerdoti, i due re ripetono la cerimonia dell'unzione per inaugurare il loro regno. |
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| 769 |
| Sinodo lateranense che stabilisce norme severe per l'elezione dei papi: è riservata agli ecclesiastici e solo uno di loro può essere eletto. |
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| 770 |
| Alleanze matrimoniali franco-longobarde: Carlo ripudia la moglie Imiltrude, che gli ha appena dato un figlio, e nel 771 sposa Ermengarda detta anche Desiderata, figlia di Desiderio; sua sorella Gisla sposa Adelchi; suo fratello Carlomanno sposa Gerberga. Il vescovo di Milano Tommaso ricostruisce lo scurolo della chiesa di S. Calimero e lo orna con marmi bianchi. |
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| 771 |
| Fondazione del monastero di S. Pietro al monte sopra Civate. |
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| 771 |
| 4 dicembre |
| Muore Carlomanno. Carlo Magno è unico re dei Franchi e non accetta la successione dei figli del defunto fratello. La vedova Gerberga, che teme per i bambini, torna presso il padre Desiderio. Per rincarare la dose, nel 772 Carlo ripudia Ermengarda e la rispedisce al padre, scegliendosi come moglie Ildegarda. |
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| 772 |
| gennaio |
| Ripudiata da Carlo Magno, muore Ermengarda in stato di gravidanza. Stefano III si schiera a favore di Carlo. Re Desiderio, per vendicarsi del papa, corrompendone il maggiordomo Paolo Afiarta, cattura Sergio e Cristoforo, strenui avversari dei Longobardi, e li fa assassinare. Stefano III non muove un dito per far giustizia. |
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| 772 |
| 24 gennaio |
| Muore Stefano III. Adriano I è papa (9 febbraio). Adriano vive uno dei pontificati più lunghi, ben 24 anni. Di famiglia nobile, si impegna a restituire a Roma e alla Chiesa un periodo di relativa tranquillità, durante il quale può occuparsi dell'attività artistica come mecenate. Adriano si occupa anche di opere di pubblica utilità, come la valorizzazione della campagna. Si può dire che fondi e sviluppi la politica agricola delle case coloniche, delle cascine collocate al centro di vasti proedia, in modo da garantire una riserva alimentare per la popolazione. |
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| 772 |
| marzo |
| Desiderio tenta di indurre il neo-eletto pontefice Adriano I a riconoscere come re dei Franchi i due figli di Carlomanno. Adriano si schiera a favore di Carlo Magno. Desiderio occupa nuovamente le città che Astolfo era stato costretto a cedere alla Chiesa. |
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| 773 |
| Carlo Magno assedia Pavia difesa da re Desiderio e Verona, affidata ad Adelchi. |
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| 774 |
| 2 aprile |
| Pasqua: Carlo Magno è a Roma presso papa Adriano. |
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| 774 |
| 5 giugno |
| Carlo Magno fa prigioniero a Pavia re Desiderio, che deve abdicare a favore di Carlo, divenuto così re dei Longobardi. Desiderio viene rinchiuso nel monastero di Corbie, dove muore in questo stesso anno. Adelchi fugge a Costantinopoli. I primi atti dimostrano che Carlo non vede il regno longobardo distinto da quello franco. Concede infatti la Valtellina a St Denis di Parigi (consacrata nel 775) e la Valcamonica a S. Martino di Tours (MGH, Dipl. Caroli I). Erano due terre di accesso all'Italia, che dovevano essere in mano franca. A papa Adriano I Carlo conferma la donazione del "patrimonio di S. Pietro". |
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| 775 |
| Ribellione dei duchi longobardi, promotori Arigiso duca di Benevento, genero di Desiderio, e Rodgauso, duca del Friuli, appoggiati dal duca di Baviera Tassilone, vassallo franco ma genero di Desiderio, avendone sposata la figlia Liutperga. I rivoltosi sperano di restaurare un autonomo regno longobardo sotto Adelchi. Papa Adriano informa Carlo Magno, occupato a combattere i Sassoni, della ribellione. A Natale Carlo è in Italia e inizia la sua lotta contro i ribelli. |
