Cronologia di Milano dal 1301 al 1325
a cura di Maria Grazia
Tolfo e Paolo Colussi
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| 1301 |
| maggio |
Congiura contro Matteo da parte dei parenti Albertone Visconti, Landolfo Borri, Corrado da Soresina, Pietro Visconti, che si opponevano alla nomina di Galeazzo come collega del padre nella carica di capitano. La congiura viene sventata e le case dei congiurati distrutte. |
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| 1301 |
| 29 maggio |
Per sedare le discordie interne tra famiglie rivali, Matteo Visconti viene chiamato a Bergamo. In giugno sarā nominato Capitano del popolo per cinque anni. |
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| 1301 |
| 6 luglio |
La Lega formatasi contro i milanesi tra i della Torre e varie cittā lombarde (Novara, Vercelli, Pavia, Como e Cremona) e capeggiata da Giovanni I, marchese del Monferrato, viene sconfitta nel tentativo di cacciare i milanesi da Bergamo. |
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| 1301 |
| 18 luglio |
Carlo di Valois, fratello di Filippo il Bello re di Francia, passa per Milano con la moglie Caterina diretto a Roma. Matteo cerca di servirsi di lui contro la Lega. |
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| 1301 |
| ottobre |
Zaccarina Visconti, figlia di Matteo, sposa Ottone, figlio di Pietro Rusca. |
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| 1301 |
| 14 dicembre |
Senza curarsi delle opposizioni esterne ed interne, Matteo Visconti fa confermare Galeazzo come Capitano del Popolo per un nuovo anno. Riccardo di Arese è confermato giudice della Credenza di sant'Ambrogio. |
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| 1302 |
| Bonifacio VIII concede agli agostiniani il privilegio di introdurre le sepolture nelle loro chiese. Si iniziano a costruire le cappelle private. |
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| 1302 |
| 27 gennaio |
Dante viene condannato all'esilio. Inizia il suo vagare tra le corti dell'Italia settentrionale. |
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| 1302 |
| aprile |
Ricompaiono i della Torre che non hanno mai perso la speranza di riconquistare la loro Signoria. Mosca, Erecco e Martino figlio di Cassone sono a Lodi. Si rinnova la Lega antiviscontea con Cremona, Pavia, Piacenza, Novara, Vercelli, Lodi, Crema, Monferrato, sotto la guida di Alberto Scotti, offeso per l'ingratitudine a lui dimostratagli da Matteo.
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| 1302 |
| 17 maggio |
Fra' Andrea da Clivio è precettore della Chiesa di S. Croce dei Gerosolimitani. E' in carica fino al 1305 almeno. |
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| 1302 |
| giugno |
Galeazzo Visconti, per ordine di Matteo, cattura a Bisentrate Pietro Visconti e lo porta a Milano. Antiochia Crivelli, moglie di Pietro, raduna nel Seprio Corrado Rusca, Landolfo Borri, Albertone Visconti, Corrado da Soresina, Enrico da Monza, costituendo un esercito di 10.000 uomini. |
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| 1302 |
| 2 giugno |
Alberto Scotti a Lodi prende il comando dei collegati e avanza verso Cassano. Matteo gli va incontro con un esercito. |
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| 1302 |
| 13 giugno |
Il palazzo dei Visconti è saccheggiato e distrutto. Galeazzo Visconti fugge nel castello di S. Colombano, la moglie Beatrice ripara a Ferrara dove nasce Azzone. Gli altri figli di Matteo si rifugiano per qualche tempo nel convento di S. Eustorgio. Matteo, rimasto senza rifornimenti, ricorre all'intermediazione di Venezia per trattare la pace. Le condizioni degli avversari sono precise: i Visconti devono abbandonare il governo di Milano e gli esuli devono ricevere un indennizzo (Pace di Pioltello). A Milano si riuniscono a discutere Alberto Scotti, Filippone di Langosco di Pavia, Antonio Fissiraga di Lodi, Corrado Rusca di Como, Enrico da Monza, Pietro Visconti. Quest'ultimo si opponeva alla consegna della città ai Torriani, cercando di separare la responsabilità della famiglia Visconti da quelle di Matteo e Galeazzo. Lo sostiene solo Corrado Rusca. Il Consiglio generale presieduto da Alberto Scotti affida per sei mesi il governo della città a Bernardo Scotti, figlio di Alberto, in qualità di rettore. I Torriani superstiti possono far ritorno in città: Erecco, Corrado detto Mosca, Moschino suo figlio, Guido figlio di Francesco, Martino figlio di Cassono, Imeraldo, Napino figlio di Mosca, Angefosso figlio di Andreotto, Zonfredo figlio di Carnevario, Leoncino, Oliverio. Matteo Visconti abbandona Milano. |
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| 1302 |
| luglio |
Temendo nuove tasse, le donne assalgono i depositi di sale al Broletto. |
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| 1302 |
| 31 agosto |
Pace di Caltabellotta tra Angioini e Aragonesi. La Sicilia (Regno di Trinacria) passa a Federico d'Aragona, mentre Napoli (che conserva il nome di Regno di Sicilia) resta agli Angioini. |
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| 1302 |
| 28 settembre |
A Milano i partigiani viscontei suscitano tumulti in vari quartieri. Per reazione sono banditi dalla città. Matteo Visconti si rifugia a Nogarola ospite degli Scaligeri mentre la moglie Bonacosa ripara nel monastero della Vettabia. |
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| 1302 |
| 18 novembre |
Bolla Unam Sanctam che stabilisce la superiorità del papa su tutti i poteri terreni. Conflitto tra Bonifacio VIII e Filippo il Bello, re di Francia. Bonifacio VIII viene incarcerato ad Anagni. |
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| 1302 |
| 7 dicembre |
Nasce a Ferrara Azzone Visconti, primogenito di Galeazzo. |
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| 1303 |
| Le benedettine vengono sostituite dalle Bianche Vetere di S. Agostino nella chiesa e monastero di S. Maria alla Conca Fallata (Chiesa rossa). A partire da questa data dovrebbe essere iniziata la decorazione a fresco della chiesa. |
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| 1303 |
| maggio |
Matteo Visconti con Franchino Rusca occupa Bellinzona. Poi č a Varese e in giugno a Como. |
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| 1303 |
| giugno |
Matteo Visconti cerca di occupare Como, ma è respinto da milizie venute da Milano. Si reca allora a Piacenza da Alberto Scotti, in rotta coi della Torre. |
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| 1303 |
| luglio |
L'arcivescovo Francesco Fontana da Parma, in disaccordo con i della Torre, lascia la città per il castello di Angera e poi di Cassano. Nel 1304 torna ad Angera dove resta fino alla |
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| 1303 |
| 11 ottobre |
Muore a Roma il papa Bonifacio VIII. Ha subito l'affronto dello schiaffo da Guillaume de Nogaret e Sciarra Colonna, che lo hanno arrestato ad Anagni (3 settembre). |
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| 1303 |
| 12 ottobre |
Viene eletto papa Benedetto XI, domenicano. |
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| 1304 |
| 11 febbraio |
Papa Benedetto XI, con la Bolla Dum levamus, approva la Regola e le Costituzioni del Servi di Maria. |
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| 1304 |
| 7 marzo |
Muore (7/8 marzo) Bartolomeo I della Scala signore di Verona. Gli succede il fratello Alboino, marito di Caterina Visconti. |
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| 1304 |
| giugno |
Matteo Visconti è a Brescia, poi a Martinengo. In settembre cerca di riprendere Bergamo, ma l'esercito milanese lo fa desistere dall'impresa. |
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| 1304 |
| 7 luglio |
Muore avvelenato il papa Benedetto XI. La sede resta vacante per quasi un anno. |
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| 1304 |
| 20 luglio |
Nasce ad Arezzo Francesco Petrarca. |
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| 1304 |
| dicembre |
Dopo una lunga campagna militare iniziata in maggio, i della Torre sconfiggono Alberto Scotti. Mosca e Martino della Torre assumono la direzione della Lega guelfa di Lombardia. |
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| 1305 |
| febbraio |
Paganino della Torre, figlio di Mosca, su richiesta dai romani, va a Roma come senatore per un anno dall'aprile 1305 all'aprile 1306. |
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| 1305 |
| 5 giugno |
Viene eletto papa a Perugia Clemente V, francese. E' Bertrand de Got, arcivescovo di Bordeaux. La corte papale passa per la prima volta in Francia. |
