1728
12 dicembre
Nasce Pietro Verri, figlio primogenito di Gabriele Verri e di Barbara
Dati della Somaglia (1708-1789), in una casa degli Archinto in via Stampa 19.
Le nozze erano state celebrate il 14 febbraio precedente. Studia nel collegio
dei Gesuiti a Monza e 5 anni (1740-44) nel collegio dei Barnabiti a S.
Alessandro a Milano. Poi 2 anni (1744-45) a Roma nel collegio Nazareno degli
Scolopi. Nel 1746-47 studia logica presso i Gesuiti di Brera e nel 1748-49 nel
collegio dei Nobili a Parma (vedi a fianco ritratto giovanile di Pietro Verri).
1741
9 novembre
Nasce Alessandro Verri,
secondogenito maschio della famiglia. Con il fratello maggiore Pietro terrà una
fitta corrispondenza che rappresenta la fonte più importante per conoscere
l'Illuminismo lombardo. Tra Pietro (nato nel 1728) e Alessandro nascono quattro
sorelle: Anna Clara (1732), Teresa (1733), Francesca Maria (1736) e Gerolama
Antonia (1740). Altre tre sorelle muoiono subito dopo la nascita.
1743
23
febbraio
Nasce a Milano Carlo Verri,
terzogenito maschio della famiglia.
1745
20
agosto
Nasce Giovanni Verri,
ultimo dei fratelli Verri e presunto padre di Alessandro Manzoni.
1749
Terminati gli studi a Parma, Pietro Verri ritorna a
Milano. Ha una relazione con Maria Vittoria Ottoboni, moglie di Gabrio
Serbelloni (vedi pagina in questo sito). Entra nell’Accademia dei Trasformati con il nome di “Abitatore
Disabitato”.
1751
Pietro Verri pubblica presso Antonio Agnelli La
Borlanda impasticciata con la concia, e trappola de sorci composta per estro, e
dedicata per bizzaria alla nobile curiosita di teste salate dall'incognito
d'Eritrea Pedsol riconosciuto, Festosamente raccolta, e fatta dare in luce
dall'abitatore disabitato accademico bontempista, Adorna di varj poetici
encomj, ed accresciuta di opportune annotazioni per opera di varj suoi
coaccademici amici, poema maccheronico in varie lingue.
1753
14
marzo
Gabriele Verri viene nominato reggente del Supremo
Consiglio d'Italia, si trasferisce a Vienna portando con sé il figlio Pietro
nella speranza di allontanarlo dalla Ottoboni. Ma al ritorno la relazione
riprende fino al 1754, quando la Ottoboni lo lascia. In questo periodo aiuta la
Ottoboni nella traduzione delle commedie di Philippe Nericault Destouches di
cui scrive la prefazione (1754). Il padre per far cessare la relazione chiede
al governo addirittura l’imprigionamento di Pietro. Frequenta tra il 1753 e il
1756 il salotto dei “vegetabili” della zia Antonia Dati della Somaglia, nata
Belgioioso, con il nome “Nepente”. Nel salotto conosce Gianrinaldo Carli,
Pompeo Neri e Paolo Frisi.
22 dicembre
Nasce a Milano Maria
Castiglioni (vedi ritratto a fianco), figlia di Ottavio (1726-1760) e Teresa Verri, sorella di
Pietro. E’ battezzata nella chiesa di S. Eufemia. Suoi fratelli: Barbara
(maggiore di Maria, suora fino al 1781), Alfonso (botanico, 1756-1834, sposa
Eleonora Crivelli), Luigi (botanico e viaggiatore, 1757-1832), Francesca (sposa
nel 1778 Galeazzo Visconti).
1757
Pietro Verri scrive
l'almanacco intitolato Il Gran Zoroastro ossia Astrologiche Predizioni per
l'Anno 1758. Seguiranno pubblicazioni analoghe nel 1759, 1762 (a favore
dello scritto di Beccaria sulle monete), 1764 (Il Mal di Milza) e 1766.
1759
5
maggio
Pietro Verri, ottenuto nel
1758 il permesso di entrare nell'armata austriaca (Reggimento Clerici), parte
per Vienna per partecipare alla Guerra dei Sette Anni. Il 28 giugno partirà per
Praga e la sua prima battaglia avrà luogo il 20 novembre a Maxen in Sassonia. A
metà settembre conosce l’economista Henry Humphrey Evans Lloyd. Nell'inverno
1759-60 torna a Vienna. Il 1760 sarà l’anno in cui Pietro Verri trova la sua
strada: economia e politica. Scrive gli Elementi del commercio.
