Cronologia di Milano dalla
fondazione fino al 150 d.C.
a cura di Maria Grazia
Tolfo
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-590 |
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Decennio
approssimativo per la fondazione di Mediolanum
(Milano), forma latinizzata di Medhelanon , ossia
"santuario". La notizia è registrata in veste mitizzata da
Tito Livio, Storia di Roma dalla fondazione , V, 33-35,
che fornisce come termine cronologico il regno di Tarquinio
Prisco (616-579) e la fondazione di Marsiglia da parte dei
coloni focesi (600 ca.). Il mitico fondatore sarebbe
Belloveso, della tribù dei Biturigi, nipote di
Ambigato. |
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-390 |
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E'
registrato il passaggio dei Galli di Brenno. Secondo la
leggenda, in questa occasione viene "rifondata"
Mediolanum (Milano) col nome di Alba
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-385 |
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Gli
Insubri si alleano con Velletri, Tivoli e con Dionigi di
Siracusa contro Roma. |
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-225 |
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Una
coalizione di Galli (Insubri, Boi, Taurisci e i Gesati
transalpini) viene sconfitta a Talamone dai Romani guidati dal
console Emilio Papo. Da Polibio sappiamo che in occasione di
questa guerra gli Insubri trassero le loro insegne, dette
inamovibili, da un tempio dedicato alla loro dea (equiparata
dai Romani a Minerva). La tradizione locale vuole che questo
tempio fosse ubicato sul luogo della successiva basilica di S.
Tecla in piazza Duomo, ma un fossato difensivo intorno a un
edificio in via Moneta datato al IV sec. a.C. fa ritenere che
qui vi fosse un importante luogo sacro, rimasto fortificato
fino alla seconda metà del II sec. a.C., che potrebbe
coincidere col suddetto tempio. |
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-223 |
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I Romani
entrano nel territorio degli Insubri presso la confluenza
dell'Adda col Po, si alleano coi Cenomani e iniziano a
devastare i villaggi della pianura. Gli Insubri scendono in
campo con 50.000 uomini, ma vengono sconfitti al fiume dal
console Flaminio. |
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-222 |
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Vittoria
romana di Clastidium (Casteggio). Gli Insubri,
coadiuvati dai Gesati della valle del Rodano guidati dal re
Virdomaro, si apprestano a respingere l'attacco romano. I
consoli Gneo Cornelio Scipione e M. Claudio Marcello avanzano
verso l'Adda e assediano Acerrae (Pizzighettone) per
entrare nel territorio insubre. Eliminato con un'improvvisa
diversione l'esercito dei Gesati, il conflitto si sposta a
Milano, che viene occupata dai Romani - secondo alcuni storici
guidati da Scipione, per la leggenda locale dal console
Marcello. L'evento segna l'ingresso ufficiale romano a Milano.