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| 1305 |
| 29 giugno |
Decreto dell'arcivescovo che cita per la prima volta il Luogo Pio delle Quattro Marie, con il nome originario di "Scuola dei Raccomandati della Beata Vergine". Non si conosce la data esatta di fondazione. |
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| 1305 |
| 12 settembre |
Matteo Visconti, che aveva tentato di rientrare con la forza a Milano, viene fermato da Mosca Visconti, con il podestā di Milano Federico Ponzoni, e costretto a rifugiarsi a Peschiera del Garda. |
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| 1306 |
| 26 gennaio |
Gli Estensi sono cacciati da Modena che proclama la Repubblica. |
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| 1306 |
| 30 settembre |
Fra' Guglielmo da Varenza è precettore della casa ospitaliera di S. Giovanni di Gerusalemme dei Gerosolimitani. |
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| 1307 |
| Dante inizia probabilmente in quest'anno a scrivere la Commedia. Matteo Visconti partecipa a una congiura ordita da Ottorino da Soresina per uccidere Mosca e Guido della Torre. L'attentato fallisce e porta a nuove persecuzioni. Matteo rimane per vari anni a Nogarola ospite degli Scaligeri, mentre il figlio Galeazzo resta presso gli Estensi e i Bonacolsi. Giovanni da Cermenate inizia a scrivere la Cronaca di Milano dal 1307 al 1313 (Historia Iohannis de Cermenate notarii Mediolanensis) divisa in 68 capitoli. L'opera supera quella dei cronisti contemporanei per il rigore e la documentazione, e verrà utilizzata dagli storici successivi. |
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| 1307 |
| 13 marzo |
| Gli apostolici guidati da fra' Dolcino vengono sconfitti sul monte Rubello presso Trivero nel vercellese. Fra' Dolcino verrà suppliziato l'1 luglio a Novara. |
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| 1307 |
| 6 luglio |
| Franchino Rusca vende Bellinzona alla cittā di Como. |
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| 1307 |
| 24 ottobre |
| Muore a Milano Mosca della Torre. E' sepolto a S. Francesco Grande. |
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| 1307 |
| 8 novembre |
| Muore a Lodi Martino della Torre. E' sepolto a S. Eustorgio nella cappella voluta dal padre Cassono. |
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| 1307 |
| 22 novembre |
| Con bolla di Clemente V si ordina l'arresto dei Templari e la confisca dei loro beni a favore dei Domenicani incaricati della loro inquisizione. |
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| 1307 |
| 17 dicembre |
| Guido della Torre, figlio di Francesco, viene nominato Capitano del popolo per un anno. |
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| 1308 |
| 31 gennaio |
| Muore Azzo VIII d'Este, signore di Ferrara. La crisi per la successione si trasforma in una lotta tra Venezia e il papato per il possesso di Ferrara. Vince il papa (1309) che governa la città attraverso il re di Napoli fino al 1317. |
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| 1308 |
| 6 febbraio |
| Muore ad Angera l'arcivescovo di Milano Francesco da Parma. A differenza dei due precedenti arcivescovi, Cassono della Torre, secondogenito di Mosca, è regolarmente eletto dal Capitolo (12 febbraio) e confermato dal papa (12 ottobre). |
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| 1308 |
| 15 marzo |
| Alessandro Colombo pubblica una importante lettera indirizzata a Fra' Uberto de Pigazano, preceptor della Domus Militiae Templi di Milano, scritta da fra' Jacopo de Montecuho, precettore generale in Lombardia, Toscana, Roma e Sardegna. |
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| 1308 |
| 1 maggio |
| Alberto I d'Asburgo viene assassinato a Brugg (Argovia) dal nipote Giovanni di Svevia. |
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| 1308 |
| 22 settembre |
| Consiglio generale al quale partecipano anche i Paratici e la Credenza di sant'Ambrogio per conferire a Guido della Torre la carica di Capitano perpetuo. Modifica agli Statuti del Comune. Nella piazza dei Mercanti si tengono giostre e tornei. |
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| 1308 |
| 23 novembre |
| Il corpo di Teodolinda viene traslato dalla terra al sarcofago di pietra nel duomo di Monza. |
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| 1308 |
| 27 novembre |
| Enrico di Lussemburgo viene eletto re di Germania a Francoforte e prende il nome di Enrico (Arrigo) VII. Annuncia la discesa in Italia per assumere le corone e pacificare i partiti. |
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| 1309 |
| E' terminato il campanile di S. Eustorgio, iniziato nel 1297. Galvano Fiamma nella sua Cronica ordinis praedicatorum dice che nel 1305 era stato posto su di esso un orologio pubblico, il primo di Milano. |
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| 1309 |
| 24 gennaio |
| Muore Guido Bonacolsi. Rainaldo, detto Passerino, era stato nominato Capitano di Mantova e suo successore già dal 18 novembre 1308. |
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| 1309 |
| 21 marzo |
| Papa Clemente V si stabilisce ad Avignone. |
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| 1309 |
| 21 settembre |
| L'arcivescovo Cassono della Torre ritorna a Milano, dopo aver combattuto contro i Veneziani con le milizie del papa per il possesso di Ferrara. Anche Galeazzo Visconti partecipa alla guerra al suo fianco. Emerge il suo disaccordo col cugino Guido. |
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| 1309 |
| 1 ottobre |
| Il capitano Guido della Torre convoca tutti i membri della famiglia in chiesa e procede all'arresto dell'arcivescovo Cassano della Torre e dei suoi fratelli Pagano, Edoardo e Moschino. L'arcivescovo è rinchiuso nel suo palazzo, i fratelli spediti prigionieri ad Angera. Il Capitano raduna il Consiglio generale e comunica la scoperta di una congiura ordita dall'arcivescovo durante il suo soggiorno a Ferrara, d'accordo con Brescia, Piacenza, Parma e con lo stesso Galeazzo Visconti. Arrivano a Milano i capi della Lega per trovare rimedio allo scandalo. Si decide (29 ottobre) di esiliare a Bologna l'arcivescovo; Rinaldo e Napino devono restituire il castello di Trezzo e andare in esilio. Appena giunto a Bologna, Cassono induce il Legato a pronunciare un interdetto su Milano e a scomunicare Guido e i suoi. Guido proclama gravi pene contro chi osi portare a Milano e leggere in pubblico atti a lui dannosi. |
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| 1310 |
| 21 maggio |
| Fra' Giovanni Argenti è procuratore della casa ed ospedale di S. Croce di Gerusalemme per ordine del procuratore dei Gerosolimitani Falcone de Villareto. |
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| 1310 |
| 1 ottobre |
| Inizia il viaggio dell'imperatore Enrico VII verso Italia. Passato il Moncenisio, il 24 ottobre č a Susa, il 29 ad Avigliana, poi prosegue verso Torino, Chieri, Asti (24 novembre) e Casale. Il 13 dicembre č a Vercelli e il 23 dicembre č a Milano. |
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| 1310 |
| 9 novembre |
| Muore Mirano di Beccaloe (o Bechaloe). Viene scolpito il sarcofago già nel chiostro di S. Marco, poi nella villa Tittoni di Desio e ora al Castello Sforzesco. Uno delle prime opere datate dei Maestri Campionesi. |
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| 1310 |
| 24 novembre |
| Enrico VII è ad Asti per l'investitura del conte di Savoia. Matteo Visconti arriva poco dopo e ottiene la procura per fare la pace in Lombardia. Il 4 dicembre viene siglato un accordo tra Matteo e l'arcivescovo Cassono della Torre, che aveva scomunicato il cugino Guido. Le cariche e i poteri a Milano sarebbero stati spartiti tra le due famiglie. |
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| 1310 |
| 23 dicembre |
| Entra in Milano Enrico VII con la consorte Margherita di Brabante e i fratelli Baldovino vescovo di Treviri e Valerano, con Amedeo V di Savoia, Filippo di Savoia-Acaia e Guido della Torre. Il re prende alloggio nel palazzo dell'arcivescovo. Matteo Visconti, in incognito, riesce a farsi introdurre presso Enrico VII per ottenere la sua mediazione. |
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| 1310 |
| 24 dicembre |
| Re Enrico VII convoca tutti i membri della consorteria dei della Torre: l'arcivescovo Cassono, il Capitano Guido, il vescovo di Padova Pagano e gli altri per invitarli alla pace. |
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| 1310 |
| 27 dicembre |