1760
Muore di vaiolo Ottavio
Castiglioni, padre di Maria.
1761
Muore Teresa Verri. La figlia Maria di otto anni va a vivere
per 9 anni nel monastero di S. Caterina alla Chiusa.
14 gennaio
Pietro Verri torna a Milano
da Vienna, nel dicembre precedente era stato a Capodistria a trovare Gian
Rinaldo Carli. Comincia a riunirsi nella sua casa in contrada del Monte (oggi
via Monte Napoleone) quella che sarà poi chiamata l'"Accademia dei
pugni" o gruppo del "Caffè": Pietro e Alessandro Verri (20
anni), Cesare Beccaria (24), Luigi Lambertenghi (23), Giuseppe Visconti di Saliceto
(30), Pietro Secco-Comneno (26), fino alla prima parte del 1762 il cremonese
Giambattista Biffi (25). In seguito si aggiungeranno nel 1763 l'abate Alfonso
Longo (24) e nel 1764 il barnabita Paolo Frisi.
Scrive i saggi Sul tributo del sale nello Stato di
Milano e Sulla grandezza e decadenza del commercio di Milano
(1761-63).
1762
luglio
Sono pubblicati a Lucca il
saggio di Cesare Beccaria Del disordine e de’ rimedj delle monete nello
Stato di Milano nell’anno 1762 assieme al Dialogo tra Fronimo e
Simplicio di Pietro Verri. L’opera del Verri sarà ristampata del Custodi
nel 1804 con il titolo Dialogo sul disordine delle monete nello Stato di
Milano nel 1762.
1763
Pietro Verri termina in
giugno di scrivere le Considerazioni sul commercio dello Stato di Milano.
Legge all’Accademia dei Pugni l’Orazione panegirica sula giurisprudenza
milanese. Alla fine dell’anno pubblica a Livorno le Meditazioni sulla
felicità.
1764
23 gennaio
Nasce la Giunta per la
revisione della Ferma. Pietro Verri è nominato Consigliere il giorno seguente, inizia
così la sua carriera di funzionario pubblico. Pubblica in marzo
clandestinamente il Bilancio del commercio dello stato di Milano (per il
1752) per spingere l’Austria alle riforme. Francesco Carpani e Giuseppe
Baretti, quest’ultimo istigato dai fermieri, lo attaccano duramente per le sue
idee sul commercio.
giugno
Esce il primo numero della
rivista “Il Caffè”. Sarà pubblicata ogni dieci giorni fino al maggio 1766.
1765
30 ottobre
Pietro Verri e Angelo Mantegazza redigono il Bilancio del
commercio per lo stato di Milano (relativo al 1762).
20
novembre
Per cercare di rilanciare l'economia lombarda viene creato
il Supremo Consiglio di Economia presieduto dall'economista Gian Rinaldo Carli.
Vi partecipano Pietro Verri e Angelo Maria Meraviglia Mantegazza e altri.
1766
Pietro Verri pubblica
presso Giuseppe Galeazzi Sull’innesto del vajuolo.
Antonio Perego dipinge il
quadretto L'Accademia dei pugni (Collezione Sormani Andreani) nel quale
sono raffigurati i membri dell'accademia: Alessandro Verri (scrive) e Cesare Beccaria
(legge) seduti al tavolo di sinistra, Luigi Lambertenghi (a sinistra) e Pietro
Verri (a destra) seduti al tavolo di destra giocano a tric-trac, Alfonso Longo
(di spalle perché il pittore non l’aveva mai visto), Giambattista Biffi (in
piedi dietro il tavolo di Alessandro), Giuseppe Visconti di Saliceto (in piedi
legge una lettera).
Maddalena Beccaria, sorella
di Cesare, sposa Giulio Cesare Isimbardi. Ha una relazione con Pietro Verri
prima e dopo il matrimonio.
2
ottobre
Cesare Beccaria e Alessandro
Verri partono per Parigi dove sono accolti trionfalmente dagli illuministi
francesi. Viene tradotto in francese il libro Dei delitti e delle pene.
Il comportamento di Beccaria a Parigi e il suo disconoscimento dell'apporto di
Pietro Verri alla stesura del libro porteranno alla rottura tra i due. Il 12
dicembre Beccaria torna a Milano. Alessandro Verri invece, dopo un soggiorno a
Londra, nel 1767 ritorna in Italia e si stabilisce a Roma, dove resterà fino
alla morte. Tornerà a Milano per brevi soggiorni nel 1789 e nel 1794.