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| 775 |
| 14 settembre |
| Sul trono di Bisanzio sale Leone IV, figlio di Costantino V. |
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| 776 |
| primavera |
| Carlo Magno uccide Radgauso e sostituisce i duchi longobardi con suoi conti e da quel momento si fa chiamare rex Italiae. Carlo attribuisce la sua vittoria alla Santa Lancia di Longino, custodita dal VI secolo nel monastero di St. Maurice d'Agaune in Borgogna. La lancia, che gli conferisce poteri di chiaroveggenza, è detta anche "lancia del destino" e diventerà l'insegna del potere sacro-romano imperiale. Promulga il primo capitolare italico di impronta demagogica: dispone la distruzione delle carte di servitù, l'annullamento delle alienazioni inique e l'invalidamento delle false donazioni avvenute nei mesi della guerra franco-longobarda. Con queste misure popolari Carlo colpisce i "nuovi ricchi" longobardi e il "nazionalismo" longobardo.Viene avviata una nuova fase di migrazione di classe dirigente composta da franchi o da etnie associate, come i Burgundi, gli Alamanni e i Bavari. Carlomagno introduce in tutto l'Impero un nuovo sistema monetario basato su una moneta argentea, il denaro, e su due monete di conto, il soldo e la lira. Il rapporto tra le tre monete era il seguente: 1 lira = 20 soldi = 240 denari. |
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| 780 |
| Carlo Magno scende nuovamente in Italia. |
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| 780 |
| 8 settembre |
| Costantino VI è imperatore sotto la reggenza di Irene, che vuole riconciliarsi con Roma. In Occidente si crea una grande inquietudine. Il malgoverno dei franchi poteva spingere l'Italia nuovamente verso i Longobardi, tanto più che a Bisanzio era esule onorato del titolo di patricius re Adelchi. |
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| 781 |
| 14 aprile |
| Vigilia di Pasqua. Carlo Magno fa battezzare a Roma da papa Adriano I i figli Ludovico e Carlomanno di quattro anni, che prende il nome del nonno Pipino ed è unto re dei Longobardi. Il papa, riprendendo un'antica pratica ebraica, cospargeva il corpo del nuovo sovrano di olio consacrato. Il primo a ricevere l'unzione era stato proprio il padre di Carlo Magno. Pipino diveniva un sovrano scelto da Dio e l'unico legittimo re d'Italia. Data la giovanissima età di Pipino, Carlo Magno nomina Adelardo governatore d'Italia per conto del figlio. Durante il viaggio di ritorno incontra a Parma il monaco anglosassone Alcuino, che chiamerà in Francia (786) a curare la riforma dell'organizzazione ecclesiastica e degli studi. Alcuino, per il suo ideale di Imperium Christianum, si rifarà alla Città di Dio di sant'Agostino. Monaco inglese, Alcuino è il più dotto uomo del suo tempo, versato in latino, greco ed ebraico; sarà a capo della Scuola Palatina e consigliere di tutte le iniziative di Carlo Magno per 15 anni. E' probabilmente lui a far ritenere re Carlo l’unto del Signore, perché lo chiamava "mio Davide". Ciò lo poneva al di sopra del papa, che diventava un "funzionario", mentre il re stesso era il primo sacerdote. |
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| 781 |
| 2 giugno |
| Vigilia di Pentecoste. Carlo Magno fa battezzare a Milano dall’arcivescovo Tommaso sua figlia Gisla. E' l'unica volta che il sovrano mette piede a Milano. |
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| 783 |
| Muore Ildegarda, moglie di Carlo Magno, che in autunno si risposa con Fastrada. |
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| 783 |
| 27 settembre |
| Muore l'arcivescovo di Milano Tommaso. |
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| 784 |
| luglio |