| Solenne sessione al palazzo del Broletto. Re Enrico VII in trono è circondato da 23 membri della Torre e da alcuni Visconti: Matteo coi figli Luchino e Marco, il fratello Uberto col figlio Giovanni; Lodrisio figlio di Pietro. Il re impone la pace alle due casate rivali, pena gravi sanzioni. |
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| 1310 |
| 28 dicembre |
| Un grande palco è montato nella piazza antistante la chiesa di S. Francesco, dove tutti devono giurare fedeltà al re, unico Signore di Milano. Re Enrico VII depone Guido della Torre, che deve lasciare il palazzo del Broletto, dove si stabilisce il re. Al posto del Capitano del popolo, Enrico mette un suo vicario, il borgognone Jean de Chaux. |
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| 1311 |
| Dante scrive il De monarchia. La Scuola degli Orefici di Milano, costituitasi intorno alla metà del XIII secolo, viene intitolata a S. Eligio. Le adunanze si tengono nella contrada degli Orefici, nella chiesa di S. Michele al Gallo. In precedenza gli orefici si radunavano nella chiesa di S. Caterina al ponte dei Fabbri. |
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| 1311 |
| 6 gennaio |
| Enrico VII viene incoronato re d'Italia in S. Ambrogio dall'arcivescovo Cassono della Torre con una corona di ferro preparata appositamente dall'orafo senese Lando di Pieri, detta sarcasticamente "la corona di paglia". La corona ferrea di Monza era stata impegnata dal Comune col resto del tesoro per ottenere un prestito. |
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| 1311 |
| 23 gennaio |
| Secondo una sentenza regia nessuno può occupare beni e diritti di altri, ma li deve restituire al vero proprietario. La questione è talmente intricata, che il re emette un decreto di sanatoria che annulla del tutto i bandi, i processi, le sentenze, le rappresaglie facendo distruggere tutte le relative scritture. Il provvedimento suscita un grave malcontento. Poiché Enrico VII deve procedere per Roma, pretende che gli siano consegnati 25 della Torre e 25 Visconti con una scelta fatta reciprocamente. |
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| 1311 |
| 9 febbraio |
| Esce un bando: i Milanesi scelti per seguire re Enrico VII devono essere pronti per salire a cavallo la domenica 14 febbraio per partire col maresciallo del re, il conte di Fiandra. Come conseguenza del bando, alcuni dei designati scompaiono. Guido della Torre si dà per malato, ma Enrico gli manda per una visita fiscale il suo medico Guido da Vigevano che lo giudica abile e arruolato. |
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| 1311 |
| 12 febbraio |
| Milano è in subbuglio. Re Enrico VII raccoglie al Broletto una grande quantità di stipendiari tedeschi a cavallo; pattuglie di armati sono spedite nei vari quartieri a visitare i palazzi per scoprire chi sia in armi. Matteo Visconti e il nipote Lodrisio, che erano armati e pronti alla rivolta, accolgono invece con ospitalità i tedeschi, dando l'impressione di grande calma. Nel campo guelfo, invece, i della Torre - sicuri dell'appoggio visconteo - incitano apertamente alla rivolta. Si dice che dietro la rivolta vi sia l'appoggio dei guelfi fiorentini, che temono l'arrivo di Enrico e il risveglio dei ghibellini toscani. Francesco e Simone della Torre riuniscono i loro alle Case rotte e sono assaliti dalle truppe del maresciallo del re Enrico di Fiandra. Fuggono dalla Pusterla di S. Marco e si rifugiano a Montorfano. Riccardo e Filippo di Pietrasanta combattono arditamente. Filippo è ucciso, Riccardo si salva nelle case della Torre, trova Guido a letto e lo spinge alla fuga. Si rifugiano nel monastero di Aurona e di lì passano nella case di un frate gaudente, Giacomo di Beccaloe.Galeazzo Visconti ha raccolto i suoi fedeli alla piazza della Piscina e s'incontra con un drappello di tedeschi guidati dal vescovo di Liegi. Galeazzo invia a parlamentare Boschino Mantegazza, che gli conferma la loro fedeltà ad Enrico. |
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| 1311 |
| 13 febbraio |
| Crescono Crivelli tenta una disperata resistenza al Ponte Vetero, ma viene sgominato da Enrico VII. Le case dei della Torre vengono nuovamente saccheggiate. Il re nomina una Commissione composta da Langosco, Fissiraga, Collobiano, dal conte di Savoia e dal vescovo di Liegi per indurre Guido della Torre a sottomettersi, consegnando il suo castello di Montorfano. |
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| 1311 |
| 15 febbraio |
| Guido della Torre, fuggito da Milano, si rifugia a Lodi presso i Cavalcabò e da lì riprende le sue relazioni coi guelfi di Firenze. Intorno a Milano risorge il guelfismo: a Lodi, Cremona, Bergamo, Brescia i vicari regi sono scacciati. Re Enrico VII si trova ora in un paese nemico.Enrico ricomincia a tessere la sua trama di alleanze da Milano. Rinuncia all'appoggio sia dei Visconti sia dei Torriani e raccoglie nelle Porte un numero di cittadini coi quali forma la Società dei Fedeli. |
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| 1311 |
| 20 febbraio |
| La Società dei Fedeli, composta per lo più da borghesi, giura fedeltà esclusiva al re. |
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| 1311 |
| 11 aprile |
| Pasqua. Enrico VII la trascorre a Pavia perché Milano è ancora colpita da interdetto. Arma cavaliere il conte di Langosco. A tavola riceve Matteo Visconti richiamato dal confino. Dopo le festività ritorna a Milano. |
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| 1311 |
| 19 aprile |
| Enrico VII si mette in marcia. Da vari giorni Milano è stata chiamata alle armi. Dalle campagne si sono requisiti carri e buoi per i trasporti. Matteo Visconti e Cassono della Torre guidano la milizia milanese. |
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| 1311 |
| 20 maggio |
| Dopo la sottomissione di Lodi e Cremona, è la volta di Brescia a subire l'assedio delle truppe imperiali, ma la fiera città non cede. |
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| 1311 |
| 13 luglio |
| Matteo Visconti accetta, sotto le mura di Brescia assediata dagli imperiali, l'incarico di vicario imperiale, escluse le terre di Monza e Treviglio, dietro pagamento di 75.000 fiorini, da versare entro due mesi e mezzo in quattro rate da 50.000 fiorini. Per i redditi spettanti alla Camera regia in Milano, il diritto di riscossione comportava il versamento ogni anno in quattro rate di 25.000 fiorini. Secondo Giovanni da Cermenate la nomina di Matteo a vicario è patrocinata dai capi del partito ghibellino, Alboino della Scala e Passerino Bonacolsi, mentre i capi guelfi si oppongono. Per raccogliere i soldi necessari al pagamento, che individua negli enti religiosi, Marco Visconti assale la casa di Filippo di Vaprio a Porta Orientale, dove abitava l'arcivescovo Cassono della Torre, e lo obbliga a lasciare la città. Cassono chiede aiuto a re Enrico VII a Brescia. Enrico pretende che i due contendenti facciano pace. Galeazzo deve promettere la figlia Ricciardina, che non ha ancora sette anni, a un figlio di Pagano della Torre. |
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| 1311 |
| agosto |
| Il Legato apostolico, di passaggio per Milano, sollecita il rientra in città dell'arcivescovo, ma ne nasce un tumulto e Cassono della Torre si deve fermare inizialmente fuori Milano, poi parte per Avignone, dove porta le sue rimostranze al papa. |
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| 1311 |
| 15 ottobre |
| Brescia si arrende. Re Enrico VII può partire per Genova. |
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| 1311 |
| 28 ottobre |
| Muore Alboino della Scala. Il fratello Cangrande, giā associato ad Alboino, diventa unico signore di Verona e Vicenza. |
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| 1311 |
| novembre |
| Parlamento a Bologna della Lega guelfa ora detta di Toscana, Lombardia e Romagna. Si presenta Guido della Torre; i Fiorentini gli avevano già messo a disposizione cento armati per la sua difesa, ma affidano la conduzione a Giberto da Correggio, che sposa Elena di Langosco, figlia del conte Filippone. |
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| 1312 |
| La famiglia del Petrarca si stabilisce ad Avignone dove il poeta manterrà la dimora (salvo numerosi soggiorni temporanei in altre località) fino al suo trasferimento a Milano nel 1353. Ultimo anno della Cronica di Dino Compagni, che inizia dal 1280. |
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| 1312 |
| febbraio |
| Amedeo V lascia l'incarico di vicario generale per la Lombardia e Enrico VII lo sostituisce con Werner (Guarnieri) von Homberg, che assume il titolo di Capitano generale della Lega e confederazione delle città fedeli all'impero, che riunisce Milano, Como, Novara, Vercelli, Bergamo, Brescia, Lodi, Cremona, Piacenza. Fra' Andrea da Clivio è nuovamente precettore della domus seu mansionis di S. Croce dei Gerosolimitani di Milano. |