1768
Pietro Verri scrive le Memorie
storiche sulla economia pubblica dello Stato di Milano. Sarà pubblicato
postumo dal Custodi nel 1804.
Francesco Corneliani
dipinge con "sughi d'erba" le tappezzerie con le Passioni per
la casa di Gabriele Verri in via Monte Napoleone.
1769
Pietro Verri scrive le Riflessioni
sulle leggi vincolanti il commercio dei grani, di impostazione
fisiocratica. Saranno pubblicate nel 1797.
1770
Pietro Verri inizia ad occuparsi del problema della tortura.
Forse in quest’anno il Segretario della Sanità Grassini gli fa avere il
manoscritto del processo contro gli untori.
28 dicembre
Pietro Verri viene nominato
tra gli amministratori della Regia Finanza. In gennaio sarà nominato Primo
Consigliere.
1771
Pietro Verri pubblica a Livorno
le Meditazioni sulla economia politica, il suo maggior contributo agli
studi economici.
23
settembre
Dispaccio regio che fissa
la nuova pianta dei supremi dicasteri lombardi: il Senato (che passa da 8 a 12
membri) per la giustizia; il Magistrato Camerale (un presidente e 9
consiglieri) per l'amministrazione; la Camera dei Conti (istituita il 28
dicembre 1770) per i controlli. Pietro Verri viene nominato consigliere del
Magistrato Camerale con sua grande delusione in quanto sperava di diventarne il
presidente. Il nuovo Magistrato Camerale sostituisce il Supremo Consiglio
d'economia e il vecchio Magistrato Camerale.
Tra la fine del 1771 e
l’inizio del 1772, Maria Castiglioni (18 anni) viene accolta nella casa dei
Verri.
1772
marzo
Pietro Verri è nominato
vicepresidente del Magistrato Camerale.
20 aprile
Pietro Verri presenta al
Magistrato Camerale la Consulta su
la riforma delle monete dello Stato di Milano.
1773
25 dicembre
Pietro Verri, in una
lettera al fratello Alessandro, manifesta il proposito di sposare Maria
Castiglioni. La sua relazione con Maddalena Isimbardi, sorella di Cesare
Beccaria, è ormai esaurita.
1776
Pietro Verri inizia a
scrivere la Storia di Milano.
2
febbraio
Decreto di Maria Teresa che
invita la Lombardia ad abolire la tortura e ad adeguarsi alle norme già in
vigore in Austria dall'1 gennaio 1774.
21 febbraio
Pietro Verri sposa la
nipote Maria Castiglioni, figlia della sorella Teresa e di Ottavio Castiglioni,
che ha 23 anni. Rimasta orfana era stata accolta in casa Verri. Il 2 marzo 1777
nascerà la figlia Maria Teresa (vedi ritratto a fianco).
19
aprile
Gabriele Verri scrive per
conto del Senato una Consulta che dà parere contrario all'ipotesi, avanzata
dalla Corte di Vienna, dell'abolizione della tortura e della riduzione della
pena di morte ai soli delitti atroci. Pietro Verri scrive polemicamente le Osservazioni
sulla tortura, pubblicate postume dal Custodi nel 1804.
1778
22
gennaio
Prima adunanza della
Società Patriottica, presieduta da Pietro Verri. Era stata istituita il 2
dicembre 1776, aveva sede in Brera. Scopo della Società è quello di favorire
l'agricoltura, le arti e le manifatture. Tra i primi 36 soci ordinari ci sono
Parini, Pietro Verri, Cesare Beccaria, Frisi, Marsilio Landriani e molti altri
funzionari e studiosi di Milano. il primo presidente è il conte Pietro Secchi
Comneno. Vive fino al 1796.
29 giugno
Nasce Alessandro Gabriele
Paolo, figlio di Pietro Verri. Il bambino morirà dopo un anno esatto.
1780
14
dicembre
Dispaccio che riforma
l'Intendenza Camerale. Pietro Verri è nominato presidente del Magistrato
Camerale al posto di Gian Rinaldo Carli.
1781
Pietro Verri pubblica i Discorsi sull’indole del piacere
e del dolore. I saggi erano già usciti separati (il primo nel 1773).