| Primo documento certo in cui si nomina Pietro come vescovo di Milano. E’ un atto con cui l’anno XI di Carlo Magno e IV di Pipino re d’Italia Benedetto, abate di S. Ambrogio, costituito in questa carica dall’arcivescovo Pietro, fa un accordo con un chierico di nome Teodeperto. Il documento ci informa indirettamente della fondazione del monastero di S. Ambrogio, che viene ufficialmente datata 23 ottobre 789. I beni vengono confermati da Carlo nell’aprile 790 da Worms. L'origine transalpina di Pietro è molto probabile per gli stretti rapporti che ebbe con l'ambiente della corte carolingia e con Alcuino, per l'adesione al programma di riforma religiosa e per la tendenza manifestata da Carlo a collocare nelle sedi episcopali più importanti del regno longobardo persone originarie d'Oltralpe. Pietro abitava comunque da tempo in Italia e aveva possedimenti a Legnanello. In una lettera indirizzata al vescovo Pietro tra il 793 e il 796, Alcuino si esprime con parole di grande riverenza e affetto e si ricava che Pietro era una sorta di suo padre spirituale. In un'altra lettera gli annuncia l'invio per parte di Liutgarda, moglie di Carlo dal 796 al 4 giugno 800, di una scodella d'argento e di una stoffa ricamata. |
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| 787 |
| Carlo Magno marcia sulla Baviera e, grazie all'appoggio del papa, che aveva scomunicato Tassilone, duca di Baviera dal 748 e genero di Desiderio, e di un forte partito comprato fra il clero bavaro, ottiene la Baviera senza colpo ferire. Intorno a questa data Carlo Magno nomina Waldo vescovo di Pavia e Basilea, senza ratifica papale. Waldo era abate di Reichenau. Solo successivamente alla nomina, Carlo informa Adriano I con una lettera dei motivi che l'hanno spinto alla scelta: tra gli altri meriti dell'abate vi è un prezioso lavoro mirante a tessere un rapporto costante tra regnum Francorum e regnum Langobardorum. Papa Adriano I rifiuta però di consacrare Waldo. |
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| 787 |
| 22 febbraio |
| Dateo, arciprete della cattedrale, fa testamento. Dateo era figlio del magescario Domnatore, cioè di un alto funzionario che sembra avere titolo celtico. Dateo riconosce che nella "sala" privata fatta da lui costruire nei pressi della cattedrale abbiano la possibilità di ricovero, come semplici ospiti, gli ordinari della cattedrale che lo desiderino per l'ufficiatura notturna. Dateo aveva comprato il terreno da due fratelli, Andrea e Bono, figli di Gausone. In quella stessa sala dispone sia istituito uno speciale ospizio per neonati abbandonati. L'ospizio era sotto il governo dell'arciprete della cattedrale. Nel brefotrofio dovevano essere tenute delle nutrici; i bambini vi sostavano fino a sette anni e venivano avviati a qualche mestiere, poi potevano andarsene liberi. La chiesa dello xenodochio era dedicata al S. Salvatore e venne sostituita nell'Ottocento dal Teatro Re. Secondo il Besta vi si trovava un mosaico che rappresentava da un lato un bambino che riceveva il battesimo e alcune persone che distribuivano elemosine; dall'altro un maestro con due bambini in atto di leggere. Secondo il Giulini (I, 51) il mosaico era opera più tarda, forse del sec. XI. |
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| 787 |
| 4 settembre |
| (4 settembre-13 ottobre) Concilio di Nicea. Papa Adriano I ottiene il riconoscimento del primato del vescovo di Roma e la condanna dell'iconoclastia. |
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| 788 |
| Carlo Magno fa tonsurare il duca Tassilo di Baviera, rinchiuso a Jumièges e poi a Worms, costringendo la moglie e le sue due figlie a farsi suore e i figli monaci. Il vescovo Arnone di Salisburgo, che aiuta Carlo a integrare la Chiesa di Baviera nello Stato franco, diventerà arcivescovo nel 798. |
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| 788 |
| autunno |
| Adelchi sbarca in Calabria, ma è sconfitto dalle truppe congiunte dei franchi e dei longobardi di Spoleto e Benevento, vassalli di Carlo Magno. |
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| 789 |
| Compare la figura giuridica del missus dominicus. I missi erano di solito due, uno religioso e l'altro laico. Si dice che i sovrani carolingi avessero attribuito ai vescovi funzioni politiche e amministrative, in realtà hanno riportato in vigore, forse su pressione degli stessi vescovi, il Cod. Giustinianeo, che affidava ai vescovi enormi poteri sulla loro diocesi. Carlo Magno ordina l'apertura di scuole presso i vescovadi e i monasteri per l'insegnamento del latino e delle arti. |