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| 1312 |
| 27 marzo |
| Scontro presso Soncino tra Lega guelfa e Ghibellini. I Guelfi sono sconfitti e il loro comandante Guglielmo Cavalcabō, preso prigioniero, č ucciso a colpi di mazza da Guarnieri von Homberg sulla piazza di Soncino. Passerino della Torre riesce a fuggire. |
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| 1312 |
| 3 aprile |
| Al concilio di Vienne, inaugurato l'anno precedente, Clemente V sopprime l'Ordine dei Templari. |
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| 1312 |
| 2 maggio |
| Una bolla di papa Clemente V ordina a Matteo Visconti di arrestare i Cavalieri del Tempio e di sequestrare i loro beni, assegnandoli ai Gerosolimitani. |
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| 1312 |
| estate |
| Muore a Cremona Guido della Torre, che vuole per testamento essere sepolto nella chiesa di S. Francesco Grande a Milano, ma Matteo Visconti lo impedisce. Francesco della Torre, figlio primogenito di Guido, assume la direzione della lotta contro Matteo Visconti. |
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| 1312 |
| 29 giugno |
| Enrico VII riceve a Roma la corona imperiale. |
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| 1312 |
| 5 ottobre |
| Francesco della Torre incontra a Pavia, dove risiede, il senescalco angioino di Piemonte Hugues de Baux e conclude un trattato di alleanza. Con lui si trovano Pagano, Zanfredo, Febo della Torre e alcuni nobili milanesi esuli che costituiscono lo stato maggiore del partito torriano: Raimondo di Terzago, Priore Litta, Merlo di Maggi, Giovanni di Vedano, Uberto Cuttica, Pietro Zavattani e il giureconsulto Bonifacio Fara. |
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| 1313 |
| 18 maggio |
| Galeazzo Visconti inizia a governare Piacenza come vicario imperiale dopo aver composto le liti tra i guelfi di Alberto Scotti e i ghibellini di Obertino di Andito. |
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| 1313 |
| 24 agosto |
| Muore a Buonconvento in Toscana l'imperatore Enrico VII mentre sta per imbarcarsi per combattere contro Roberto d'Angiò, re di Napoli. Re Roberto viene proclamato signore di Milano dalla Lega guelfa, che ha la sua roccaforte in Pavia. Matteo Visconti è in grave difficoltà perché è venuto meno il suo vicariato imperiale. |
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| 1313 |
| 20 settembre |
| Il Consiglio Generale dei 1200, convocato nel palazzo nuovo del Comune da due abati, dai 10 anziani del Comune e dal podestà Giannazzo di Salimbene, per confermare la validità del titolo di vicario imperiale, elegge Matteo Visconti Signore di Milano a vita (dominus et rector generalis). Lo stesso giorno una delegazione va al Broletto vecchio dove risiede Matteo e gli comunica la proposta del Consiglio. Matteo accetta e continua a portare il titolo di Vicario imperiale. Da questo momento è il Signore che nomina i 12 "presidenti alle provvisioni e riformazioni".La Società dei Fedeli creata da Enrico VII viene trasformata in Società di Giustizia, organizzata militarmente e con a capo un defensor, che inizialmente è Scoto di San Geminiano. Da Pavia il senescalco di Provenza Tommaso di Marzano conte di Squillace organizza l'attacco a Milano. |
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| 1313 |
| 22 settembre |
| Matteo Visconti arruola mercenari, arresta i cavalieri tedeschi che tornavano in patria dal funerale dell'imperatore; arriva a Milano Teodoro Paleologo, marchese di Monferrato, nemico degli Angiò. Il comando dell'esercito milanese è assunto dal podestà di Milano, Giannazzo de' Salimbene di Piacenza. |
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| 1313 |
| 24 settembre |
| Scontro a Gaggiano tra le truppe dei guelfi e quelle di Milano. L'esercito dei guelfi è guidato dai della Torre e dal senescalco Tommaso di Marzano conte di Squillace. Quest'ultimo però lascia poco dopo soli i Torriani che sono attaccati e sconfitti a Rho. La campagna comunque continua attorno a Milano, con centro delle operazioni a Pavia. |
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| 1314 |
| 14 marzo |
| Clemente V firma la costituzione Pastoralis cura, che affida al papa la reggenza dell'impero durante la sede vacante. Re Roberto è nominato vicario della Lombardia. |
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| 1314 |
| 15 marzo |
| Le truppe dei della Torre, accampate a Pavia, attaccano e saccheggiano l'abbazia di Morimondo. |
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| 1314 |
| 18 marzo |
| Il Gran Maestro Jacques de Molay e il Precettore dell'Ordine dei Templari vengono bruciati vivi a Parigi. |
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| 1314 |
| 20 aprile |
| Muore il papa Clemente V. La sede resta vacante per più di due anni per il mancato accordo tra italiani e francesi. La costituzione riguardante re Roberto resta in cancelleria in attesa del nuovo papa. |
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| 1314 |
| agosto |
| L'arcivescovo Cassono della Torre, in esilio, scomunica Matteo Visconti e i figli. L'accusa è di aver invaso i beni della chiesa, di aver depredato al tempo di Enrico VII il monastero di Santa Radegonda, bruciando i libri che attestavano le proprietà del monastero e della Curia. |
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| 1314 |
| 5 agosto |
| Riunione dei Guelfi a Parma per attaccare Milano. Le truppe si radunano a Pavia e decidono invece di attaccare Piacenza che viene stretta d'assedio. |
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| 1314 |
| 29 settembre |
| Visto l'avvicinarsi dell'inverno, le truppe guelfe si ritirano da Piacenza. |
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| 1314 |
| 25 novembre |
| Gli elettori dell'impero si dividono tra Ludovico il Bavaro e Federico il Bello d'Asburgo. La decisione viene deferita alle armi. |
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| 1314 |
| 1 dicembre |
| Sulle orme del fratello Luchino, che già nel 1313 aveva condotto alcune truppe, anche Marco Visconti, detto Balatrone, inizia l'attività militare prendendo Tortona, dalla quale caccia gli Angioini. |
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| 1315 |
| Istrumento riportato dal Corio che indica dove fosse il Broletto vecchio, residenza di Matteo Visconti. Prima del 13 marzo muore Bonvesin de la Riva. Viene sepolto nel chiostro di San Francesco Grande. Restano due testamenti redatti il 18 ottobre 1304 e il 5 gennaio 1313. In S. Eustorgio è aperto lo Studium philosophiae moralis che avrà fra i lettori Galvano Fiamma, rientrato a Milano nel 1313. |
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| 1315 |
| 22 aprile |
| Muore Uberto III Visconti, fratello di Matteo. E' sepolto in S. Eustorgio in un'urna marmorea già preparata nel 1307. Le sculture sono andate in seguito disperse ed è controversa l'attribuzione di alcuni frammenti come appartenenti a questo monumento. |
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| 1315 |
| 4 luglio |
| Marco Visconti sconfigge il senescalco angioino sulla Scrivia. |
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| 1315 |
| 29 agosto |
| Uguccione della Fagiola sconfigge i guelfi toscani e re Roberto a Montecatini. Sono presenti anche Marco e Luchino Visconti. |
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| 1315 |
| 6 ottobre |
| Stefano Visconti entra di sorpresa a Pavia con i fuorusciti ghibellini. Viene abbattuta la statua del Regisole e portata in trionfo a Milano. |
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| 1315 |
| 15 novembre |
| Vittoria di Morgarten contro gli Asburgo. Il 9 dicembre a Brunnen viene rinnovato il Patto di Confederazione perpetua tra i cantoni di Schwyz, Uri e Unterwalden. E' l'atto di nascita della Svizzera. |
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| 1315 |
| dicembre |
| Marco Visconti occupa Alessandria e poco dopo Vercelli. Compare in cielo una cometa con una lunga coda. |
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| 1316 |
