Cronologia di Milano dal 301 al 350
a cura di Maria Grazia
Tolfo
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| 301 |
| Diocleziano promulga un editto per contenere i prezzi dei prodotti di prima necessità e per obbligare i figli a continuare il lavoro dei padri. |
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| 303 |
| 23 febbraio |
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Festa dei Terminalia . Editto di Galerio per la chiusura delle chiese cristiane; i testi sacri vengono bruciati e i cristiani di ceto abbiente sottoposti a infamia. Mirocle è vescovo di Milano (data incerta). |
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| 305 |
| 1 maggio |
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A Milano avviene la cerimonia di abdicazione di Massimiano, nel momento stesso in cui Diocleziano abdica a Nicomedia. Massimiano si ritira in Lucania. Diventa augusto per l'occidente Costanzo Cloro, che abita a Treviri, affiancato da Flavio Severo. Per la parte orientale è augusto Galerio, con Massimino Daia |
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| 306 |
| 28 ottobre |
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Muore in Britannia Costanzo Cloro. Viene sconvolto lo schema di successione dei cesari, che prevedeva l'ascesa di Flavio Severo, con sede a Milano. Vengono invece acclamati Costantino, figlio di Costanzo, e Massenzio, figlio di Massimiano. |
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| 307 |
| Flavio Severo tenta inutilmente di contrastare Massimiano e Massenzio, ma viene sconfitto e ucciso. Costantino si fa proclamare imperatore, così come Licinio. Costantino sposa ad Aquileia Fausta, figlia di Massimiano e sorella del rivale Massenzio. Massimiano cerca di rientrare nel gioco politico autoproclamandosi augusto e appoggiando il genero Costantino a scapito del proprio figlio Massenzio. |
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| 308 |
| 27 maggio |
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E' eletto papa Marcello. La situazione più difficile che si trova a fronteggiare è quella dei lapsi, incluso il suo predecessore Marcellino: gli apostati che volevano rientrare in grembo alla chiesa mal sopportavano la penitenza loro imposta e giungevano perfino a provocare tumulti. Per questo Massenzio, volendo provvedere all'ordine pubblico, lo esilierà come responsabile dei disordini. |
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| 308 |
| 11 novembre |
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A Carnunto si svolge un congresso imperiale dove Galerio nomina augusto Licinio. Con tale nomina gli imperatori sono cinque. Galerio nei Balcani e in Asia Min., Licinio in Pannonia, Massimino Daia in Siria ed Egitto (310), Costantino in Gallia e Britannia, Massenzio in Italia e Spagna. |
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| 309 |
| 18 aprile |
| E' papa Eusebio, che verrà esiliato il 17 agosto per tumulti scoppiati a Roma insieme a Eraclio, che si contrapponeva a lui nella elezione. |
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| 310 |
| Assediato dal genero Costantino a Marsiglia, si uccide Massimiano Erculeo. Verrà sepolto in quella città. Massimino Daia si fa proclamare augusto dalle sue legioni. |
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| 311 |
| Editto di tolleranza di Galerio, emanato da Nicomedia. I cristiani possono riavere i loro beni sequestrati nel 303. Poco dopo Galerio muore ed entrano in competizione Licinio e Massimino Daia. Vince Licinio. |
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| 311 |
| 2 luglio |
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E ' eletto Milziade, un papa africano. |
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| 312 |
| primavera |
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Ingresso a Milano di Costantino, che poi trascorre l'estate ad Aquileia. |
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| 312 |
| 28 ottobre |
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Costantino sconfigge Massenzio ai Saxa Rubra. A partire da questo momento adotta il cristianesimo al posto del Sol Invictus , perché gli sembra offrire migliori garanzie in termini di favore divino, che ogni imperatore è tenuto ad assicurare all'impero attraverso le forme di culto più appropriate. |
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| 313 |
| febbraio |
