Cronologia di Milano dal 1151 al 1200
a cura di Maria Grazia
Tolfo
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| 1151 |
| Sono ritrovati nella chiesa di S. Giuliano a Vigonzone i corpi dei martiri Austanzio e Antoniano, fondatori leggendari di quella chiesa; vengono canonizzati da Eugenio III. |
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| 1151 |
4 maggio |
| Documento dato "in solario consulatus Mediolani": i consoli occupano ancora un edificio modesto, costruito su un portico aperto su ogni lato, con un primo piano detto solarium, raggiungibile con scala esterna. |
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| 1152 |
| Viene citato in un testamento l'hospitale de Sancta Cruce che stava presso S. Eustorgio. |
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| 1152 |
gennaio |
| L'arcivescovo di Milano Oberto decide che le chiese di S. Pietro e S. Stefano continuino a dipendere da S. Eustorgio, cui erano state date dall'arcivescovo Anselmo da Rho, e il preposto di S. Eustorgio possegga le decime della Brera di S. Stefano e della Brera guasta. |
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| 1152 |
15 febbraio |
| Muore a Bamberga Corrado III, si sospetta per avvelenamento. Il figlio Enrico era morto nel 1150. |
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| 1152 |
9 marzo |
| Federico I di Svevia detto il Barbarossa è imperatore a 30 anni. |
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| 1152 |
31 ottobre |
| Federico Barbarossa concede un privilegio al monastero di S. Simpliciano. |
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| 1153 |
| A Milano sdoppiamento del consolato fra consoli del comune e consoli di giustizia. Fino al 1188 continuano a stare nella "domus solariata". |
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| 1153 |
marzo |
| Dieta di Costanza. Primi accordi di Federico Barbarossa col papato e con alcuni feudatari e comuni lombardi, che si lamentano della politica egemonica di Milano. |
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| 1153 |
8 luglio |
| Muore Eugenio III. Anastasio IV è papa (Corrado della Suburra, nipote di Onorio II). |
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| 1153 |
agosto |
| Dieta di Ulm. Chiavenna è dichiarata possesso del ducato di Svevia, anche se Como ne è investita come feudo. E' un luogo di transito di vitale importanza per l'Alto Reno. |
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| 1153 |
20 agosto |
| Muore Bernardo di Chiaravalle. |
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| 1153 |
settembre |
| Federico Barbarossa richiede in moglie Maria, figlia di Manuele Comneno, poi ci ripensa. |
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| 1154 |
| Oberto de Orto, giudice e più volte console di Milano, compone il suo celebre trattato feudale: la lettera al figlio Anselmo, parimenti giudice e console. Nel suo trattato Oberto distingue tre ceti cittadini: capitani, valvassori e plebei. |
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| 1154 |
luglio |
| La chiesa di S. Simplicianino è dichiarata dipendente da S. Radegonda. |
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| 1154 |
ottobre |
| Prima discesa di Federico Barbarossa in Italia. Distrugge i castelli di Rosate, Galliate, Trecate e Momo nel contado di Bulgaria. |
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| 1154 |
3 dicembre |
| Muore Anastasio IV. Il 4 dicembre è eletto papa Adriano IV, abate del monastero di S. Rufo d'Avignone. Si chiama Nicola Breakspeare, è un inglese di grande esperienza diplomatica e di buona cultura canonica. Lancia l'interdetto contro gli Arnaldisti. |
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| 1154 |
5 dicembre |
| Prima dieta di Roncaglia. Como, Lodi e Pavia rinnovano le accuse a Milano. I messi milanesi offrono a Federico Barbarossa la somma di 4.000 marchi d'argento affinché confermi a Milano il dominio su Como e su Lodi, proposta respinta. Alleati di Milano sono Crema, Brescia, Tortona, Piacenza, Asti, Chieri e i conti di Biandrate. Avversari sono Lodi, Cremona, Bergamo, Pavia, Genova, Novara, Mantova, Parma, i marchesi Malaspina e i marchesi del Monferrato. Il vescovo Ottone di Frisinga, zio di Federico Barbarossa, arrivando in Lombardia constata con stupore: "I Lombardi sono così attaccati alla loro libertà che, per evitare l'insolenza dei signori, preferiscono essere governati da consoli invece che da principi (...) Non temono di elevare al rango di cavaliere e a tutti i gradi dell'autorità giovani di bassa condizione e addirittura artigiani delle vili arti meccaniche, che gli altri popoli allontanano come la peste dalle situazioni più onorevoli" (Gesta Federici Imperatoris). Ottone di Frisinga è un personaggio molto importante presso la corte imperiale: sua madre era figlia dell'imperatore Enrico IV, i suoi fratelli erano imparentati con le più potenti casate d'Europa e una sua sorella aveva sposato il marchese Guglielmo di Monferrato, il maggior sostenitore degli Svevi nell'Italia settentrionale. |
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| 1155 |
| Attività di Marco, missionario e capo della chiesa catara di Concorezzo. Era stato convertito al catarismo da un notaio francese e aveva ricevuto il diaconato dall'unico vescovo cataro d'Italia, che aveva sede a Napoli. Lettera conservata in un codice del XIII secolo, inviata dal Comune di Milano a Tortona; il senatus popolusque mediolanensi, una settimana dopo la distruzione della città alleata, invia le truppe di Porta Ticinese e Vercellina per la ricostruzione e fa dono di tre oggetti simbolici: una tromba per convocare l'arengo, augurio di prosperità; un sigillo significante l'autonomia comunale; una bandiera bianca rossocrociata con le immagini del sole e della luna, perché come la luna trae la sua luce dal sole, così Tortona riceva da Milano la sua. La lettera si conclude: "E' gioia per noi che la vostra città sia stata restaurata sotto i nostri auspici, circondata di mura con l'opera, il sudore, lo solerzia dei nostri cittadini, e vogliamo che tutto ciò divenga noto a tutto l'impero romano". |
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| 1155 |
febbraio |
| Federico Barbarossa saccheggia Asti e Chieri; distrugge la seconda e consegna Asti al marchese di Monferrato. Le truppe del marchese del Monferrato e di Pavia distruggono Tortona; Brunone di Chiaravalle, che aveva consigliato ai Tortonesi di arrendersi per aver salva la città, muore di dolore. I Tortonesi si rifugiano a Milano. |
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| 1155 |
2 marzo |
| In un documento è citata la badessa del monastero di S. Margherita "quod est constructum intra civitatem Mediolani, prope locum ubi dicitur Carrubium". |
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| 1155 |
17 aprile |
| Pasqua: Federico Barbarossa è incoronato re d'Italia a Pavia. Rahewin e Gunther sostengono che in questo stesso anno Federico I si sia fatto incoronare a Monza, che aveva dichiarata "sedes Regni". |
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| 1155 |
maggio |