Il milanese Cecilio Stazio, di circa otto anni, è
deportato in schiavitù a Roma. Diventerà alla morte di Plauto
il poeta comico più applaudito a Roma. Il poeta Nevio
scrive la "pretexta" (tragedia di argomento romano)
CLASTIDIUM , che celebra la vittoria sui Galli a
Casteggio. |
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-218 |
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Dal
territorio dei Galli vengono dedotte le colonie latine di
Piacenza (Placentia ) e Cremona con 6.000 coloni
l'una. L'arrivo di Annibale nella pianura padana provoca la
nuova rivolta di Boi e Insubri. |
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-217 |
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24 giugno |
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Annibale
sconfigge l'esercito romano presso il lago Trasimeno: un
cavaliere insubre, Ducario, uccide il console Flaminio,
vendicando la sconfitta del Klousios
. |
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-200 |
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febbraio |
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Ribellione
degli Insubri che seguono il cartaginese
Amilcare. |
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-197 |
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Romani e
Insubri sottoscrivono un foedus aequum , col quale la
capitale insubre rimane autonoma, ma perde il predominio sui
Celti della Padania e s'impegna a fornire aiuti
militari. |
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-196 |
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M. Claudio
Marcello, figlio del vincitore di Casteggio, sconfigge nei
pressi di Como gli Insubri e i
Comensi. |
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-194 |
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Scontro
tra Insubri e Romani comandati dal proconsole Lucio Valerio
Flacco. La vittoria romana segna la fine della confederazione
celtica: Insubri e Cenomani abbandonano i Boi e si federano
con Roma. |
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-191 |
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Storie
di Polibio . Nel libro II si trova la descrizione
entusiastica delle condizioni economiche di Milano e
dell'Insubria. A Milano vi sono grandiosi edifici nell'area
intorno al Cordusio, di probabile uso
pubblico. Nuovi
accordi ricordati in un'orazione di Cicerone ( Pro Balbo
14, 32) in cui è la clausola che gli Insubri non potranno
ricevere la cittadinanza romana per non turbare l'ordine
sociale celtico. |
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-150 |
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Anno
approssimativo in cui si apre la zecca a
Milano. |
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-107 |
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Consolato
di Caio Mario: riforma le basi del reclutamento, ammettendo al
servizio retribuito i volontari per sedici anni. Per gli
Insubri è uno sbocco professionale molto allettante e il
partito di Mario si conquista ampio sostengo in
Insubria. |
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-101 |
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Alla fine
del II sec. a.C. risale il deposito di 359 monete padane
rinvenuto a Milano in Piazza
Fontana. |
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-90 |
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Lex
Iulia : concede la cittadinanza a tutte le città alleate
che non si sono ribellate. |
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-89 |
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Lex
Plautia Papiria dei tribuni Plauzio e Papirio, che concede
la cittadinanza a tutti gli insorti che abandoneranno le armi
entro 60 giorni. Termina così la guerra
sociale. |
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-89 |
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luglio |
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Lex
Pompeia de Transpadanis . Gn. Pompeo Strabone, padre di
Pompeo Magno, concede il diritto latino anche ai Transpadani.
A Roma scoppia una violenta protesta. A Milano si organizza il
senato con una certa autonomia amministrativa, ma non
militare. Le magistrature annuali danno diritto alla
cittadinanza romana. Si chiude la zecca
celtica. |
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-81 |
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La Gallia
Cisalpina diventa provincia retta da un
governatore. |
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-77 |
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M. Emilio
Lepido si ribella al Senato e si dichiara dittatore. Pone il
problema della concessione della cittadinanza romana ai
Transpadani e propone la restituzione delle terre confiscate
ai proscritti. Lepido, attraverso il governatore della
Cisalpina M. Giunio Bruto (padre del tirannicida), dispone
dell'unico esercito della penisola italica. Sterminio ad
opera dei soldati di Pompeo Magno dell'intero senato milanese
a causa dell'appoggio a Marco Emilio Lepido. L'insubre P.