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Nozze a Milano tra Licinio e Costanza, sorella di Costantino. In questa occasione Costantino e Licinio confermano l'editto di Galerio attraverso un rescritto, ossia un chiarimento ai magistrati incaricati di applicare la legge in merito alla restituzione ai cristiani dei beni confiscati da Diocleziano, che muore in quest'anno a Salona (Spalato). Costantino stabilisce che vengano forniti ai vescovi il denaro, i terreni e i materiali necessari alla costruzione di nuove chiese. |
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| 313 |
| 30 settembre |
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Papa Milziade convoca un concilio a Roma, in conclusione del quale emette una sentenza contro Maggiorino a favore del legittimo vescovo di Cartagine, Ceciliano, successo a Mensurio nel 311. I donatisti non accettano la sentenza e si separano da Roma. Al concilio partecipa Mirocle, vescovo di Milano, registrato fino al 314. |
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| 313 |
| 21 ottobre |
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(21-31 ottobre) Costantino concede a tutto il clero cattolico l'esenzione dai munera civilia ( Cod. Theod . XVI, II, 2 e 1), equiparandolo al clero pagano. |
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| 314 |
| Fondazione a Milano su richiesta di Costantino di una basilica ecclesia a pianta doppia con i fondi fiscali. Le disposizioni di Licinio vietavano la promiscuità dei sessi negli edifici di culto. La basilica sarà poi nota come "vetus" , con incluso battistero (poi di S. Stefano alle fonti). Il vescovo incaricato può essere stato Mirocle. |
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| 314 |
| 11 gennaio |
| Muore papa Milziade. E' eletto papa Silvestro I, ex presbitero romano. |
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| 314 |
| 1 agosto |
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Costantino convoca ad Arles un concilio di tutti i vescovi occidentali affinché si pronuncino sullo scisma donatista. Vi intervengono Mirocle, VI vescovo milanese, insieme con Teodoro, IV o V vescovo di Aquileia. Papa Silvestro non vi partecipa, inaugurando così la consuetudine che il vescovo di Roma non si sposta dalla propria sede per convenire ad un concilio alla pari con tutti gli altri vescovi, ma invia dei rappresentanti e si riserva di approvare le decisioni conciliari. Il concilio respinge le tesi donatiste e gli scismatici rifiutano di accettare le sue deliberazioni. I canoni prevedono la scomunica contro gli aurighi del circo, le cristiane che sposano pagani, i falsi accusatori, i risposati dopo il ripudio; prevede l'ordinazione vescovile per mano di tre vescovi e la proibizione per un vescovo di ingerirsi nel territorio di un altro. |
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| 316 |
| Materno è vescovo di Milano. La data del suo episcopato è solo presunta. In mancanza di documenti, si suole usare come testimonianza del suo episcopato il mosaico in S. Vittore in Ciel d'oro, dove Materno appare con Nabore e Felice, martirizzati a Lodi. Pare infatti che il vescovo costruisse, in onore dei martiri, una cella o martyrion negli Orti di Filippo. Nella cella seppellisce il suo predecessore Mirocle. Avvia il culto di san Vittore costruendo una piccola cella memoriae. (Secondo F. Savio prima di Materno verrebbe Mirocle). Costantino vieta il marchio a fuoco sul volto degli schiavi e lo sostituisce col collare su cui vengono scritti il nome e l'indirizzo del padrone. Nasce Costantino II. |
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| 317 |
| Nasce Costanzo, figlio di Costantino I. |
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| 318 |
| 7 settembre |
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(7 settembre-12 ottobre) Costantino è di nuovo a Milano. Concede un privilegio ai cristiani col quale si riconosce alla giurisdizione dei vescovi la stessa validità attribuita a quella della magistratura civile.In quest'anno si istituisce un'imposta quadriennale, il crisargiro, su ogni mestiere che dava luogo a una transazione commerciale. |
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| 319 |
| Inizia la predicazione di Ario, prete alessandrino. |
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| 321 |
| Editto di tolleranza nei confronti dei Donatisti, che non ferma le rivolte dei circoncelloni, gruppi di braccianti cristiani nomadi che costituirono in un certo modo l'organizzazione armata del movimento. Legge che autorizza l'affrancamento degli schiavi nelle chiese, di fronte al vescovo cittadino ( Cod. Theod . IV, 17,1). Sulla monetazione di Costantino compaiono da ora solo simboli cristiani. L'imperatore riconosce alle chiese la personalità giuridica e la capacità di ereditare.Nasce Costante, figlio di Costantino I. |