| Incontro di Federico Barbarossa coi giuristi bolognesi affinché definiscano gli iuria regalia, ossia i diritti regali, che i comuni esercitavano abusivamente. L'imperatore si considera il dominus mundi e il continuatore dei Cesari, quindi anche il signore di Roma. Il suo potere non deriva dal papa, come sosterrà la curia romana, bensì direttamente da Dio per grazia. Ma come poteva dirsi imperatore dei Romani se ne esisteva già uno a Costantinopoli? Per risolvere questa difficoltà, i teorici della corte imperiale, soprattutto Ottone di Frisinga, zio di Federico I, ricorrono all'idea della translatio imperii, che per divina provvidenza è passato da quegli indegni bizantini prima a Carlo Magno poi agli Hohenstaufen. |
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| 1155 |
8 giugno |
| Incontro a Sutri tra Federico Barbarossa e papa Adriano IV. Federico si rifiuta di fare lo staffiere del papa, Adriano IV gli rifiuta il bacio. Questo omaggio si ripeteva dall'epoca di Ludovico II e il rifiuto da parte di Federico voleva sottolineare l'indipendenza dal papato. I consoli del comune di Roma offrono all'imperatore la corona imperiale, ma Federico rifiuta perché non può accettare la corona da sudditi. Arnaldo da Brescia viene catturato dalle truppe imperiali, impiccato e poi arso. Arnaldo aveva studiato a Parigi presso Abelardo e quindi aveva guidato una comunità di canonici prima a Brescia poi a Roma. |
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| 1155 |
settembre |
| Federico Barbarossa emana un editto col quale bandisce i Milanesi e li priva della zecca, del teloneo e di ogni altra regalia, trasferiti a Cremona. I Milanesi vengono detti contumaci ed empi distruttori di due città, Como e Lodi. |
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| 1156 |
| E' fondato l'ordine dei Carmelitani sul Monte Carmelo in Palestina ad opera di Alberto da Vercelli. |
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| 1156 |
9 giugno |
| Federico Barbarossa sposa Beatrice di Borgogna. Federico intende costituire un regno personale fra Reno, Rodano e Po. |
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| 1157 |
| I Milanesi affidano a Mastro Guitelmo la costruzione di un terrapieno e di un fossato a difesa dei borghi suburbani: Borgonuovo, Borgo Spesso, Borgo S. Spirito e il grande Brolo. Niceta Coniate afferma che i Milanesi ricevettero un aiuto dall'imperatore di Costantinopoli. Sopra l'arco romano viene costruita una torre: viene descritta come una costruzione maestosa fuori le mura, sostenuta da quattro pilastri su cui poggiavano quattro archi. |
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| 1157 |
26 settembre |
| A Milano Azzone primicerio e i lettori della metropolitana concedono a Stefano, primicerio dei decumani, la chiesa di S. Gabriele, "qui est iuxta canonicam", per celebrarvi messe diurne e notturne. |
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| 1157 |
ottobre |
| Dieta di Besançon; scontro tra l’imperatore e il legato pontificio Rolando Bandinelli sulla supremazia del papato rispetto all'impero. Federico Barbarossa invia in Italia due messi che radunano un parlamento a Cremona, presenti gli arcivescovi di Milano e Ravenna, con più di 15 suffraganei. |
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| 1157 |
2 dicembre |
| L'ospedale di S. Stefano di Milano si unisce a quello del Consorzio dei poveri di S. Barnaba. |
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| 1158 |
gennaio |
| Milano esige da Lodi un giuramento di fedeltà. Lodi si dichiara disposta purché sia salva la sua fedeltà all'imperatore. |
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| 1158 |
23 aprile |
| Mercoledì dopo Pasqua: i Milanesi attaccano la campagna lodigiana, distruggendo le semine; poi assediano la città. I Lodigiani si rifugiano a Pizzighettone. |
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| 1158 |
luglio |
| Seconda discesa di Federico Barbarossa in Italia e dieta di Roncaglia: Federico concede all'università di Bologna la sua protezione imperiale. I giuristi Martino, Jacopo, Bulgaro e Ugone hanno fornito all'imperatore le armi giuridiche per risolvere la controversia coi Comuni a proposito delle regalie. Assedio di Brescia. |
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| 1158 |
agosto |
| Inizio. Federico Barbarossa ordina la ricostruzione di Lodi distrutta dai Milanesi. Distruzione di Brescia. |
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| 1158 |
6 agosto |
| Primo assedio di Milano. Radevico, tra cavalieri e fanti, fa scendere in campo più di centomila uomini. Il re di Boemia era accampato a S. Dionigi; l'arcivescovo di Colonia era nel monastero di S. Celso. Ottone Morena narra che i difensori di Milano, caduti nel fossato, si trascinarono fino al "tonimen", termine ignoto ma che compare spesso nei |
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| 1158 |
7 settembre |
| Milano si arrende e firma un accordo nel quale rinuncia alle regalie, tra cui il diritto di batter moneta, concesso da Lotario nel X secolo all'arcivescovo Manasse e poi passato al Comune. L'imperatore si porta a Bolgiano nella pieve di S. Donato, nella dimora di un suo fedele. Il giorno dopo usciti di città i consoli e i nobili con le spade nude sul collo, con l'arcivescovo Oberto e il clero scalzo, con le croci alzate, si recano in processione dall'imperatore, che libera Milano dal bando dell'impero. Federico Barbarossa il 15 settembre si trasferisce ad abitare nel palazzo di Monza. |
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| 1158 |
11 novembre |
| Dieta di Roncaglia; il vescovo e i consoli di Milano rimettono le regalie in mano dell'imperatore, che le restituisce se i titoli sono legittimi. Viene decretato che Monza appartiene all'impero, non ai Milanesi. Nella dieta quattro giuristi della scuola bolognese stabiliscono quali sono gli iura regalia dovuti all'imperatore in base al diritto romano. I comuni invece si appellavano al diritto consuetudinario in vigore per tutto il medioevo. Le 14 città lombarde presenti alla Dieta dovettero forzatamente accettare il ripristino del diritto romano a scapito del comune, dietro pressione dell'esercito imperiale. Muore Ottone di Frisinga. Continua la Cronaca della Gesta di Federico Rathewino. |
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| 1159 |
| Questo è il presunto anno di morte di Giovanni da Meda, primo chierico, fondatore della domus de Rondineto a Como e santo umiliato. Per questa data il Chronicon universale di Laon documenta l'esistenza della domus umiliata de Rondineto a Como, fondata da Giovanni da Meda. |
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| 1159 |
gennaio |
| I messi imperiali vengono a Milano per eleggere il podestà, ma una sommossa li obbliga a fuggire. Capi della sommossa sono Martino Malopera, Azone Boltraffo e Castellino dei Lemenulfi. Si creano i consules negotiatorum, che si occupano dell'apertura dei mercati alle città della Lega, delle vie d'acqua e della tutela dei mercanti. |
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| 1159 |
16 aprile |
| Federico a Bologna dichiara Milano nuovamente contumace e ribelle. L'alleanza tra l'arcivescovo e Milano contro l'imperatore diventa più stretta: la lotta armata contro il Barbarossa assume i toni di una guerra santa; grazie alla collaborazione coi giuristi, l'arcivescovo tenta di giustificare, anche avvalendosi dei falsi, i diritti di Milano e della chiesa milanese. Si costruisce il diploma con cui Carlo Magno avrebbe donato all'arcivescovo Pietro piena giurisdizione sulla città e sul territorio: il comune si fa quindi scudo della Chiesa per proteggere i diritti pubblici ormai acquisiti. Gli schieramenti vedevano da una parte l'imperatore, cremonesi, lodigiani, pavesi e dall'altra il papa, milanesi, cremaschi, piacentini e bresciani. |