Valerio Catone ricorda nel suo libro di aver perso tutto il
suo patrimonio. La decapitazione del senato è consolidata
dalla ineleggibilità ai pubblici uffici dei figli dei
proscritti. |
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-70 |
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Probabile
governatorato della Cisalpina da parte di Aulo Gabinio, al
quale gli storici antichi hanno attribuito una prima
fondazione - simbolica? - delle mura di
Milano. |
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-65 |
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M. Licinio
Crasso, censore con Q. Lutatio Catulo, propone di iscrivere i
Transpadani nelle liste dei cittadini, ma solleva
l'opposizione del collega e del senato
romano. |
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-59 |
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1 marzo |
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Lex
Vatinia che assegna a C. Giulio Cesare il governo delle
Gallie e dell'Illirico per cinque anni con quattro legioni
complete. Cesare raggiungerà le sue province solo nel
58. |
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-55 |
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Lex
Licinia Pompeia che rinnova a Cesare per altri cinque anni
il governo delle Gallie. Funziona una scuola di retorica
per preparare la classe dirigente, dove studia anche il
mantovano Virgilio. Sussiste anche la scuola
druidica. |
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-49 |
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11 marzo |
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Legge di
L. Roscio Fabato che concede all'intera Gallia Cisalpina i
diritti di cittadinanza romana. I nuovi cittadini devono
essere distribuiti in dieci tribù individuate in modo da non
turbare il peso politico. Milano e Como vengono iscritte nella
Oufentina (dei Volsci, nel territorio di Priverno). La
curia mediolanense ha un collegio di quattro magistrati, i
quattorviri, due incaricati della giustizia e due
dell'amministrazione cittadina. |
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-48 |
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Cesare
ordina un corpo di 17 medici ogni 7.000 soldati. Sono i primi
medici militari. Decimo
Giunio Bruto è governatore della
Cisalpina. |
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-47 |
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Cesare
pubblica i Commentarii de bello civili
. Marco
Calidio è governatore della
Cisalpina. |
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-46 |
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Marco
Giunio Bruto è governatore della
Cisalpina. Entra in
vigore il calendario solare giuliano e quest'anno conta
quindici mesi. |
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| -44 |
| 15 marzo |
| Assassinio di Giulio Cesare. Il senato mediolanense festeggia l'attentato con la dedica di una statua bronzea a M. Giunio Bruto. Decimo Bruto è governatore della Cisalpina al momento dell'assassinio. Pur comparendo al secondo posto nel testamento del dittatore dopo Ottaviano, aveva fatto parte della congiura. Viene lasciato al suo posto in attesa che subentri M. Antonio, che invece decide di sferrare un attacco contro la Cisalpina prima della fine dell'anno. Cicerone invita D. Bruto a resistere (Terza Filippica e Risoluzione del 20 dicembre). |
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| -43 |
| Il Senato romano intima ad Antonio di tenersi fuori dalla Cisalpina. Antonio assedia Decimo Bruto a Modena e da ogni parte d'Italia accorrono legionari per difendere la Repubblica. |
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| -43 |
| estate |
| Antonio occupa la Cisalpina. D. Bruto tenta di raggiungere Marco Bruto in Macedonia, ma viene assassinato. |
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| -42 |
| Viene sanzionata la romanizzazione di Milano con l'abolizione dello statuto provinciale, che comportava la presenza stabile di truppe. Invece che da un governatore di rango senatoriale, la Cisalpina è retta da un procuratore proveniente dall'ordine equestre. |
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| -15 |
| L'oratore novarese C. Albucio Silo chiede, davanti alla statua di Bruto nel foro di Milano, maggior libertà per la Cisalpina che ormai non è più provincia. |
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| 1 |
| (fine I sec. a.C./inizio I sec. d.C.) Verso la fine del secolo si realizza una probabile difesa intorno alla città con mura dette "augustee". La città possiede anche un teatro in muratura, un foro, templi, una scuola di retorica. |
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| 14 |
| 19 agosto |