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| 321 |
| 3 marzo |
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Legge di Costantino sulla domenica rivolta al vicario dell'Urbe Elpidio: si chiede ai giudici, ai corpora di mestiere e alla popolazione di non lavorare durante il dies solis. Ne sono esentati i contadini. Il 3 luglio Costantino autorizza delle eccezioni per l'affrancamento degli schiavi e per l'emancipazione dei figli. |
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| 323 |
| Ad Alessandria Ario viene condannato e cacciato dalla città. |
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| 324 |
| Costantino sconfigge ad Adrianopoli il suo collega nell'impero Licinio e diventa l'unico imperatore. Si stabilisce a Nicomedia, capitale amministrativa d'Oriente, per preparare un grande concilio ecumenico contro l'arianesimo. Vengono create le prefetture regionali del pretorio e dei magistri militum. |
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| 324 |
| 8 novembre |
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Costantino nomina cesare suo figlio Costanzo. |
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| 325 |
| 20 maggio |
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(20 maggio-19 giugno) Costantino indice per la prima volta un concilio ecumenico a Nicea in Bitinia, ma i 300 vescovi che vi partecipano provengono dall'Oriente greco e dell'Asia Minore (il vescovo di Roma, Silvestro, invia due presbiteri a rappresentarlo). Il concilio, che si apre nella sala delle adunanze del palazzo imperiale, dura un mese e si conclude con la condanna dell'arianesimo e la risoluzione della data di Pasqua uguale per tutto il cattolicesimo (la domenica dopo il plenilunio successivo all'equinozio). Il concilio sancisce la superiorità giurisdizionale delle sedi di Gerusalemme, Alessandria, Antiochia e Roma e approva l'organizzazione della Chiesa modellata su quella delle province imperiali. |
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| 326 |
| Fausta, consorte di Costantino e figlia di Massimiano, accusa di stupro il suo figliastro Crispo; Costantino ordina che il colpevole venga giustiziato. Poco dopo scopre che l'accusa era strumentale e condanna a morte anche la moglie Fausta. |
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| 327 |
| L'imperatrice Elena, madre di Costantino, parte per la Palestina, che comincia a essere considerata la Terrasanta. A Gerusalemme avvia la costruzione della Basilica del Santo Sepolcro. Di ritorno da Gerusalemme, lascia a Cipro un frammento della Vera Croce e della croce del ladrone. |
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| 328 |
| Protaso è vescovo di Milano. Date certe del suo episcopato si hanno solo fino al 345. |
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| 330 |
| I preti cattolici vengono esonerati dai servizi civili ( Cod. Theod . XVI, 2.7). Un'altra legge lega i coloni per eredità alla terra, facendoli diventare così "servi della gleba". |
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| 330 |
| 11 maggio |
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Nel nuovo Ippodromo, presieduta da Costantino, ha luogo la solenne consacrazione della nuova capitale sul Bosforo, Costantinopoli. Roma aveva perso da tempo la sua funzione di centro del governo, perché le residenze della tetrarchia erano Treviri, Milano, Aquileia, Sirmio, Serdica e Nicomedia (Izmit). Costantino risiedeva a Treviri. Il trasferimento della capitale sul Bosforo corrispondeva allo spostamento del baricentro verso est, condizionato dalla superiorità economica della parte orientale dell'Impero. La nuova capitale si qualificava come cristiana, con le chiese che avevano sostituito i templi; Roma irraggiava ancora l'eredità pagana, mentre l'Oriente era cristiano. La Siria e l'Asia Min. contavano nel IV sec. fiorenti centri ecclesiastici, mentre in Occidente la diffusione e l'organizzazione del cristianesimo erano più deboli. |
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| 330 |
| 25 dicembre |
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A Roma nell'antica festa del Sole invitto (Mitra) si celebra per la prima volta la festa del Natale cristiano. |
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| 331 |
| inverno |
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I Goti attraversano il Danubio e invadono i Balcani. I Sarmati chiedono aiuto a Costantino. Veranno respinti nel 332 da Costantino, che si chiamerà Gothicus victor ac triumphator ; con loro firmerà un trattato con cui i Goti sono considerati dei federati. |