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| 1159 |
1 settembre |
| Muore Adriano IV. Il 4 settembre Alessandro III è papa. Si tratta del senese Rolando Bandinelli, uomo dottissimo in scienza e teologia, commentatore autorevole di codici ecclesiastici ed esperto in questioni di procedura canonica. Sembrerebbe l'uomo giusto per dirimere la controversia con l'Impero, ma la prima amara sorpresa viene proprio dall'interno della Chiesa. Gli viene infatti contrapposto il cardinale Ottaviano dei Tuscolo, che viene consacrato nell'abbazia di Farfa con nome di Vittore IV proprio mentre Alessandro viene incoronato a Ninfa, presso Velletri. Alessandro emana un'enciclica per chiarire chi è il papa e chi l'antipapa, mentre Federico Barbarossa, che si era già scontrato col legato Bandinelli, aveva contribuito all'elezione di Vittore. La maggior parte dei sovrani sta con Alessandro, che va in Francia, dove a Montpellier presiede un Concilio. Pone la prima pietra di Notre Dame e a Tolosa condanna l'eresia degli Albigesi.Al suo pontificato l'anonimo scrittore del Chronicon universale di Laon pone il riconoscimento degli Umiliati: "Vi furono nelle città di Lombardia alcuni cittadini che, rimanendo nelle case con le loro famiglie, sceglievano un modo di vivere religiosamente, si astenevano dalle menzogne, giuramenti e liti, contenti di una veste semplice, difendendo la fede cattolica. Costoro si recarono dal papa (Alessandro III) chiedendo la conferma del proprio proposito di vita. Il papa concesse loro di fare ogni cosa in umiltà e onestà, ma interdisse in modo particolare di tenere riunioni e proibì rigorosamente di predicare in pubblico. Essi non osservarono a lungo questi obblighi. Quindi, divenuti disobbedienti, furono per molti occasione di scandalo e di rovina per se stessi". |
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| 1160 |
3 febbraio |
| Distruzione di Crema, che si è ribellata all'imperatore. |
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| 1160 |
5 febbraio |
| Concilio di Pavia. I vescovi confermano l'elezione di Vittore IV e scomunicano Alessandro III con l'accusa di tradimento, in quanto avrebbe congiurato coi nemici dell'impero, soprattutto Normanni e Milanesi. |
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| 1160 |
27 febbraio |
| L'arcivescovo di Milano Oberto da Pirovano col cardinale d'Alessandria Giovanni scomunicano l'imperatore e Vittore IV. |
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| 1160 |
giugno |
| Sentenza dell'arcivescovo di Milano Oberto a favore di Guifredo, abate di S. Dionigi, contro Giovanni, prete della chiesa di S. Jacopo de burgo Porte Nove, che si attribuiva i diritti di parrocchia. |
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| 1160 |
25 agosto |
| Un violento incendio inizia a Porta Comasina dalle case di Lanfranco Cane e si diffonde rapidamente per Milano: le case di Porta Romana vengono incendiate e distrutte fino al fossato, inclusa la Porta; metà dei quartieri di Porta Ticinese e di Porta Vercellina sono bruciate. |
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| 1161 |
| Viene introdotta a Milano una moneta svalutata, il terziolo. Papa Alessandro III, non riconosciuto dall'imperatore, si rifugia a Sens fino al 1165. Un concilio dell'anno precendente svoltosi a Tolosa gli aveva assicurato l'appoggio del re di Francia Luigi VII e del re d'Inghilterra Enrico II. In questo periodo tiene un concilio a Tolosa contro gli Albigesi. |
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| 1161 |
9 gennaio |
| Sentenza di Oberto che cita la chiesa di S. Pietro in Caminadella, in burgo porte Ticinensis. |
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| 1161 |
19 giugno |
| Concilio di Lodi, che conferma l'elezione di Vittore. Vittore scomunica l'arcivescovo Oberto, i consoli di Milano, i vescovi di Piacenza e di Brescia. |
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| 1161 |
agosto |
| Federico Barbarossa sosta a Mozzate e prende in ostaggio Umbertino e Arnolfo da Melzate, figli del feudatario locale, li acceca e li invia come monito ai Milanesi. Le truppe imperiali stringono d'assedio Milano che rifiuta le deliberazioni di Roncaglia. |
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| 1162 |
28 febbraio |
| 28 febbraio-1 marzo: Milano si arrende. Ottone Visconti, Amizone da Porta Romana, Anselmo da Bandello, Gottifredo Gattone, Arderico Cassina, Anselmo dall'Orto, Aliprando Giudice e Arderico da Bonate, consoli di Milano e otto cavalieri vanno a Lodi dall'imperatore con le spade nude sul collo. |
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| 1162 |
4 marzo |
| 300 cavalieri, tra i quali 36 bandierai, vanno a Lodi con le chiavi delle porte e delle fortezze. Milano consegna all'imperatore i 36 vessilli principali (sei per porta). |
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| 1162 |
6 marzo |
| 1000 fanti col carroccio e le cento bandiere delle parrocchie, le due trombe della repubblica e tutte le insegne sono in mano di Federico Barbarossa. Si nota l'organizzazione militare nella città: i cavalieri sono divisi per porte, che a loro volta sono suddivise ognuna in cinque rioni = 6 x 5 = 30 rioni, onde 10 cavalieri per rione, 50 per porta; i fanti sono raggruppati per parrocchia, secondo l'antica organizzazione longobarda dei centenari o decumani: 100 parrocchie, ogni parrocchia 10 fanti. Non si sa quante parrocchie avesse ogni porta, più o meno 15 x 10 = 150 fanti per porta. |
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| 1162 |
18 marzo |
| L'arcivescovo Oberto da Pirovano abbandona la città in mattinata in direzione di Genova, dove si trovava papa Alessandro III, accompagnato dal clero maggiore. Il giorno dopo i Milanesi ricevono l'ordine di sgombrare la città entro otto giorni. L'imperatore assegna i diversi borghi: a Porta Romana Nosedo; a Porta Ticinese il Vigentino; a Porta Orientale e Porta Nuova Lambrate, poi uniti a Nosedo; a Porta Comasina Carraria; a Porta Vercellina S. Siro alla Vepra. |
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| 1162 |
29 marzo |
| Inizia la distruzione di Milano delle nuove mura di Milano, mentre vengono risparmiate quelle antiche di Massimiano. Viene atterrato il campanile della cattedrale e di S. Giorgio in palazzo. |
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| 1162 |
8 aprile |
| Federico Barbarossa si fa incoronare con la moglie Beatrice nel duomo di Pavia. |
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| 1162 |
9 giugno |
| Genova stipula un accordo con Federico Barbarossa di neutralità in cambio dell'indipendenza. L'imperatore intendeva servirsi della repubblica marinara per la sua spedizione contro i Normanni. |
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| 1162 |
agosto |
| Federico Barbarossa parte dall'Italia, lasciando come podestà a Milano il vescovo di Liegi Enrico. |
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| 1162 |
settembre |
| Alessandro III è a Tours insieme al fedele arcivescovo Oberto, a Galdino della Sala e a Milone da Cardano. A Milano gli restano fedeli il clero decumano e una parte dei monasteri. Bolla di Alessandro III che, in cambio della lealtà milanese, conferma alla Chiesa di Milano le pievi di Recco, Camogli, Rapallo e Uscio, con tutte le loro dipendenze, decime e diritti.