| Matteo Visconti fa erigere la Loggia degli Osii in Piazza dei Mercanti per il capo della Società di giustizia Scoto di San Geminiano. Negli anni immediatamente successivi vengono scolpite le statue della Vergine con il bambino e dei santi Stefano, Agostino, Lorenzo, Dionigi, Caterina, Giovanni Battista, Pietro e Ambrogio, opera di Ugo da Campione e del figlio Giovanni. Luchino Visconti sposa Violante di Saluzzo, ma resta subito vedovo e senza figli; nel 1318 sposa Caterina Spinola, figlia di Oberto, che morirā l'anno successivo. Luchino rimane allora in ambiente genovese per contrarre subito il terzo matrimonio con Isabella Fieschi figlia di Carlo, conte di Savignone e nipote di papa Adriano V. Epidemia di peste. |
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| 1316 |
| 16 aprile |
| Fra' Corrado da Canelli è precettore di S. Croce dei Gerosolimitani e contemporaneamente di S. Maria del Tempio. Fra' Corrado è chiamato a gestire il passaggio dei beni dei Templari ai Gerosolimitani. |
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| 1316 |
| 14 maggio |
| Nasce a Praga Carlo di Lussemburgo, il futuro imperatore Carlo IV, da Giovanni, re di Boemia. |
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| 1316 |
| giugno |
| Stefano Visconti è ospite dei Savoia a Fossano. Tra Matteo e i Savoia c'è una stretta alleanza contro re Roberto. |
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| 1316 |
| 25 luglio |
| A Parma una rivoluzione popolare caccia il guelfo Giberto da Correggio, vicario angioino. Milizie viscontee vengono a sostenere i ghibellini ed è eletto Capitano del Popolo il milanese Guiscardo da Soresina, che resta in carica fino all'11 settembre quando è sostituito da Simone Crivelli. |
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| 1316 |
| 7 agosto |
| Viene eletto papa a Carpentras il guascone Jacques d'Euse di Cahors, Giovanni XXII. E' consacrato a Lione il 5 settembre. |
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| 1317 |
| Per iniziativa della famiglia Mozzanica di Milano sorge la chiesa di S. Maria dei Servi, consegnata all'ordine dei Serviti. Dal 1280 i Serviti si trovavano nell'area occupata in seguito dai Celestini, fuori dalla Porta Orientale. |
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| 1317 |
| 29 gennaio |
| Giovanni XXII incarica Bertrand de la Tour dei Minori d'Aquitania e Bernard Guy, l'inquisitore domenicano di Tolosa, di indagare sulle città ghibelline. I due prelati devono preparare il terreno per il legato che in seguito il papa nominerà. Partono il 31 marzo portando un documento che toglie ai Signori di Milano, Verona e Mantova il diritto di chiamarsi vicari imperiali. |
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| 1317 |
| 16 marzo |
| Gli ambasciatori di Federico il Bello giungono a Verona per ricevere l'omaggio di Cangrande della Scala. |
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| 1317 |
| 31 marzo |
| Bolla papale che vieta di portare il titolo di vicario imperiale a chi lo avesse ricevuto da Enrico VII. |
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| 1317 |
| 26 aprile |
| Solenne ingresso a Milano dei nunzi del papa accolti da Matteo Visconti e da tutte le autorità. I nunzi chiedono che si proceda alla pacificazione tra le fazioni e che i guelfi siano risarciti. Matteo convoca a Milano i rappresentanti delle città sotto la sua influenza. Arrivano anche gli ambasciatori di Verona, Mantova, Saluzzo e del principe di Savoia-Acaia. |
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| 1317 |
| 7 maggio |
| Inizia una serie di riunioni pubbliche con i nunzi papali. Nella cattedrale i nunzi sono invitati a produrre i documenti papali. Il 9 maggio, ancora nella cattedrale, tutti elogiano Matteo Visconti come pacificatore della Lombardia. Il 13 maggio nel Broletto Matteo e i nunzi parlano all'assemblea del Popolo. Il giorno 14 maggio i nunzi partono per Como. In seguito visitano Bergamo, Brescia e Verona. |
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| 1317 |
| 28 maggio |
| Matteo Visconti, obbedendo alla bolla del 31 marzo, rinuncia solennemente al titolo di vicario imperiale, ma resta rettore di Milano. Per il papa la Signoria di Matteo è illegittima e spetta ai della Torre. |
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| 1317 |
| 16 luglio |
| Nuova bolla papale che assegna a re Roberto il vicariato di Lombardia riprendendo la bolla mai pubblicata del papa precedente. La bolla, dopo molte esitazioni, sarà consegnata in dicembre. Re Roberto non la divulga per non guastare i rapporti con Federico il Bello. |
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| 1317 |
| agosto |
| (prima di settembre) Cassono della Torre si dimette e accetta il conferimento del patriarcato di Aquileia, già assegnatogli dal 10 gennaio 1317. Il Capitolo elegge arcivescovo di Milano Giovanni Visconti. |
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| 1317 |
| 5 agosto |
| Ferrara si ribella contro gli Angioini e richiama al potere la casa d'Este. Dopo un periodo di lotte fratricide, Obizzo III d'Este resta l'unico signore della città. |
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| 1317 |
| 30 agosto |
| Trattato commerciale con Venezia che regola la libertà di circolazione delle merci e i dazi. Gli accordi saranno in seguito confermati e perfezionati nel 1349 e il 13 aprile 1359. |
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| 1317 |
| settembre |
| Si acuiscono a Genova le lotte tra Grimaldi e Fieschi (guelfi, vicini a re Roberto) contro Spinola e Doria (ghibellini, vicini ai Visconti). |
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| 1317 |
| 28 settembre |
| Il papa Giovanni XXII non riconosce l'elezione di Giovanni Visconti e nomina arcivescovo di Milano il francescano Aicardo Antimiani di Novara, procuratore di Cassono della Torre, in base ad una riserva delle nomine maggiori da parte del papa. Aicardo entra nel disegno anti-visconteo e filo-angioino di Giovanni XXII. Lo appoggiano Catello de Medicis, canonico di Milano, Lanfranco, abate di S. Simpliciano e Pietro Mora di S. Maria di Turro. Non gli è consentito di entrare a Milano. |
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| 1317 |
| 9 ottobre |
| Il papa ordina ai vescovi di Asti e Como di processare Matteo per eresia. I due vescovi si stabiliscono il 28 novembre in S. Ambrogio e invitano a comparire Matteo, il podestà Gualtieri di Corte e il giudice di giustizia Scoto di San Geminiano. I tre non si presentano all'ora indicata ma verso sera e tramite un procuratore presentano un ricorso al papa. |
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| 1317 |
| dicembre |
| Dieta di Soncino tra i signori ghibellini per contrastare il papa. Cangrande della Scala nominato capo della Lega. |
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| 1318 |
| Valentina Doria, figlia di Bernabō Doria e di Eliana Fieschi, sposa in seconde nozze Stefano Visconti. Era vedova di Franceschino del Carretto dal quale aveva avuto la figlia Tiburzia. |
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| 1318 |
| 4 gennaio |
| I vescovi di Asti e di Como, legati papali, scomunicano Matteo Visconti e i suoi due ufficiali. Sono accusati per non avere liberato i della Torre e gli altri guelfi prigionieri. Una seconda scomunica li colpirà il 10 febbraio. Milano, Vercelli e Novara sono colpite dall'interdetto. |
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| 1318 |
| 25 marzo |
| I Doria, aiutati da Marco Visconti, dopo aver cercato di assediare Genova, prendono Albenga e Savona dominando tutta la riviera occidentale. |
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| 1318 |
| 6 aprile |
| Bolla papale che rende pubblica la scomunica contro Matteo Visconti, Cangrande della Scala e Passerino Bonacolsi, signori ghibellini di Milano, Verona e Mantova. |
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| 1318 |
| maggio |
| Nuovo assedio di Genova da parte dei Ghibellini. |
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| 1318 |
| 10 luglio |
| Re Roberto parte con una flotta da Napoli per aiutare Genova. Arriva il 21 luglio e il 27 luglio la signoria della città per 10 anni è offerta a re Roberto e al papa. Il papa però rifiuta. I ghibellini che si erano ritirati dall'assedio, ritornano sotto le mura dove resteranno quasi ininterrottamente fino al 1320. Marco Visconti sfida re Roberto a un duello che dovrebbe decidere la signoria sulla città. Il duello non viene accettato. |
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| 1318 |
| 19 agosto |
| Accordo di Lombriasco tra Filippo di Savoia-Acaia e Matteo Visconti. L'accordo prevede una reciproca assistenza contro gli Angioini. A Matteo viene promessa la città di Alba. L'accordo comprende anche clausole commerciali che consentono a Milano l'esportazione agevolata delle merci verso la Francia. |