| Muore a Nola l'imperatore Augusto; gli succede Tiberio, da lui adottato il 4 d.C. |
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| 35 |
| Tiberio, in qualità di pontefice massimo, propone al senato romano l'ammissibilità del nuovo culto cristiano, respinto dai patres come superstitio illicita. |
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| 37 |
| 16 marzo |
| Muore a Miseno l'imperatore Tiberio. Caio Cesare Germanico detto Caligola è imperatore. |
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| 41 |
| Edificio pubblico in via Lauro a Milano a ridosso delle mura urbiche. Le statue rinvenute l'una nello stesso scavo e l'altra in via Cusani apparterrebbero a due giovani principi, uno dei quali forse è identificabile con Nerone. |
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| 41 |
| 24 gennaio |
| Caligola è ucciso a Roma dai pretoriani, che eleggono suo zio Claudio. Sotto il suo principato si attua una forte politica di estensione della cittadinanza romana a italici che davano prova di effettiva romanizzazione. |
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| 42 |
| Compare la denominazione di "christiani" , nome che viene dato alla setta giudaica nel linguaggio ufficiale degli ambienti amministrativi di Antiochia. |
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| 46 |
| Data della leggendaria presenza dell'apostolo Barnaba a Milano, 13 anni dopo la Passione del Cristo. |
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| 53 |
| Anatelone, sepolto a Brescia, figura negli elenchi dei vescovi come successore di Barnaba nell'episcopato milanese. Una tradizione, che aveva corso sulla fine dell'VIII sec., quando fu registrata da Paolo Diacono, voleva Anatelone discepolo di Pietro e da lui inviato a Milano. Il personaggio può essere considerato storico, ma la data è un'invenzione. In questo periodo si verificano gravi allagamenti a Milano che richiedono un riassetto idrogeologico. |
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| 54 |
| 13 ottobre |
| Claudio è assassinato forse dalla moglie Agrippina. Nerone è imperatore. |
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| 61 |
| Caio è vescovo di Milano (data sempre leggendaria). |
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| 63 |
| Il milanese Virginio Rufo è console durante il principato di Nerone. E' l'apice dell'incremento demografico e del benessere economico di Milano. |
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| 67 |
| E' eletto papa Lino, di Volterra. Il Liber Pontificalis lo ritiene autore di decisioni che dureranno secoli, come la prescrizione alle donne di partecipare all'eucaristia col capo coperto (cfr. 1 Cor, c.11). |
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| 68 |
| gennaio |
| Galerio Trachalo (forse di origine riminese) è console. |
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| 68 |
| 9 giugno |
| Scoppia una rivolta nelle province occidentali dell'impero guidata da Sulpicio Galba. Suicidio di Nerone. La pace nel capoluogo insubre è turbata per un anno dalle lotte per la successione a Nerone. Cremona, schieratasi dalla parte di Vitellio, è quasi distrutta. |
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| 69 |
| Anno dei quattro imperatori. Galba viene assassinato dai pretoriani che eleggono Ottone a sua volta sconfitto da Vitellio (16 aprile) che viene ucciso il 20 dicembre durante lo scontro con l'esercito di Vespasiano, rimasto infine l'unico imperatore (24 dicembre). Secondo consolato di Virginio Rufo. Gli era stata offerta la corona imperiale, ma rifiuta per due volte e, visto la rapidità con cui vengono assassinati gli eletti, non a torto. Virginio è un grande proprietario fondiario, appartenente a una famiglia abbastanza diffusa fra Milano e Como. |
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| 74 |
| Il Senato romano viene portato a mille membri con l'inserimento di elementi della municipalità dell'Italia. |
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| 75 |
| Il milanese M. Vettio Bolano è proconsole d'Asia. |
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| 76 |
| Secondo Eusebio di Cesarea, a Lino succede papa Anacleto, di origine ateniese. E' il primo papa che si preoccupa di trasmettere la "memoria" del sepolcro di Pietro e che inizia i lavori per la costruzione del primo tempietto con i resti dell'apostolo. Al clero Anacleto impone un obbligo di riconoscimento esteriore: la tonsura. |
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| 79 |
| 24 giugno |
| Muore Vespasiano. Il figlio Tito è imperatore. |
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| 81 |
| 13 settembre |
| Muore Tito. In dicembre viene eletto suo fratello Domiziano. |
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| 88 |