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| 1163 |
| Sermones adversus catharorum errores di Ecberto di Schoenau, dedicato al vescovo di Colonia Rainaldo di Dassel, arcicancelliere dell'impero. Ecberto estende ai catari tutto il bagaglio ereticale manicheo. Concilio di Tours presieduto da papa Alessandro III che prevede per gli eretici la confisca dei beni a cura degli ufficiali reali. Alessandro III proibisce ai monaci lo studio della medicina e del diritto. A Nosedo vengono costruiti un palazzo, dove risiedevano i magistrati inviati da Federico Barbarossa, e la torre, detta Trionfale, titolo che ingenerò la confusione con l'arco trionfale di Porta Romana. |
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| 1163 |
ottobre |
| Terza discesa di Federico Barbarossa in Italia. |
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| 1164 |
| Ugo Speroni è console di Piacenza. E' un giurista che attacca la Chiesa in senso patarinico, ma rimanendo laico e sposato, con il possesso dei beni. |
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| 1164 |
13 gennaio |
| Frattura tra Enrico II d'Inghilterra e l'arcivescovo Tommaso Becket, che si rifiuta di sottoscrivere le regie costituzioni di Clarendon. In esse si affermava che gli eletti, prima della consacrazione episcopale, dovevano prestare giuramento di fedeltà al re; non potevano essere scomunicati i vassalli della corona; gli appelli alla chiesa di Roma dovevano prima essere vagliati dal re; si limitava fortemente la giustizia ecclesiastica a favore di quella dei tribunali regi. Tommaso, dopo aver subito varie vessazioni, fugge (13 ottobre) e si rifugia presso Luigi VII. |
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| 1164 |
aprile |
| Per iniziativa di Verona e con l'incoraggiamento di Venezia e Costantinopoli si forma una lega fra Verona, Vicenza, Padova, Treviso, cioè la Lega Veronese. |
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| 1164 |
1 aprile |
| Muore a Lucca Vittore IV; viene eletto papa di parte imperiale Guido da Crema, col nome di Pasquale III. Federico Barbarossa, riconosciuta l'importanza strategica del territorio di S. Colombano, riedifica il castello e vi aggiunge un borgo, recintato da mura (architetto il cremonese Tito Muzio Gatta). |
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| 1164 |
giugno |
| Rainaldo di Dassel sottrae a Milano le reliquie dei Re Magi. |
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| 1164 |
ottobre |
| Federico Barbarossa ritorna in Germania. Suo vicario a Milano è Marcaldo di Crumbach, che nomina suoi luogotenenti l'abate di S. Pietro in Ciel d'Oro a Pavia, Enrico degli Arbeli, Nordano Scaccabarozzi, Anselmo dall'Orto, Aliprando Giudice. Si fa un censimento dei beni detto Libro delle tristezze o del dolore. Pavia ottiene il riconoscimento della propria giurisdizione sulla Lomellina e l'Oltrepò. I consoli di Pavia possono occupare ufficialmente il Broletto, staccato dalla domus episcopi. |
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| 1165 |
| A Lombers disputa fra dottori catari e cattolici, presieduta da Niceta, vescovo della chiesa catara di Dragunthia. |
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| 1165 |
25 dicembre |
| Federico Barbarossa fa canonizzare Carlo Magno ad Aquisgrana dall'antipapa Pasquale III, formalizzando un culto popolare di vecchia data. |
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| 1166 |
| Muore a Genova Caffaro, autore degli Annali genovesi. |
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| 1166 |
27 marzo |
| Muore l'arcivescovo di Milano Oberto a Benevento. |
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| 1166 |
18 aprile |
| Galdino della Sala è eletto arcivescovo di Milano, ma essendo la città distrutta ed evacuata, viene consacrato a Roma per mano di Alessandro III. Galdino fu poi canonizzato. Galdino si chiamava della Sala, ossia la Sala Longobarda di Porta Orientale. |
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| 1166 |
maggio |
| Muore il vicario Marcaldo e gli succede il conte Anrico di Disce. Quarta discesa di Federico Barbarossa in Italia. |
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| 1167 |
| Concilio cataro di St Félix de Caraman nel Lauragais tolosano, al quale partecipa il vescovo di Concorezzo Marco. Il vescovo Niceta converte tutti al dualismo radicale, ma la Chiesa di Concorezzo resta fedele al monarchismo. |
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| 1167 |
8 marzo |
| A Cremona trattato tra i comuni di Bergamo, Brescia, Cremona, Mantova e i Milanesi, con validità dieci anni per 50 anni; si adopereranno per la liberazione degli ostaggi bresciani e milanesi. |
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| 1167 |
7 aprile |
| Giuramento di Pontida della Lega Cremonese. |
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| 1167 |
27 aprile |
| La Lega incomincia la ricostruzione di Milano (cfr. il bassorilievo sulla Porta Romana - ora al Museo del Castello Sforzesco - con le milizie di Bergamo, Brescia e Cremona). |
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| 1167 |
23 maggio |
| Lodi aderisce alla Lega Cremonese. |
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| 1167 |
1 agosto |
| Nuova incoronazione imperiale di Federico Barbarossa. |
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| 1167 |
5 settembre |
| Galdino entra trionfalmente nella città in fase di ricostruzione (cfr. il bassorilievo di Porta Romana). E' legato papale per l'Italia settentrionale; i canonici della cattedrale continuano per anni ad abitare a S. Giorgio di Nosedo. Federico Barbarossa scaglia il bando contro la Lega Cremonese. |
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| 1167 |
1 dicembre |
| Si uniscono la Lega Veronese e la Lega Cremonese e nasce la Lega Lombarda. Alla Lega si uniranno Lodi, filo-imperiale, Piacenza, Parma, Modena, Bologna, Ferrara. La Lega era diretta da un organo permanente, l'assemblea dei rettori, che non aveva una sede fissa. |
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| 1168 |