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| 1318 |
| 20 agosto |
| Muore vicino a Firenze Cassono della Torre, patriarca di Aquileia, mentre era in viaggio da Napoli per raggiungere Aquileia. E' sepolto nel chiostro di S. Croce. Gli succede nella cattedra episcopale Pagano della Torre. |
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| 1319 |
| Matteo Visconti riscatta il tesoro di Monza dagli Umiliati. Questo avvenimento figura scolpito nella lunetta del portale della basilica di S. Giovanni Battista a Monza. In questo anno o pochi anni dopo viene ricostruita la chiesa dei Celestini a Porta Orientale (oggi via Senato), che conserva ancora alcuni frammenti di affreschi trecenteschi, riscoperti nel 1907. Dal 1280 al 1317 in questa stessa zona c'era la chiesa e il convento dei Serviti. Secondo la tradizione, in quest'anno i vicini avrebbero concesso alla famiglia Pusterla di eleggere il parroco di S. Sebastiano (nell'attuale via Torino). Da qui avrebbe avuto origine la "Facchinata del Cavallazzo", offerta dalla famiglia che portava in processione fino alla cattedrale un cavallo pieno di cibo che veniva poi distribuito alla folla sulla piazza del Duomo. |
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| 1319 |
| 4 febbraio |
| Roberto d'Angiò libera temporaneamente Genova dall'assedio, che sarà ripreso in luglio. Parte quindi per Marsiglia per discutere col papa la questione del vicariato. |
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| 1319 |
| 3 marzo |
| Viene fondata in Toscana da tre patrizi senesi la congregazione riformata benedettina di Monte Oliveto (Olivetani). Verrà approvata ufficialmente nel 1344. A Milano si stabiliranno dal 1508 a S. Vittore al Corpo. |
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| 1319 |
| 29 aprile |
| Re Roberto, su insistenza del papa, parte da Genova. |
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| 1319 |
| 29 aprile |
| Il papa denuncia in due lettere le trame segrete di "Marcillo" (Marsilio da Padova) per collegare i ghibellini italiani con il re di Francia. |
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| 1319 |
| 23 luglio |
| Giovanni XXII accorda al legato cardinale Bertrand du Poujet (Bertrando del Poggetto) speciali poteri contro gli eretici di Lombardia. Lo definisce il suo "pacis angelus". |
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| 1319 |
| 19 agosto |
| La Taglia (Lega) guelfa formata da Firenze e Bologna nomina capitano Giberto da Correggio, che sposa in settembre una figlia di Franceschino della Torre. |
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| 1319 |
| ottobre |
| Giberto da Correggio attraversa la Lombardia con l'esercito della Taglia guelfa e libera Brescia dall'assedio. |
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| 1319 |
| 23 novembre |
| Giberto da Correggio occupa Cremona cacciando i Ponzoni. |
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| 1319 |
| 2 dicembre |
| Luchino Visconti sconfigge a Monte Castello il senescalco Hughes de Baux che cercava di prendere Alessandria. Il senescalco resta ucciso in battaglia. |
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| 1320 |
| Intorno a quest'anno Jacopo Scaccabarozzi fonda l'oratorio di S. Maria Annunziata in piazza S. Maria Podone. In questi anni Galvano Fiamma scrive la Galvagnana o Magna Chronica de actibus civitatis Mediolani. Luchino Visconti viene eletto podestà di Vigevano. Intorno a quest'anno compare il falso documento Chronica mediolanensis. Genealogia Comitum Anglerie detto "Chronica Danielis" nel quale viene narrata l'origine dei Visconti e il loro possesso di Angera precedente a quello dell'arcivescovo. Su questa base Matteo può sottrarre alla curia quei possedimenti. L'origine della famiglia narrata in questo falso resterà indiscussa fino al XVIII secolo. |
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| 1320 |
| febbraio |
| Bartolomeo Cagnolati, prete milanese, testimonia ad Avignone davanti ad una commissione cardinalizia contro Matteo Visconti. Cita pratiche di negromanzia per uccidere il papa e menziona Dante Alighieri come un negromante che Galeazzo intendeva convocare a Milano. |
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| 1320 |
| 19 maggio |
| Il papa manda in Lombardia contro i ghibellini un esercito comandato dal conte Filippo di Valois (il futuro Filippo VI) nominato subvicario di re Roberto. Galeazzo Visconti viene fatto capitano generale dell'esercito ghibellino. |
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| 1320 |
| 6 giugno |
| Filippo, figlio di Carlo di Valois, è a Cuneo, che vuole utilizzare come base militare angioina. |
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| 1320 |
| 23 giugno |
| Il legato inizia il procedimento canonico contro Matteo Visconti. Seguono altre Bolle papali che mirano a togliere a Matteo ogni sostegno politico. |
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| 1320 |
| 1 luglio |
| Incontro a Cavallermaggiore tra Filippo di Savoia e Filippo di Valois per trovare un accordo sui reciproci vantaggi connessi alla guerra contro i Visconti. Il 5 luglio il Valois è ad Asti dove incontra il legato Bertrando del Poggetto. |
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| 1320 |
| 2 agosto |
| Sul Sesia le truppe francesi e lombarde si confrontano senza scontrarsi. Galeazzo Visconti e Filippo di Valois si fanno scambio reciproco di doni e valutano la possibilità di un'intesa politica fra Parigi e Milano. |
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| 1320 |
| 25 agosto |
| Con grande sconcerto dei guelfi, Filippo di Valois torna in Francia col pretesto della grande superiorità numerica dell'esercito visconteo. |
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| 1320 |
| 26 agosto |
| Sconfitta di Cangrande della Scala da parte dei Padovani. Il 4 settembre lo Scaligero subisce una nuova grave sconfitta a Monselice. |
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| 1320 |
| 3 settembre |
| E' affissa ad Asti la sentenza di scomunica contro Matteo Visconti: ha due mesi di tempo per presentarsi alla Curia papale. |
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| 1320 |
| 3 settembre |
| Riprende l'assedio di Genova con l'intervento di Federico d'Aragona, re di Sicilia. In soccorso di Genova si muovono gli Angioini guidati da Raimondo da Cardona. |
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| 1320 |
| 23 settembre |
| Matteo Visconti dichiara al papa di non poter recarsi ad Avignone perché ha 70 anni ed è ammalato. Sono citati a comparire davanti al papa come complici di Matteo anche Astolfo abate di S. Ambrogio e Lanfranco abate di S. Simpliciano. Questi ultimi vanno ad Avignone e sono probabilmente perdonati perché l'anno successivo li troviamo ad Asti a fianco di Aicardo. |
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| 1321 |
| 15 gennaio |
| Muore a Milano Bonacosa Borri, moglie di Matteo Visconti. |
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| 1321 |
| 20 febbraio |
| Sentenza in contumacia contro Matteo Visconti perché non si era presentato ad Avignone. |
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| 1321 |
| 10 aprile |
| Marco Visconti sconfigge i guelfi accorsi in soccorso di Vercelli, assediata dai Milanesi dal dicembre precedente. Vercelli si arrende il giorno dopo. Gli Avogadri sono condotti prigionieri a Milano. |
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| 1321 |
| 11 maggio |
| Raimondo da Cardona è il nuovo subvicario papale e comandante angioino. Arriva ad Asti ed avvia nuove trattative con i Savoia-Acaia.Da Alessandria viene ad affrontarlo Marco Visconti, ma il Cardona lo respinge e occupa Valenza. |
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| 1321 |
| settembre |
| Galeazzo Visconti assedia Crema e poi Cremona. |
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| 1321 |
| 13 settembre |
| Nella notte tra il 13 e il 14 settembre, muore a Ravenna Dante Alighieri. |
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| 1321 |
| 30 novembre |
| Galeazzo Visconti sconfigge a Borgo Taro l'esercito di Jacopo Cavalcabò e Francesco Scotti che minacciava Piacenza. Il Cavalcabò muore in battaglia. |
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| 1321 |
| 16 dicembre |