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| 332 |
| Le province di Liguria et Aemilia vengono unificate; capoluogo è Milano. La nuova provincia si estende da Bologna e da nord di Firenze fino ai laghi Maggiore e di Como; confinava a ovest con le province Alpes Cotiae (Genova) e a est con la Venetia et Flaminia (Aquileia e Ravenna). |
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| 335 |
| Sinodo di Tiro, in cui si riuniscono meleziani e ariani che pronunciano la deposizione di Atanasio. Atanasio si sposta a Treviri, che vanta una considerevole comunità cristiana. Vi rimarrà due anni, durante i quali diffonde la conoscenza del monachesimo egiziano e di S. Antonio. In un sinodo svoltosi a Gerusalemme per la dedicazione della basilica del Santo Sepolcro, Ario viene riammesso alla comunione della Chiesa e Atanasio di Alessandria viene condannato. |
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| 336 |
| Muore Ario e Costantino si avvicina all'arianesimo. L'imperatore si accorge infatti che la dottrina ariana, da lui avversata a Nicea, è meglio rispondente alle esigenze imperiali di quella approvata, perché fa della Chiesa un organismo svolgentesi, per la sua origine terrena, nello Stato e subordinato all'imperatore. La dottrina di Nicea faceva invece della Chiesa un corpo che ha nell'origine divina e quindi nell'autorità del papa l'esclusivo fondamento. |
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| 336 |
| 18 gennaio |
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E' papa Marco, in carica solo pochi mesi, dal gennaio all'ottobre. L'uomo di maggior spicco in questo periodo è ancora Atanasio di Alessandria in esilio a Treviri. Marco dispone che d'ora in poi il papa eletto sia consacrato dal vescovo di Ostia. Sempre durante il suo breve pontificato è redatto un calendario ecclesiastico con l'indicazione delle feste religiose, un catalogo di tutti i papi con le date dei decessi e l'anniversario dei principali martiri. |
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| 337 |
| 6 febbraio |
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E' papa Giulio I, romano. |
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| 337 |
| 22 maggio |
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Muore Costantino e i suoi tre figli, Costanzo, Costantino II e Costante, si dividono l'impero e iniziano a combattersi: è un massacro, in cui sono uccisi i nipoti che Costantino aveva designato come successori insieme ai tre figli. |
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| 338 |
| Costantino II da Treviri pretende d'ingerire nel territorio del fratello Costante, un'immensa porzione che andava dall'Italia all'Africa sino all'Illirico, con sede a Milano. Atanasio di Alessandria, cacciato per la seconda volta, si rifugia per due anni presso papa Giulio a Roma e vi diffonde un autentico fervore ascetico. Marcella, figlia della patrizia Albinia, istituisce un piccolo monastero nel sontuoso palazzo dei Marcelli sull'Aventino. |
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| 340 |
| 9 aprile |
| Muore Costantino II, in un'imboscata, mentre combatte contro Costante ad Aquileia. Il prefetto delle Gallie, padre del futuro vescovo di Milano Aurelio Ambrogio, è coinvolto nella sconfitta e probabilmente perde la vita. La famiglia si trasferisce a Roma. |
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| 340 |
| 25 giugno |
| Costante si insedia alla corte di Milano. Ha 17 anni. Emana una legge che prevede la pena capitale per chi commette adulterio, omosessualità e ratto. |
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| 341 |
| Sinodo convocato da papa Giulio per decidere sulla sorte di Atanasio e di Marcello di Ancira, anch'egli deposto dagli ariani. Partecipano anche altri vescovi orientali esiliati. Papa Giulio emana quindi un'enciclica, l' Anegnon , basata sulla fede nicena. Controsinodo degli ariani ad Antiochia, promosso da Eusebio di Nicomedia, che ordina il goto Ulfila vescovo dei cristiani della Gothia (Romania). A Costantinopoli è eletto il vescovo Macedonia, che elabora una dottrina simile all'arianesimo, detta "macedonismo". Costanzo II vieta, con un editto, i sacrifici nei culti pagani. |
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| 342 |
| fine |
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Costante riceve a Milano, introdotto dal vescovo Protaso, il vescovo Atanasio di Alessandria che gli espone la necessità di convocare un nuovo concilio ecumenico per condannare l'arianesimo. |