| L'arcivescovo Galdino stabilisce delle rendite per i poveri carcerati e accanto alle carceri degli indebitati, la Malastalla, costruisce la chiesa di S. Leonardo. Nel XVIII secolo si dava ai carcerati un pane detto di san Galdino. Le monache di S. Radegonda ricevono i beni di Galdino, coi quali riparare il loro monastero. Sostenevano che la casa paterna di Galdino stava nel recinto dei loro chiostri, dove poi fu costruita la chiesa in onore del santo, che nel 1855 serviva per gli scalpellini della fabbrica del Duomo (frammenti del chiostro rifatto in questi decenni sono nelle Raccolte Civiche del Castello Sforzesco). Cacciata da Milano dei filo-imperaili, ritenuti eretici (cfr. bassorilievo di Porta Romana, nel quale Galdino, assimilato a sant'Ambrogio, caccia i giudei ossia gli eretici da Milano). Enrico II Plantageneto promette ai milanesi tremila marchi d'oro se ottengono dal papa Alessandro III che Tommaso Becket di Canterbury venga rimosso dalla sua sede (lettera di Giovanni di Salisbury, nemico di Enrico II, riferita dal Baronio all'anno 1169). |
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| 1168 |
marzo |
| Le milizie della Lega costringono Federico Barbarossa ad abbandonare Pavia e a raggiungere la Germania. |
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| 1168 |
1 marzo |
| Viene iniziata la città di Alessandria presso il luogo di Bergoglio, che dipendeva dall'arcivescovo di Milano; la città doveva tenere a bada Pavia e il marchese di Monferrato. Nel 1175 Alessandro III istituisce il nuovo vescovato, suffraganeo di Milano. |
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| 1168 |
agosto |
| Per questa data risulta già ricostruito a Milano il palazzo arcivescovile, sul luogo del precedente. |
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| 1168 |
22 agosto |
| Si dirime a Milano una controversia tra i frati dell'ospedale di S. Stefano in Brolo e i frati del consorzio dei poveri di S. Barnaba, che si erano riuniti. Dagli atti risulta che a S. Stefano era stato unito anche il brefotrofio di Dateo, presso S. Salvatore in xenodochio. |
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| 1168 |
28 settembre |
| Morte di Pasquale III. Elezione imperiale dell'antipapa Callisto III, l'ungherese Giovanni Sturmio. |
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| 1168 |
24 ottobre |
| Rinnovo dei patti della Lega Lombarda. |
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| 1168 |
1 dicembre |
| Riunione della Lega Lombarda a Lodi. |
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| 1169 |
| Secondo la tradizione, le matrone di Milano fanno rifabbricare la chiesa maggiore della beata Vergine. Re Enrico II d'Inghilterra divide i suoi possessi tra i tre figli: a Enrico l'Inghilterra, la Normandia, il Maine e l'Angiò; a Riccardo l'Aquitania e a Goffredo la Bretagna. |
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| 1169 |
marzo |
| Scolastica, badessa del monastero di Gisone detto di S. Margherita a Milano, dà ai fratelli Gruti un orto presso la chiesa di S. Margherita. Tra i confinanti ci sono a mane illi de Vicomercato, a meridie de Sallianese, a sero De Crassis et illorum de Turrica. |
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| 1169 |
24 giugno |
| Dieta di Bamberga ed elezione di Enrico di Svevia, figlio di Federico Barbarossa, a re dei Romani. |
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| 1170 |
| Anticamente l'arcivescovo di Milano esigeva un dazio da chi viaggiava per strade del contado ed era tenuto a farle custodire e ad indennizzare tutti coloro che sopra di esse venivano danneggiati. Nel 1170 il diritto di quel dazio e l'obbligo annesso era passato alla corporazione dei mercanti. Chrétien de Troyes completa il suo poema Lancelot. Entro questa data l'arcivescovo Galdino ha nuovamente portato dalla parte di Alessandro III tutto il clero dell'Italia Settentrionale. Giungono a Milano i legati pontifici per dirimere la controversia sorta tra l'arcivescovo e il primicerio. Nel lungo periodo di assenza del clero maggiore dopo l'esilio del 1162 il clero decumano aveva nuovamente preso il sopravvento e il primicerio aveva agito come fosse l'arcivescovo. Galdino ora pretende di riassumere il controllo assoluto anche nella nomina del primicerio, suscitando lo scontro. Il papa dà ragione all'arcivescovo. |
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| 1170 |
29 dicembre |
| Viene assassinato Tommaso Becket, arcivescovo di Canterbury, forse su ordine di Enrico II, col quale comunque aveva raggiunto un accordo. Tommaso aveva scomunicato il suo rivale, arcivescovo di York e i vescovi e membri della corte che avevano incoronato il giovane figlio di Enrico II. I miracoli di Tommaso rappresentano un importante fenomeno politico, che giustifica tra l'altro i diritti di Alessandro III nei confronti dell'antipapa. |
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| 1171 |
| A Milano Gerardo da Mastegnanega completa la nuova cinta muraria sul tracciato di Guitelmo. |
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| 1171 |
13 febbraio |
| A causa della presenza catara a Firenze, la città viene interdetta. |
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| 1173 |
| Elezione del primicerio dei decumani Nicola da Verderio su pressione dell'arcivescovo Galdino. Il Comune assegna ai Valdesi a partire da questa data (ritenuta quella del loro arrivo a Milano) un prato, sul quale costruiranno una schola per i loro raduni, tanto che il gruppo sarà connotato come "ille de prato". Il luogo coincide con l'attuale chiesa di S. Celestino in via Senato. |
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| 1173 |
21 febbraio |
| Tommaso Becket viene canonizzato. A Milano gli viene forse dedicata una chiesa in Terra mala (via Broletto). |
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| 1174 |
settembre |
| Federico Barbarossa scende per la quinta volta in Italia e tenta di conquistare Alessandria. |
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| 1176 |
5 febbraio |
| Si costruisce a Viboldone una domus per uomini e donne humiliati per Deum. Il luogo era già occupato da una cappella con cimitero. Si rifà fuori Porta Romana la chiesa di S. Lazzaro dei lebbrosi. |
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| 1176 |
10 aprile |
| L'arcivescovo di Milano Galdino, malato da tempo, si accascia sul pulpito di S. Tecla. Il Savio accenna alla sua fervente attività contro i catari, la cui eresia si era particolarmente diffusa durante lo scisma. |
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| 1176 |
29 maggio |
| Vittoria di Legnano e nascita ufficiale del Comune. La battaglia è vinta soprattutto dai Milanesi, che costringono la Lega ad accettare la preminenza della città; Milano ne approfitterà per perseguire i propri interessi di potenza regionale. In quel giorno in S. Simpliciano si celebrava la festa dei martiri anauniensi, Sisinio, Martirio e Alessandro, che saranno così collegati alla nascita del Comune. |