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| 792 |
| Pipino il Gobbo tenta di ordine una congiura contro il padre Carlo Magno ma viene scoperto. |
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| 793 |
| Carlo Magno porta il peso del denaro d'argento a 1,7 grammi (1 libbra = 240 denari). |
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| 795 |
| 25 dicembre |
| Natale: muore Adriano I e Carlo Magno ne detta l'epitaffio. Il giorno dopo viene eletto Leone III, che sembra essere una creatura di re Carlo. Compie un gesto assai sbilanciato: consegna per gratitudine al re le chiavi di S. Pietro; Carlo si conferma investito dell'onore di difensore della Chiesa. |
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| 796 |
| Alcuino è nominato abate del monastero di S. Martino di Tours, che diventa uno dei più importanti centri culturali della Francia. |
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| 797 |
| 19 agosto |
| Muore l'imperatore Costantino VI dopo essere stato accecato dalla madre Irene, che diventa l'unica detentrice del potere. |
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| 798 |
| E' costruita in questi anni la Cappella Palatina di Aquisgrana su commissione di Carlo Magno. Verrà consacrata nell'805. |
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| 799 |
| Il vescovo di Verona, Eginone, ordina per la sua cattedrale la raccolta Sermones legendi in festivitatibus, oggi alla Staatsbibliothek di Berlino, dove si mette l'accento sull'elezione miracolosa del vescovo Ambrogio di Milano. |
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| 799 |
| 25 aprile |
| A Roma una banda di congiurati antifranchi assale Leone III durante una processione da S. Giovanni Laterano a S. Lorenzo in Lucina e tenta di cavargli gli occhi e la lingua. L'attentato non riesce, ma il papa ne esce parecchio malconcio e viene accusato di spergiuro e di adulterio (era sposato). Leone III si rifugia presso Carlo Magno che lo riconduce a Roma. Qui Carlo, accolto con un cerimoniale fastoso riservato prima agli imperatori, convoca un'assemblea di dignitari laici ed ecclesiastici per permettere a Leone III di discolparsi. Secondo alcune fonti, è proprio in quest'occasione che viene presa la decisione di nominare Carlo imperatore, una carica vacante perché ricoperta a Costantinopoli dall'imperatrice Irene, ritenuta usurpatrice e indegna perché donna. |
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| 800 |
| 25 dicembre |
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Notte di Natale: incoronazione di Carlo Magno. Il re franco coglie l'occasione per umiliare Leone III, che non poteva essere giudicato per le accuse rivoltegli di spergiuro e adulterio; lo obbliga però a discolparsi alla presenza del re e di un'assemblea di chierici e laici in S. Pietro, facendolo giurare di non aver commesso i peccati. Dopo aver umiliato il pontefice per far valere la sua superiorità, può accettare di farsi incoronare da lui, adottando il cerimoniale bizantino, che prevedeva la proskynesis all'imperatore. Carlo intende l'impero come una costruzione momentanea, legata alla sua persona, ma destinata a scomparire con lui, perché sei anni dopo divide l'impero fra i suoi figli. Oltre alla corona (assente nei Longobardi) e alla spada con l'elsa d'oro, un segno di potere per Carlo è costituito dal palazzo di Aquisgrana con la cappella palatina di forma ottagonale, che custodisce ancora il famoso trono. Il palazzo si estendeva su circa 20 ettari, con la sala regia per il ricevimento, le chiese, le terme, la piscina e con in più, all'esterno delle mura, il padiglione di caccia e il serraglio. Attorno a questo nucleo dovevano sorgere le abitazioni dei notabili, il mercato e le case dei mercanti. Oggi rimane solo la cappella palatina. |
Ultima modifica: giovedì 1 gennaio 2004
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