27 maggio
Dopo due mesi di sofferenze, muore di tisi Maria
Castiglioni, prima moglie di Pietro Verri. Pietro Verri scrive il “Manoscritto
da leggersi dalla mia cara figlia Teresa Verri per cui sola lo scrissi ne’ mesi
di Settembre e Ottobre 1781”.
14
luglio
Con l’abolizione della
Ferma generale voluta da Pietro Verri, è lo stesso Verri ad adoperarsi perché
il palazzo Marino venga acquistato dallo Stato come sede dei nuovi uffici
finanziari e fiscali, per la somma di 250.000 lire. L’acquisto comporta una
serie di restauri e il completamento della facciata verso via Caserotte,
condotta seguendo lo stile dell’Alessi con la supervisione del Piermarini. Nel
palazzo vanno quindi a collocarsi la Regia Camera dei Conti, la Regia
Intendenza Generale di Finanza, la Tesoreria, il Dazio Grande con i suoi uffici
e la Cassa imperiale del Banco di Vienna.
1782
13
luglio
Pietro Verri sposa in
seconde nozze Vincenza Melzi d'Eril, sorella di Francesco, il futuro
vicepresidente della Repubblica Italiana. Nata nel 1762, era figlia di Gaspare
Melzi e Maria Teresa d'Eril. In dodici anni hanno nove figli: il secondo vive
poche ore; la terza, Paolina, è anormale; l’ultimo, Gabriele, nasce il 6 agosto
1794. Maria Anna, Ippolita, Antonia, Luisa (sposata Confalonieri), Alessandro
(1778-79), …
22
settembre
Muore Gabriele Verri, padre
di Pietro Verri (sepolto al Carmine?). Inizia la lite con i fratelli per
l’eredità. La madre lascierà il palazzo di via Monte Napoleone dove resteranno
solo Pietro con la moglie e le due figlie: Maria Teresa e Maria Anna, nata dal
secondo matrimonio.
1783
Pietro Verri pubblica
presso Giuseppe Marelli il primo volume della Storia di Milano (dalle
origini alla fine del dominio dei Visconti). Nel 1824 verrà ripubblicata la
versione finale con la continuazione del Custodi che va dalla battaglia di
Pavia (1525) alla morte di Leopoldo II (1792).
Pietro Verri è nominato
“Consigliere Intimo Attuale di Stato” e “Cavaliere di Santo Stefano” (Vedi sotto il ritratto di Martin Knoller(?) con la croce di Santo Stefano).
1786
18
aprile
Pubblicazione del Piano
di organizzazione del Consiglio governativo ed istruzioni per il medesimo
voluto da Giuseppe II nell’ambito del suo rivoluzionario programma di
accentramento degli Stati inclusi nell’Impero asburgico. Il nuovo Consiglio di
Governo sopprime, oltre alle antiche istituzioni del Ducato milanese, anche
quelle recentemente introdotte da Maria Teresa come il Magistrato Camerale, il
Magistrato di Sanità (24 ottobre 1786) e il Tribunale araldico. Al loro posto
nascono sette dipartimenti le cui competenze sono così ripartite:
I) Diplomatica, araldica,
naturalizzazioni, feudi, archivi
II) Affari ecclesiastici,
università, scuole, accademie, censura
III) Industria e commercio.
Società patriottica, veterinaria, miniere, annona (Beccaria)
IV) Acque, navigazione,
pesca, argini, boschi, strade
V) Cassa camerale, credito
pubblico, pensioni, tasse, mezza annata, riscatti delle regalie, allodi
camerali, contabilità
VI) Censo, amministrazioni
locali, polizia, sanità
VII) Monti, lotto, posta,
zecca
Alla fine di aprile Pietro
Verri esce dal governo e si ritira nelle sue terre di Ornago.
1791
Pietro Verri scrive la Memoria
cronologica dei cambiamenti pubblici dello Stato di Milano 1750-1791,
critica della politica di accentramento amministrativo messa in atto da Maria
Teresa e Giuseppe II.
1795
13 ottobre
Teresa Verri (18
anni) sposa Giuseppe Langosco conte di Gambarana, nato a Voghera il 14 gennaio
1763. Alla fine del 1796 nasce una bambina che muore appena nata, forse per le
traversie sostenute dopo l’arrivo di Napoleone, la fuga all’estero del marito.
Teresa, dopo una breve soggiorno a Casale, fugge a Roma.