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| 1176 |
2 luglio |
| Algiso da Pirovano è vescovo di Milano. Il periodo di incertezza seguito alla morte di S. Galdino fece sì che all'inizio prendesse il suo posto Milano da Cardano, vescovo di Torino. Sembrò che la scelta cadesse poi sull'arcidiacono Uberto Crivelli, ma infine si optò per il cimiliarca e cancelliere Algisio. |
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| 1177 |
24 luglio |
| Pace di Venezia tra imperatore e papa. Viene decisa una tregua di sei anni fra Comuni e impero. Il fatto che Alessandro III abbia deciso autonomamente di aprire le trattative, incrina i rapporti tra Algisio e il papa. Il papa viene riconosciuto da Federico Barbarossa. I comuni lombardi vedono di malocchio i colloqui di pace del papa con l'imperatore senza consultare gli alleati e diventano diffidenti nei confronti di Alessandro III. L'arcivescovo di Milano era presente a Venezia e forse di ritorno dalla città lagunare fonda la chiesa di S. Marco. |
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| 1178 |
30 luglio |
| Solenne riconciliazione fra papa Alessandro III e Federico Barbarossa ad Arles. Federico I riceve la corona di Borgogna. |
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| 1178 |
3 novembre |
| Guglielmo prete, a nome di Algisio, riceve la cessione di certi diritti privati sulla braida del Guercio di Baggio a Milano. |
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| 1178 |
7 novembre |
| A Milano Suzone Baguttano, in rappresentanza degli Umiliati della Brera del Guercio, con i confratelli Giovanni Bello e Pietro de Sologno, comprano da Vincimonte Cumino il terreno per costruire una domus. Suzone governerà la domus di Brera almeno per 20 anni (è citato ancora nel 1198). |
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| 1179 |
| A Milano l'ufficio del teologo o maestro presso la cattedrale è ricoperto dal primicerio. Si scava il Naviglio Grande. E' un canale profondo, che dal Ticino - nel sito detto Ca' della Camera, poco sotto Tornavento - deriva l'acqua per l'irrigazione. Nei primi tempi si chiamava Tesinello e arrivava fino ad Abbiategrasso. Il papa crea il regno del Portogallo, legato alla curia romana da vincoli di vassallaggio, come il regno di Aragona. |
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| 1179 |
5 marzo |
| Terzo Concilio Lateranense. Viene ratificata la pace con il Barbarossa, che aveva riconosciuto Alessandro III come legittimo papa; si discutono misure antiebraiche; si stabiliscono le norme per l'elezione pontificia e altre decisioni fondamentali: età minima per l'elezione a vescovo 30 anni e origine legittima; per l'elezione del papa è necessaria la maggioranza dei due terzi; divieto di accumulo di prebende; in ogni cattedrale un maestro deve occuparsi dell'istruzione degli scolari poveri e dei chierici; scomunica a chi fornisce armi e materie prime ai Saraceni; anatema sui catari e confisca dei loro beni; chiunque li combatta è sotto la protezione della Chiesa; condanna di albigesi, arnaldisti e patarini. Valdo chiede al Concilio il riconoscimento del suo operato. La richiesta viene sottovalutata e liquidata bonariamente dal papa. Nello stesso modo sono liquidati gli Umiliati, interdetti dal tenere riunioni e prediche in pubblico. |
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| 1179 |
agosto |
| Anselmo da Rho, ordinario della metropolitana, stabilisce le rendite per celebrare la festa dell'Invenzione della Croce. Secondo il Beroldo, il giorno della festa (3 maggio) si faceva una solenne processione da S. Maria al Circo alla chiesa del Monastero Maggiore. |
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| 1180 |
| E' ricostruita a Milano la Canonica degli Ordinari o Capitolo Maggiore. La Chiesa condanna i Valdesi. Nasce la chiesa catara nella Marca trevigiana con il vescovo Nicola. |
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| 1180 |
18 settembre |
| Muore il re di Francia Luigi VII e gli succede il figlio Filippo II. |
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| 1180 |
24 settembre |
| Muore Manuele Comneno e gli succede il figlio Alessio II sotto la reggenza della madre Maria di Antiochia. |
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| 1181 |
| In Francia è bandita la crociata, guidata da Enrico di Chiaravalle, contro Ruggero II di Bèziers, capo dei catari. |
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| 1181 |
30 agosto |
| Muore papa Alessandro III; gli succede Lucio III. |
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| 1181 |
30 agosto |
| Muore Alessandro III a Civita Castellana. Gli succede subito Lucio III (Ubaldo Allucingoli). |
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| 1181 |
novembre |
| Si conclude la lotta tra Enrico il Leone di Baviera e l'imperatore Federico I. Enrico il Leone, graziato, va in esilio presso Enrico II d'Inghilterra. |
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| 1182 |
| Viene fondato il santuario dei SS. Faustino e Giovita o della Madonna delle Grazie all'Ortica a Milano. L'arcivescovo Algisio da Pirovano depone il vescovo di Vercelli Guala per cattiva gestione dei beni della Chiesa e lo sostituisce col milanese Uberto Crivelli. |
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| 1183 |
14 marzo |
| La città di Alessandria è riconosciuta da Federico Barbarossa e ribattezzata Cesarea. |
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| 1183 |
aprile |
| Accordi preliminari di pace tra Federico Barbarossa e la Lega Lombarda a Piacenza nella chiesa di S. Antonino. |
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| 1183 |
25 giugno |
| Riconoscimento del Comune di Milano da parte del Barbarossa con la Pace di Costanza. |
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| 1183 |
settembre |
| L'imperatore Alessio II è ucciso in seguito a una rivolta popolare promossa da Andronico Comneno, proclamato imperatore. Il popolo inferocito compie un massacro nei quartieri latini. |
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| 1184 |
| Il priore dell'ospedale del Brolo di Milano ottiene dall'arcivescovo Algisio da Pirovano di poter adibire a cimitero l'area antistante la basilica di S. Stefano in brolo. |
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| 1184 |
19 settembre |
| L'imperatore Federico Barbarossa è a Milano. |
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| 1184 |