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| 343 |
| Viene datato a quest'epoca l'inizio della costruzione a Milano della nuova basilica Maior o Nova (poi di S. Tecla), con probabile sovvenzione da parte di Costante, per poter ospitare il previsto concilio. Date le dimensioni, la costruzione dispendiosa ed accurata dalle fondamenta, il contributo finanziario deve essere stato notevole e il tempo di realizzazione piuttosto lungo, visto che le colonne marmoree arrivavano dalle cave imperiali nord-africane. |
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| 343 |
| autunno |
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Concilio di Sardica che conferma per la chiesa occidentale la fede nicena. Vi partecipa anche Protaso, vescovo di Milano. I preti cattolici sono esonerati dalle imposte e dall'obbligo di alloggiare militari ( Cod. Theod. XVI, 2.7) e, per quelli che esercitano il commercio, viene stabilita l'esenzione dalle tasse sul reddito, beneficio concesso anche ai loro figli. Il vescovo di Roma è considerato il capo della Chiesa cristiana in quanto successore di Pietro. Gli si riconosce il diritto di cassazione su tutto l'episcopato cattolico. Costanzo II, l'imperatore dell'impero romano d'Oriente schierato con gli ariani, si appoggia al vescovo ariano Eusebio di Nicomedia e cerca di screditare la fazione nicena. |
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| 344 |
| Volcacio Rufino è prefetto con sede a Milano fino al 347. E' pagano e sua sorella è la madre del cesare Gallo. |
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| 345 |
| dicembre |
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(dicembre-inizio 346) Concilio dei vescovi occidentali nella basilica Vetus alla presenza di Costante. Essendo ancora vescovo Protaso, viene a Milano una deputazione di orientali formata da quattro vescovi (Demofilo, Eudossio, Macedonio e Martirio) recante il nuovo simbolo, un documento noto come l' Ectesi macrostica ("simbolo dalle lunghe righe"). Il dialogo s'interrompe quando agli orientali si richiede di emettere anatema contro Ario, che in effetti era già stato riammesso nella comunione ecclesiale dal 335. La rottura è un'ennesima riprova dell'incomunicabilità fra le due parti del mondo cristiano, dove l'incomprensione etimologica fra greco e latino sembra giocare un ruolo molto rilevante. Non si sa se durante o dopo il concilio, muore Protaso e gli succede Eustorgio, vescovo di Milano almeno fino al 347. |
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| 347 |
| Convocazione di un sinodo a Milano cui partecipano l'imperatore Costante e i rappresentanti del papa; viene confermata la condanna di Fotino, ancora in cattedra a Sirmio. |
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| 347 |
| 11 gennaio |
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Nasce Teodosio a Segovia. |
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| 348 |
| Secondo concilio di Cartagine, che mette in guardia contro il culto tributato da alcune comunità dei falsi martiri. Costanzo Gallo viene richiamato dall'esilio dal cugino imperatore Costanzo II. |
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| 348 |
| 17 giugno |
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Ultima presenza di Costante a Milano. |
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| 349 |
| Dionigi è vescovo di Milano. |
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| 350 |
| 18 gennaio |
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Viene ordita in Gallia una congiura contro Costante per iniziativa di Marcellino, comes rerum privatarum , cioè ministro delle finanze. Ad Autun al termine di un banchetto viene proclamato augusto Flavio Magno Magnenzio. Costante, in fuga sui Pirenei, opta per il suicidio. L'Illirico non riconosce Magnenzio e nomina a Sirmio il vecchio generale Vetranione, che in marzo si accorda con Costanzo. |
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| 350 |
| 3 giugno |
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Flavio Popolio Nepoziano, marito di Eutropia, sorellastra di Costantino I, si schiera contro Magnenzio, che lo elimina. Si scatena una forte repressione a Roma, durante la quale perde la vita anche Eutropia. Muore Costante nei Pirenei, ucciso dall'usurpatore Magnenzio. I capi ecclesiastici ortodossi, come Lucifero di Cagliari, Ilario di Poitiers e Atanasio vengono banditi. |
Ultima modifica: giovedì 1 gennaio 2004
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