| Il papa ordina all'arcivescovo di Milano esule, Aicardo di Camodegia, di aprire un nuovo processo contro Matteo Visconti e il figlio Galeazzo. Compaiono per la prima volta vere e proprie accuse di eresia: Matteo avrebbe negato la resurrezione della carne, l'immortalità, la Provvidenza divina, il Paradiso e l'Inferno; invocava e faceva invocare i demoni; aveva due demoni al suo servizio che stavano uno in un buco e l'altro nella fontana di S. Calocero che viene chiamata la "fonte di Orisia". Anche molti collaboratori di Matteo sono noti eretici. Inoltre sono citati i precedenti di casa Visconti: l'arcivescovo Ottone e suo fratello Matteo; la nonna era eretica e la famiglia della madre, i Pirovano; il cugino conte di Cortenova negava l'esistenza del Purgatorio. |
|
| 1322 |
| Tra il 1322 e il 1325 Bernardo Gui scrive il Manuale dell'Inquisitore, dove cita al capitolo VI "sortilegi, divinazioni e invocazioni" facendo rientrare le pratiche di stregoneria nell'ambito dell'eresia. |
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| 1322 |
| 1 gennaio |
| Un vescovo e due abati si presentano al ponte del Ticino per fare la terza intimazione a Matteo Visconti. Gli ufficiali a custodia del ponte li obbligano a spogliarsi per impedire loro di portare a Milano la citazione. |
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| 1322 |
| 13 gennaio |
| Il processo avviato nel dicembre precedente produce una nuova citazione a comparire contro Matteo Visconti. |
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| 1322 |
| 17 gennaio |
| Galeazzo Visconti prende Cremona. |
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| 1322 |
| 2 febbraio |
| Bertrando del Poggetto proclama ad Asti la crociata contro i Visconti, capitanata dal vicario regio Raimondo da Cardona. Il punto di raduno dei crociati è Valenza. |
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| 1322 |
| 1 marzo |
| Data in cui devono comparire davanti ai giudici per eresia manifesta Galeazzo e i suoi fratelli. Sono citate altre 1465 persone vicine ai Visconti. |
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| 1322 |
| 14 marzo |
| L'arcivescovo Aicardo a Valenza condanna Matteo Visconti come eretico: i beni sono confiscati, le dignità annullate. Nella sentenza sono citati il processo contro Manfreda Pirovano e l'amicizia di Matteo per fra' Dolcino. |
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| 1322 |
| 30 marzo |
| I cittadini di Milano sono colpiti dall'inquisizione e perdono beni e diritti. |
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| 1322 |
| 4 aprile |
| (10 aprile per il Corio) Su istanza del papa e di re Roberto, Enrico d'Asburgo, fratello di Federico il Bello che contendeva l'impero a Ludovico il Bavaro, scende in Italia e conquista Brescia, intenzionato a scacciare i Visconti da Milano. Matteo e Cangrande (con l'aiuto di 50.000 fiorini) lo convincono a tornare in Germania. Promettono fedeltà a Federico come nuovo imperatore. |
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| 1322 |
| 10 maggio |
| Dodici delegati milanesi, eletti dal Comune, si presentano a Valenza dal legato per trovare un accordo. Sono dettate le condizioni per la sospensione delle ostilità e si fissa una data per il loro ritorno a Valenza. |
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| 1322 |
| 18 maggio |
| Enrico d'Asburgo riparte per la Germania. |
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| 1322 |
| 23 maggio |
| Galeazzo Visconti lascia il governo di Piacenza alla consorte Beatrice d'Este e al ventenne figlio Azzone per tornare a Milano a seguire da vicino la situazione. Il padre gli affida il governo della città e si ritira a Crescenzago. |
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| 1322 |
| 24 giugno |
| Matteo Visconti muore a Crescenzago, ospite degli Agostiniani. Aveva 74 anni. E' sepolto forse a Chiaravalle in un luogo segreto per impedire che il suo corpo venga dissepolto e bruciato come eretico. Galeazzo viene proclamato Capitano del Popolo per un anno. |
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| 1322 |
| 6 luglio |
| Marco Visconti sconfigge le forze papali-angioine a Bassignana. Si fissa una tregua per i mesi di agosto e settembre. Nel frattempo Bassignana resta affidata ai commissari imperiali di Federico il Bello. |
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| 1322 |
| 10 luglio |
| Data probabile di nomina di Galeazzo Visconti a signore (dominus) di Milano. |
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| 1322 |
| agosto |
| Galeazzo Visconti promette fedeltà ai commissari del re dei Romani Federico il Bello. |
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| 1322 |
| 29 settembre |
| Federico il Bello è sconfitto e preso prigioniero da Ludovico il Bavaro a Mühldorf. Si ritira dalla competizione per l'impero. |
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| 1322 |
| 1 ottobre |
| Scaduta la tregua, i commissari imperiali consegnano Bassignana a Marco Visconti, malgrado le proteste del legato papale. |
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| 1322 |
| 6 ottobre |
| Visto che i dodici delegati non si erano più ripresentati a Valenza, dopo molti rinvii, sono scomunicati in contumacia assieme agli altri filoviscontei. |
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| 1322 |
| 9 ottobre |
| Grazie al tradimento di Opizzone Landi, i crociati riescono a prendere Piacenza, impadronendosi così anche di Beatrice d'Este e di Azzone Visconti, che si impongono ai ribelli riuscendo a rifugiarsi a Cremona. Il Legato papale entra nella città liberata e la proclama capitale papale d'Italia. Lodrisio Visconti, figlio di Uberto, si allea con Francesco da Garbagnate per soppiantare i suoi parenti Visconti. I due riescono a guadagnarsi l'appoggio delle truppe mercenarie tedesche. |
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| 1322 |
| 8 novembre |
| Galeazzo è costretto a lasciare Milano dopo alcuni scontri tra le fazioni. Artefici del "colpo di Stato" sono Lodrisio Visconti, Francesco da Garbagnate e quei milanesi che cercavano un accordo con il papa. Galeazzo si rifugia a Lodi. Valentina Doria, moglie di Stefano Visconti, si rifugia nel monastero di Santa Margherita al Carrobio dove partorisce Bernabò all'inizio dell'anno successivo. Il governo di Milano è affidato al capitano borgognone Giovanni di Chatillon, il vicario di Federico il Bello rimasto in Lombardia dopo la sconfitta del suo Signore. I dodici cercano di stendere le condizioni per la pace con il papa. Approfittando della sommossa, i guelfi riprendono Monza, ma Lodrisio soffoca la rivolta e riprende Monza che viene saccheggiata (16 novembre). |
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| 1322 |
| 27 novembre |
| Bertrando del Poggetto entra in Piacenza che diventa per diversi anni la "capitale" delle forze papali. |
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| 1322 |
| 12 dicembre |
| (11 o 12 dicembre) Spaventato dall'eventualità di un ritorno dei Torriani, Lodrisio richiama a Milano Galeazzo Visconti. I nobili fautori della pace col papa lasciano la città. La città è preda di disordini. I mercenari tedeschi, temendo l'arrivo di guasconi e catalani, si danno al saccheggio per tre giorni. |
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| 1322 |
| 20 dicembre |
| Galeazzo Visconti è condannato in contumacia per favoreggiamento degli eretici. |
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| 1322 |
| 29 dicembre |
| Galeazzo Visconti è proclamato Signore di Milano dall'assemblea popolare. |
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| 1323 |
| gennaio |
| I canonici di Monza nascondono sotto terra il tesoro prima di allontanarsi dalla città colpita dall'interdetto. |
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| 1323 |
| 2 febbraio |
| Bertrando del Poggetto innalza in San Secondo di Asti il gonfalone delle Sacre Chiavi e annuncia la concessione delle stesse indulgenze di Terra Santa a chi combatte per il papa contro Milano. La crociata è predicata in tutta Europa, dove i Milanesi possono essere arrestati e i loro beni confiscati. |
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| 1323 |
| 13 febbraio |
| Interdetto contro Milano. Il clero, soprattutto regolare, lascia la città. Tra questi c'è anche Galvano Fiamma. |
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| 1323 |
| 25 febbraio |
| Il Legato papale parte da Piacenza coi suoi guasconi e catalani e coi crociati italiani. Da Valenza doveva arrivare Raimondo di Cardona con le forze angioine. Il Legato si scontra presso l'Adda coi milanesi guidati da Marco e Luchino Visconti. Francesco da Garbagnate e Simone Crivelli, che comandavano l'esercito papale, sono uccisi in battaglia. Due giorni dopo l'esercito del papa prende Monza. |
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| 1323 |
| 2 marzo |