ottobre |
| Trattative tra Federico Barbarossa e papa Lucio III a Verona. Si decide una crociata contro catari e valdesi, identificati come pericolosi seguaci di Arnaldo. Nella decretale "ad Abolendam" che ne deriva, persino gli Umiliati sono accostati ai poveri di Lione nella condanna e giudicati eretici: "Annodiamo con uguale vincolo di perpetua scomunica tutti coloro che avranno la presunzione di predicare sia in pubblico sia in privato, pur avendone ricevuto la proibizione, oppure non essendo stati inviati, al di fuori di ogni autorizzazione ottenuta dalla sede apostolica oppure dal vescovo del luogo." Istituzione del tribunale episcopale o inquisizione, che non avrà seguito a causa della lotta tra papato e impero. |
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| 1185 |
| Trasferimento in S. Satiro a Milano delle reliquie dei SS. Astanzio e Antoniano, ritrovati nella chiesa di S. Giuliano a Vigonzone. Forti scosse di terremoto a Milano. Forse per riparare ai danni viene ricostruito il pontile della basilica di S. Tecla a Milano in marmo rosso di Verona, sullo stile di quello di Modena. Parte delle statue di apostoli che lo costituivano sono ora conservate nella navata settentrionale del Duomo, vicino all'ingresso. Confutazione di Bernardo, abate premostratense di Fontcaude, contro Valdo. I motivi sono: rifiuto di obbedienza alla chiesa e alla sua gerarchia; rivendicazione del diritto di predica per ogni fedele; negazione del valore dei suffragi per i morti; inutilità degli edifici di culto. |
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| 1185 |
11 febbraio |
| A Reggio Emilia viene stipulato un accordo tra Federico Barbarossa e Milano. Federico concede le regalie ai Milanesi e promette la ricostruzione di Crema, ma chiede in cambio a Milano l'aiuto per recuperare i territori di Matilde di Canossa. |
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| 1185 |
29 marzo |
| Muore l'arcivescovo di Milano Algisio. |
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| 1185 |
9 maggio |
| Uberto Crivelli, dal 1182 cardinale di S. Lorenzo in Damaso e legato apostolico per la Lombardia, vescovo di Vercelli, è arcivescovo di Milano. |
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| 1185 |
25 novembre |
| Muore papa Lucio III. Uberto Crivelli, arcivescovo di Milano, è papa con il nome di Urbano III, senza lasciare la carica arcivescovile. Era stato anche canonico e arcidiacono a Bourges, in contatto con Tommaso Becket. |
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| 1186 |
26 gennaio |
| Federico Barbarossa è a Milano, accolto con entusiasmo dal popolo, per assistere alle nozze del figlio Enrico con Costanza d’Altavilla, celebrate nel brolo del monastero di S. Ambrogio. Contemporaneamente Enrico è associato all'impero con una solenne cerimonia nella basilica. A partire da quest'anno i monaci celebreranno la seconda domenica dopo l'Epifania la Festa dell'Architriclinio. Papa Urbano III si rifiuta di partecipare alla cerimonia perché nemico personale dell'imperatore che aveva ucciso alcuni membri dei Crivelli e scomunica il clero che ha celebrato le nozze. In quest’anno l’imperatore emana una legge che condanna al pellegrinaggio a Gerusalemme o a Santiago chiunque appicchi fuoco a una città; gli uomini banditi per crimini di violenza non potevano tornare finché non avevano compensato la vittima o la famiglia. In alcuni documenti si afferma che la parte superiore della basilica di S. Ambrogio serve come magazzino per le granaglie. |
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| 1186 |
febbraio |
| E' podestà di Milano per un anno Uberto Visconti da Piacenza, con ius gladii ricevuto dall'imperatore. Un collegio di cittadini, il Consiglio minore, vigila sul suo operato, trattenendo una parte del suo stipendio come cauzione. |
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| 1186 |
29 aprile |
| Urbano III rinnova ai fratres regulari vita professi di S. Pietro di Viboldone la protezione papale. L'espressione usata nella bolla evita di menzionare il nome di Umiliati, perché l'accusa di eresia pendeva sul loro capo. |
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| 1186 |
ottobre |
| La popolazione europea è allarmata per le predizioni degli astrologi arabi ispano-siculi di una catastrofe mondiale dovuta alla congiunzione di tutti i pianeti nello stesso segno zodiacale, la Bilancia. |
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| 1187 |
7 gennaio |
| Viene costruita la chiesa dell'abbazia di Morimondo. |
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| 1187 |
4 marzo |
| Urbano III prende sotto la sua protezione l'abbazia di Chiaravalle. |
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| 1187 |
20 ottobre |
| Muore Urbano III; eletto papa Gregorio VIII (Alberto de Morra). |
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| 1187 |
5 dicembre |
| A Milano Milone da Cardano, arciprete della cattedrale e vescovo di Torino dal 1170, è arcivescovo. |
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| 1187 |
17 dicembre |
| Muore Gregorio VIII; eletto papa Clemente III (Paolo Scolari). |
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| 1188 |
| A Milano è ultimato il palazzo della "Credenza", ossia del Consiglio, che nel governo comunale è il vero organo decisionale. |
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| 1188 |
27 marzo |
| Dieta di Magonza. L'imperatore Federico Barbarossa, sessantacinquenne, risponde all'appello di papa Clemente III per la crociata. |
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| 1189 |
11 maggio |
| I crociati tedeschi partono da Ratisbona. Partecipano alla Terza Crociata Federico Barbarossa, Riccardo Cuor di Leone e Filippo II Augusto. Le conseguenze delle crociate si dimostrarono negative; il loro finanziamento fu pretesto per l'appesantimento della fiscalità pontificia e della pratica sconsiderata delle indulgenze; gli ordini militari impotenti a difendere la Terra Santa si dedicarono in Occidente a ogni sorta di esazioni finanziarie. |
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| 1189 |
6 luglio |
| Muore Enrico II Plantageneto. Riccardo Cuor di Leone è re d'Inghilterra. |
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| 1189 |
18 novembre |
| Muore Guglielmo II di Sicilia. Per impedire la successione di Enrico VI i baroni eleggono re Tancredi di Lecce. |
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| 1190 |