1796
21
maggio
L'Agenzia Militare spoglia
il Monte di Pietà di tutti i pegni preziosi. Quest'atto, assieme alle pesanti
tasse e alle requisizioni, suscita molto malcontento in città.
Viene costituita la nuova
Municipalità comprendente 16 membri scelti tra gli elementi moderati: G.B.
Serbelloni, Gaetano Porro, Pietro Verri, Fedele Sopransi, Giovanni Battista
Sommariva e altri. Il 24 maggio altri 15, tra i quali c'è anche il Parini, sono
nominati membri della Municipalità.
1797
28
giugno
Durante una seduta notturna
della Municipalità muore per un colpo apoplettico Pietro Verri, a 69 anni.
Viene sepolto nella cappella del Santuario della Beata Vergine del Lazzaretto di Ornago, accanto alla prima moglie.
1798
Pubblicazione dei due
volumi postumi della Storia di Milano di Pietro Verri, continuata da
Anton Francesco Frisi (dal 1524 fino a Carlo Borromeo).
1812
8 agosto
Nasce Paolina Besozzi,
figlia di Alessandro Besozzi e Ippolita Verri, figlia di Pietro. Teresa Verri
sarà come una madre per la bambina, che sposerà nel 1833 Girolamo Sommi
Picenardi. Teresa vivrà con Paolina anche dopo il suo matrimonio e morirà nella
sua casa nel 1859. Il Manoscritto per Teresa resta di proprietà dei Sommi
Picenardi fino ad oggi.
1816
23
settembre
Muore a Roma Alessandro
Verri. Nel 1815 aveva pubblicato il romanzo La vita di Erostrato,
scritto a partire dal 1793.
1823
20 gennaio
Muore a Bologna il marito di Teresa Verri, dovevano essere
separati da molto tempo.
7
luglio
Muore a Verona Carlo Verri.
E' sepolto nella chiesa di S. Bernardino a Verona anche se aveva espresso la volontà
di essere traslato a Biassono.
1824
Esce la seconda edizione
della Storia di Milano di Pietro Verri continuata dal Frisi e da Pietro
Custodi fino al 1792. Seguiranno altre edizioni negli anni successivi
continuate da Custodi, Stefano Ticozzi ed Egidio De Marchi.
1838
1
marzo
Alessandro Sormani sposa
Carolina Verri. Da questa unione discendono i Sormani Verri.
1844
Statua di Pietro Verri,
opera di Innocenzo Fraccaroli, nel cortile di Brera (vedi foto a fianco).
1851
Muore Vincenza Verri,
seconda moglie di Pietro.
1859
Muore Teresa Verri. Per
volontà di Gabriele Verri viene sepolta ad Ornago accanto ai genitori.
1880 circa
Negli anni '80 dell'Ottocento viene demolito il palazzo Verri in via Monte Napoleone. Al suo posto si costruisce il palazzo ancora esistente al n. 23 (vedi foto). Gli arredi del palazzo Verri passano ai Sormani, comprese le tele con Orfeo e gli animali già attribuite al Grechetto.
1910
Inizia la pubblicazione del
Carteggio di Pietro e di Alessandro Verri a cura della Società Storica
Lombarda. L'opera in 12 volumi sarà completata nel 1942.
1980
I conti Andreani Sormani
Verri donano alla Fondazione Mattioli di Milano il fondo Verri comprendente
lettere, manoscritti e libri, rimasti fino a quest’anno in loro possesso in
quanto eredi.
La casa che ha sostituito Palazzo Verri.
Facciata sulla via Verri (a sinistra) e su via Monte Napoleone (a destra)
Bibliografia di Pietro Verri
Opere di Pietro Verri in edizioni recenti
Edizione nazionale delle opere
di Pietro Verri, Edizioni di storia
e letteratura, Roma
Vol.
I :Scritti di economia, finanza e
amministrazione, a cura di Giuseppe Bognetti, Angelo Moioli, Pierluigi Porta, Giovanna Tonelli, 2006
Vol. III : «Discorsi» e altri
scritti degli anni Settanta, a cura di Giorgio Panizza, 2004
Vol. V: Scritti di argomento familiare e autobiografico, a cura di Gennaro Barbarisi, 2003
Carteggio di Pietro e Alessandro
Verri, 12 volumi di vari editori, pubblicati dal 1923 al 1942.