| Ludovico il Bavaro, su richiesta dei Visconti, nomina Berthold conte di Marstetten e di Neiffen vicario imperiale in Lombardia. |
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| 1323 |
| 12 marzo |
| Condanna definitiva di Galeazzo Visconti per eresia manifesta. |
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| 1323 |
| 2 aprile |
| Raimondo da Cardona conquista Alessandria e poco dopo Tortona e Valenza, avvicinandosi pericolosamente a Milano, che chiama in aiuto Ludovico il Bavaro. |
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| 1323 |
| 6 aprile |
| Condanna per eresia di Giovanni, Luchino, Stefano e Marco Visconti. |
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| 1323 |
| 10 aprile |
| Scontro tra gli opposti eserciti tra Milano e Monza. Luchino Visconti viene ferito. Dopo molte perdite l'esercito si ritira a Milano. |
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| 1323 |
| 13 aprile |
| L'esercito papale, al quale si erano aggiunti i Torriani (Pagano della Torre, Franceschino e Simone figli di Guido, Moschino e altri) e molte città guelfe del nord e del centro Italia, pone l'assedio a Milano. Un esercito milanese si dirige verso l'Adda per creare un diversivo agli assedianti. |
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| 1323 |
| 19 aprile |
| Duro scontro a Tresella presso Gorgonzola tra i Crociati e l'esercito milanese guidato da Marco e Luchino Visconti. Alla fine gli eserciti si ritirano rivendicando entrambi la vittoria. Alla fine di aprile il vicario imperiale, conte di Marstetten, si reca a Piacenza dal legato Bertrando del Poggetto per chiedere la fine delle ostilità, ma il legato rifiuta. |
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| 1323 |
| 5 maggio |
| Il conte di Neiffen è a Mantova dove incontra Passerino Bonacolsi e Cangrande della Scala che si schierano con l'imperatore. Poco dopo anche gli Estensi riconoscono l'autorità di Ludovico il Bavaro. |
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| 1323 |
| 15 giugno |
| Raimondo da Cardona brucia i borghi di Porta Nuova e di Porta Orientale. Si insedia a Porta Comasina. |
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| 1323 |
| 23 giugno |
| Galeazzo Visconti, il podestà e il capitano del popolo Suardino Suardi convocano il Consiglio generale per giurare fedeltà al vicario imperiale conte di Marstetten appena arrivato in città con 600 stipendiari raccolti a Verona. |
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| 1323 |
| 24 giugno |
| Per spregio contro i Milanesi, i Fiorentini celebrano il palio del loro patrono sotto le mura di Milano. |
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| 1323 |
| 18 luglio |
| Canonizzazione di Tommaso d'Aquino. |
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| 1323 |
| 28 luglio |
| Le truppe papali, stremate dalle malattie e ridotte di numero, si ritirano dall'assedio e riparano a Monza. Dall'8 agosto è allora Marco Visconti che assedia Monza. |
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| 1323 |
| 1 ottobre |
| Marco Visconti sospende l'assedio di Monza. |
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| 1324 |
| Papa Giovanni XXII introduce l'Ars nova nella liturgia. A Milano verrà introdotta nei primi anni del '400 da Pietro Filargo, che chiama come maestro di cappella del Duomo Matteo da Perugia. |
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| 1324 |
| 27 gennaio |
| Convegno a Palazzolo dei signori ghibellini con il vicario. Si invita Ludovico il Bavaro a scendere in Italia. |
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| 1324 |
| febbraio |
| Raimondo Cardona per approvvigionarsi rompe l'assedio ed esce da Monza. |
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| 1324 |
| 28 febbraio |
| L'esercito papale viene sconfitto dai milanesi a Vaprio. Muore Simone della Torre ed è catturato il comandante Raimondo da Cardona. Una battaglia di uccelli sopra Monza aveva preannunciato l'evento. Enrico di Fiandra, confortato da una visione di S. Giovanni Battista, prende il comando delle truppe disperse e difende Monza. Lite tra Marco Visconti e Galeazzo perché quest'ultimo, indugiando, aveva consentito ai guelfi di riorganizzarsi e quindi di tenere la città. I canonici monzesi avevano seppellito il tesoro di Monza, ma l'arcivescovo Aicardo scopre in novembre il nascondiglio e lo rivela al legato pontificio Bertrando dal Poggetto, che lo invia ad Avignone presso la corte papale. Resterà in Francia fino al 1345, subendo ammanchi e manomissioni, quando verrà riportato a Monza dall'arcivescovo Giovanni Visconti e restaurato dall'orafo Antellotto Bracciforte. |
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| 1324 |
| 31 marzo |
| Ugo IV di Lusignano è re di Cipro. Con lui il regno latino perviene al suo apogeo. Governa fino al 1359. |
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| 1324 |
| aprile |
| Re Roberto lascia Avignone per tornare a Napoli. Non si occuperà più della Lombardia con grande disappunto del papa. |
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| 1324 |
| 11 luglio |
| Bolla di scomunica di papa Giovanni XXII contro Lodovico il Bavaro. Il lungo iter processuale era iniziato l'8 ottobre 1323. |
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| 1324 |
| novembre |
| Galeazzo Visconti lascia fuggire di prigione Raimondo da Cardona in modo che possa far avere al legato papale a Piacenza le condizioni per trattare la pace. |
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| 1324 |
| 3 dicembre |
| I Fiorentini, minacciati da Castruccio, eleggono Raimondo da Cardona capitano generale dei guelfi toscani. |
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| 1324 |
| 10 dicembre |
| Galeazzo Visconti riprende Monza. Continua a trattare segretamente col papa anche nell'anno seguente. Lodrisio, Marco e forse anche Azzone, contrari alle trattative, si rivolgono a Ludovico il Bavaro. |
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| 1325 |
| Anno probabile di nascita di Galeazzo II, figlio di Stefano. E' nato comunque in un periodo che va dal 1324 al 1327. |
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| 1325 |
| inizio |
| Inizia l'inimicizia tra Galeazzo Visconti, da un lato, e Marco e Lodrisio, dall'altro, per l'esitazione nel prendere Monza, per le trattative col papa e perché si sentono trascurati. Per tacitarli Galeazzo nomina Stefano signore di Arona, Marco di Rosate e affida a Lodrisio alcuni castelli nel Seprio. |
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| 1325 |
| marzo |
| Viene costruito da Galeazzo Visconti il castello di Monza con le famose prigioni: i forni. |
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| 1325 |
| 16 marzo |
| Azzone Visconti prende Borgo S. Donnino troncando le comunicazioni tra il legato a Piacenza e le città guelfe emiliane. |
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| 1325 |
| 5 maggio |
| Castruccio prende Pistoia. Il giorno seguente arriva da Napoli il nuovo capitano Raimondo da Cardona. |
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| 1325 |
| 23 giugno |
| Rolando de' Rossi parte da Piacenza e assedia Azzone Visconti a Borgo S. Donnino. |
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| 1325 |
| 3 agosto |
| Raimondo da Cardona pone l'assedio di Altopascio che cadrà il 25 agosto. |
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| 1325 |
| 23 settembre |
| Azzone Visconti, lasciato Borgo S. Donnino non più assediato, arriva a Lucca il 22 settembre ed è decisivo nella battaglia di Altopascio che vede la disfatta dei guelfi. |
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| 1325 |
| 15 novembre |
| Battaglia di Zappolino. Grande vittoria di Passerino Bonacolsi con gli Estensi contro i guelfi bolognesi. Anche in questo caso, come ad Altopascio, risulta determinante l'apporto del giovane Azzone Visconti, che in questo momento è considerato l'eroe della causa ghibellina. E' chiamata anche la "Battaglia della Secchia Rapita", ed è stata immortalata dal Tassoni nel suo poema eroicomico del 1622. |
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| 1325 |
| 22 novembre |
| Bertrando del Poggetto si sposta a Parma con la sua corte. I de' Rossi si accordano con i figli di Giberto da Correggio (Azzone e Guido) che possono tornare in città. |
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| 1325 |
| 24 dicembre |
| Firenze affida la signoria della città a Carlo duca di Calabria, figlio di re Roberto. Carlo arriverà a Firenze nel luglio 1326. |
Ultima modifica: sabato 7 maggio 2011
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