| E' introdotta in Italia la coltivazione della saggina. Nazario, futuro vescovo della chiesa catara di Concorezzo, viene iniziato al catarismo dal vescovo della chiesa di Bulgaria, che gli dona La Cena Segreta. Buonaccorso da Milano, dottore cataro della chiesa di Concorezzo, abiura e scrive una Confessio. |
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| 1190 |
10 giugno |
| Muore l'imperatore Federico Barbarossa presso l'antico santuario di S. Tecla a Seleucia d'Isauria (Meryamlik); gli succede Enrico VI. |
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| 1191 |
| Gioacchino da Fiore fonda l'ordine dei Florensi presso l'abbazia di S. Giovanni in Fiore (Cosenza). Riccardo Cuor di Leone conquista Cipro e vende l'isola ai Templari, che si rivelano dominatori tanto crudeli da suscitare una sollevazione popolare. |
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| 1191 |
marzo |
| Muore il papa Clemente III ed è eletto (14 aprile) Celestino III (Giacinto Bobone). Enrico VI si fa incoronare a Roma dal nuovo papa (15 aprile). |
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| 1192 |
| Riccardo Cuor di Leone, dopo la sollevazione contro i Templari, regala Cipro al re di Gerusalemme Guy de Lusignan. Inizia la dinastia dei Lusignano di Cipro. Sigla un accordo col Saladino (Salah al Din) per il libero accesso dei pellegrini a Gerusalemme. Riccardo, al ritorno, è catturato in dicembre da Leopoldo d'Austria, che lo consegna a Enrico VI. |
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| 1193 |
| Giovanni Senzaterra, fratello di Riccardo, approfittando della prigionia del fratello si fa riconoscere re d'Inghilterra. Bolla di Celestino III che riconferma i possessi genovesi alla Chiesa di Milano. Il papa decreta tra l'altro che i bambini non possono più essere destinati al monastero dai genitori. La legge longobarda ammetteva infatti che i genitori potessero consacrare i loro bambini alla vita monastica per motivi a volte dinastici. I primi a rifiutare tale possibilità erano stati i Cistercensi, che avevano elevato a 15 anni l'età per l'ammissione nel chiostro. |
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| 1194 |
| Trattato di Vercelli: Milano conquista la libertà dei traffici su tutte le vie d'acqua e di terra nella pianura lombarda. |
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| 1194 |
novembre |
| Enrico VI è incoronato re di Sicilia a Palermo. |
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| 1195 |
| Nazario è il capo della chiesa catara di Concorezzo. |
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| 1195 |
16 agosto |
| Muore l'arcivescovo Milone, sepolto nella basilica di S. Maria jemale presso il pulpito. |
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| 1195 |
11 settembre |
| Oberto da Terzago è vescovo di Milano; ricopriva la carica di arciprete di Monza. |
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| 1196 |
| Crolla il tiburio di S. Ambrogio, che viene subito ripristinato dall'arcivescovo Oberto. Poco dopo Guglielmo da Pomo ricostruisce il pulpito che era rimasto danneggiato dal crollo del tiburio, usando i pezzi precedenti e integrandoli con nuovi. Si stipulano accordi con Como, che assicurano ai Milanesi i valichi alpini per l'esportazione al nord dei prodotti agricoli e artigianali. Viene ultimata la nuova sede per i consoli del Comune. Lì rimarranno i consoli e il podestà fino al 1228. Grande carestia in Occidente. Enrico VI scende di nuovo in Italia. |
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| 1196 |
15 giugno |
| Muore l'arcivescovo Oberto. |
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| 1196 |
14 luglio |
| Filippo da Lampugnano è vescovo di Milano. E' un deciso sostenitore della parte nobiliare; dal 1185 era arciprete della cattedrale. |
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| 1197 |
| Trattato tra Milano e Lodi per i traffici verso l'Adriatico e con il marchese di Monferrato per Genova. |
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| 1197 |
28 settembre |
| Muore a Messina, a 32 anni, Enrico VI dopo aver terrorizzato per due anni i nuovi sudditi ribelli in Sicilia. Gli succede, sotto la tutela della madre Costanza, Federico II. I Milanesi sostengono la successione di Ottone IV prima contro Filippo di Svevia, poi contro Federico II. |
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| 1198 |
| Innocenzo III è tutore del piccolo Federico II, rimasto orfano anche della madre. I principi elettori tedeschi il 5 settembre scelgono per la successione al trono Filippo di Svevia, fratello di Enrico VI. Un gruppo di principi guelfi del Reno, con a capo l'arcivescovo di Colonia, aveva optato il 9 luglio per Ottone di Brunswick, figlio di Enrico il Leone.S. Giovanni di Matha fonda l'ordine dei Trinitari per il riscatto dei prigionieri, approvato da Innocenzo III il 17 dicembre 1198. Si costituisce per protesta la Credenza di sant'Ambrogio, che raduna il ceto artigiano e popolare. I consoli della Credenza comprano dalla famiglia Bottazzi una casa con torre, che fino al XV secolo fu detta Torre della Credenza. Era sita nella contrada delle Bandiere, verso piazza Duomo tra la contrada degli Orefici e quella del Rebecchino. Loro capo era Dando Marcellino, in quell'anno podestà di Genova. |
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| 1198 |
8 gennaio |
| Muore Celestino III. E' eletto papa Innocenzo III (Lotario dei conti di Segni) che dà inizio a una riforma della Chiesa che durerà diciotto anni. |
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| 1198 |
fine |
| Due rappresentanti degli Umiliati, Jacobus de Rondenario e Lanfranco da Lodi, si recano presso la curia romana per cercare la via del loro reinserimento nel corpo ecclesiastico. Sono presenti nelle diocesi di Milano, Como, Pavia, Brescia, Bergamo, Piacenza, Lodi e Cremona. |
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| 1199 |
| Alla fine del secolo si verificarono nell'Europa occidentale una serie di mutamenti climatici e le carestie si susseguirono con maggior frequenza. Decretale Vergentis in senium emessa da Innocenzo III che paragona ogni deviazione dall'ortodossia al crimine di lesa maestà. Bolla papale che riconferma i possessi genovesi alla Chiesa di Milano. A Milano è podestà Giovanni Rusca di Como. |
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| 1199 |
giugno |
| Filippo di Svevia e Ottone di Brunswick sono entrambi eletti re di Germania. |
Ultima modifica: giovedì 1 gennaio 2004
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