| Flavio Clemente è il quarto successore di Pietro a Roma (Tertulliano ne fa invece l'immediato successore di Pietro) e padre apostolico. |
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| 89 |
| Saturnino, governatore della Germania, si ribella e si fa proclamare imperatore, ma viene sconfitto dalle truppe fedeli a Domiziano. |
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| 94 |
| Domiziano ordina la persecuzione contro i cristiani, che non coinvolge però la Cisalpina. |
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| 96 |
| 18 settembre |
| E' assassinato Domiziano e gli succede Nerva. A Milano fra il 96 e il 98 verrebbero costruiti il palazzo e le terme di Nerva, ubicate con approssimazione tra via S. Raffaele e via Agnello. Il dato è solo tradizionale e poco credibile. |
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| 97 |
| E' papa Evaristo, nato da una famiglia giudaica di Betlemme. Data leggendaria assegnata dai cataloghi all'episcopato milanese di Castriziano. |
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| 97 |
| gennaio |
| Nerva sceglie come collega nel consolato ordinario L. Virginio Rufo di Milano, che aveva ormai 83 anni, la più illustre personalità della nobilitas municipale dell'Italia Sett. (elezione simbolica per definire la sua politica). |
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| 98 |
| 27 gennaio |
| Muore Nerva, gli succede per adozione Marco Ulpio Traiano. Durante il suo governo vengono costruiti a Milano, secondo la tradizione, il palazzo e le terme di Traiano, tra l'area di S. Maria Valle e quella di S. Giorgio in via Torino. Inizia la costruzione dell'anfiteatro (via Arena). Plinio il Giovane descrive Milano come un centro di studi superiori, al quale confluivano i giovani da tutta la Liguria (Epistola IV, 13.3). |
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| 99 |
| Traiano istituisce gli alimenta, una sovvenzione per i giovani poveri. |
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| 105 |
| E' eletto papa Alessandro I. |
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| 115 |
| E' papa Sisto I; è lui che proibisce per primo ai laici di toccare il calice e la patena. Cominciano le prime discussioni con l'Oriente circa la data della Pasqua. |
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| 117 |
| 11 agosto |
| Muore Traiano. E' imperatore per adozione Adriano, sposato a Sabina, una nipote di Traiano. |
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| 124 |
| Quadrato presenta una difesa del Cristianesimo all'imperatore Adriano: è la prima di cui si abbia traccia. |
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| 125 |
| E' papa Telesforo, un greco di Terranova di Calabria, eremita prima d'essere eletto papa. |
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| 131 |
| Adriano costituisce, lontano da Roma, il Consilium principis , formato da alcuni nobili, che di fatto sostituisce il senato. |
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| 136 |
| E' papa Igino, di origine greca. Risalirebbe a lui la distinzione tra gli ordini maggiori e minori. Gli ordini maggiori - il diaconato, il sacerdozio e l'episcopato - sono secondo lui di origine divina e furono istituiti al tempo degli apostoli. Gli ordini minori sono: l'ostiariato (custodia dei luoghi di culto); il lettorato (lettura e custodia dei codici); l'esorcistato (cacciata dei demoni); l'accolitato (servizio all'altare dei chierici in attesa di diventare sacerdoti) e il suddiaconato (aiuto-diacono). |
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| 138 |
| Secondo una leggenda risalente al VII sec. a Milano è vescovo Calimero, che venne gettato in un pozzo vicino a dove poi sorse la basilica a lui dedicata. |
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| 138 |
| 17 luglio |
| Muore l'imperatore Adriano a 62 anni e gli succede il genero Tito Aurelio Antonino, proveniente dalla borghesia di Nimes nella Narbonense. Governerà fino al 161, introducendo in ogni città il reclutamento dei medici pubblici ( archiatri ) su decisione dell'ordo dei decurioni. Il loro numero poteva andare da cinque a sette a seconda della popolazione della città. |
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| 140 |
| E' papa Pio I, di Aquileia. Ordinato prete, a Pio viene affidata S. Pudenziana, una delle più antiche chiese di Roma. Pio combatte lo gnosticismo di Cerdone di Giudea, venuto a Roma proprio nel 140, aiutato da Giustino (padre apologista). |
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| 144 |
| La chiesa romana espelle Marcione, un greco che aveva fondato una chiesa propria. |
Ultima modifica: giovedì 1 gennaio 2004
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