Carteggio relativo al viaggio di
Alessandro a Parigi e a Londra, a cura di Gianmarco Gaspari, Milano,
Adelphi 1980
Lettere e scritti inediti di
Pietro e di Alessandro Verri, a cura di Carlo Casati, Milano 1879
Memorie, scelta a cura di
Enrica Agnesi, Mucchi 2002
Diario militare [1759-60], a
cura di Gianni Scalia, Cappelli 1967
Sul disordine delle monete a
Milano nel Settecento [1762]. Tre saggi di Cesare Beccaria e Pietro Verri,
Milano, Electa 1986
Considerazioni sul commercio
dello Stato di Milano [1763], a cura di C.A.Vianello, Milano 1939
Meditazioni sulla felicità
[1763], Milano, Fondazione Feltrinelli 1997
Bilanci
del commercio dello stato di Milano, a
cura di Luigi Einaudi, La riforma sociale 1932
“Il Caffè” a cura di Sergio
Ronagnoli, Milano, Feltrinelli 1960
“Il Caffè”, a cura di G.
Francioni e S. Romagnoli, Torino 1993
Del fulmine e delle leggi.
Scritti giornalistici 1766-1768, a cura di Gianmarco Gaspari, Milano,
Scheiwiller 1994
Della economia politica [Meditazioni
sulla economia politica, 1771], Milano 1964
Osservazioni sulla tortura
[1776-77], a cura di Gennaro Barbarisi, Istituto propaganda libraria 1993,
(prima edizione Milano, Sella e Riva 1985)
Osservazioni sulla tortura,
a cura di Silvia Contarini ; in appendice testi di Pietro Verri, Cesare
Beccaria e Joseph von Sonnenfels, Milano, Rizzoli BUR 2006
‘Manoscritto’ per Teresa [1781]
a cura di Gennaro Barbarisi, Milano, LED 2002 (prima edizione Milano, Sella e
Riva 1983)
Ricordi a mia figlia Teresa,
in Scritti vari, ordinati da Giulio Carcano, Firenze, Le Monnier 1854
(prima edizione di una parte del Manoscritto per Teresa)
A mia figlia, [Ricordi] a
cura di Gavino Manca, Sellerio 2003
Del piacere e del dolore
[1781], ed altri scritti di filosofia ed economia, a cura di R. De Felice,
Milano Feltrinelli 1964
Storia di Milano [1783,
1825], 3 voll., Milano, Dall’Oglio 1977
Storia di Milano [1783,
1825], a cura di Francesco Ogliari, De Ferrari 2003
L'imperatore e il filosofo: un
colloquio inedito fra Pietro Verri e Giuseppe II, a cura di Carlo Capra,
Milano, Scheiwiller 1998
Delle nozioni tendenti alla
pubblica felicità [1790-91], a cura di Gennaro Barbarisi, Roma, Salerno ed.
1994
Su Pietro Verri
Barbarisi, Gennaro, Il “libro di
Teresa Verri”, in AA.VV., Studi di lingua e letteratura lombarda offerti
a Maurizio Vitale, Pisa, Giardini 1983, I, pp. 421-439
Bianchi, Isidoro, Elogio storico di Pietro
Verri, Cremona, Manini 1803
Capra, Carlo, I progressi della ragione. Vita
di Pietro Verri, Bologna, Il Mulino 2002
Chiomenti Vassalli, Donata, I
fratelli Verri, Milano, Ceschina 1960
Giulini, Alessandro, I due
matrimoni di Pietro Verri, in Curiosità di storia milanese, Milano,
Famiglia Meneghina 1933, pp. 165-187
Negri, Luigi, Saggio
bibliografico su Pietro Verri, “Archivio Storico Lombardo", 1953, fasc. 1.
Serpa, Rosanna, Le figlie dei Lumi,
AndreaOppureEditore, Roma 2005
Valeri, Nino, Pietro Verri,
Milano, Mondadori 1937 (Firenze, Le Monnier 1969)
Venturi, Franco, Settecento
riformatore, vol. I: Da Muratori a Beccaria, Torino, Einaudi 1969 e 1998,
pp. 665-747
Vianello, Carlo Antonio, La
giovinezza di Parini, Verri e Beccaria, Milano, Baldini e Castoldi 1935
Vedi anche nella pagina http://www.filosofico.net/pietroverri.htm:
Biografia
Il
pensiero
Osservazioni sulla
tortura (testo integrale)
Discorso
sull'indole del piacere e del dolore (testo integrale)
Diario
militare (testo integrale)
Storia di
Milano (testo integrale)