Cronologia di Milano dal 801 al 900
a cura di Maria Grazia
Tolfo
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| 802 |
| Carlo Magno e l'imperatrice Irene trattano un possibile matrimonio, ma Irene è spodestata da Niceforo I, che la esilia a Lesbo (31 ottobre). |
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| 803 |
| Odelperto è arcivescovo di Milano. Organizza la cancelleria episcopale. Patto di non belligeranza tra Carlo Magno e l'imperatore Niceforo I. |
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| 804 |
| Una fiala del sangue di Cristo viene scoperta a Mantova e suscita grande sensazione. Sul luogo di ritrovamento viene fondata la chiesa di S. Andrea. Non è conosciuta la successiva sorte della fiala, che verrà ritrovata nel 1048. Muore a ca. 70 anni ad Aquisgrana Alcuino. |
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| 804 |
| gennaio |
| Odelperto concede ad Arigauso, abate di S. Ambrogio, l'oratorio di S. Vincenzo in Prato con la clausola che resti proprietà della Chiesa milanese e non del monastero. |
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| 805 |
| Poiché l'imperatore Niceforo rifiuta di riconoscere il titolo imperiale di Carlo Magno, i Franchi s'impadroniscono della Dalmazia. |
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| 806 |
| Ordinatio di Thionville: Carlo Magno, in base al sistema successorio franco, divide l'impero fra i tre figli avuti da Ildegarda: Carlo, Ludovico e Pipino. L'Italia e la Baviera vanno a Pipino. Ciò dimostra che Carlo non aveva certo quell'idea di Sacro Romano Impero che si sviluppò successivamente e che voleva l'impero indivisibile con un solo sovrano. |
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| 810 |
| Papa Leone, per riportare l'armonia fra le Chiese d'Oriente e Occidente, decide che nel Credo non sia necessario ripetere "Filioque". |
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| 810 |
| 8 luglio |
| Muore improvvisamente Pipino a soli 33 anni. Viene tumulato nella basilica di S. Ambrogio. Lascia la corona d'Italia al figlio naturale Bernardo, di 13 anni e quindi minorenne, per cui per due anni il Regno italico sarà amministrato da funzionari imperiali, tra i quali primeggia Adalardo di Corbie, coadiuvato tra gli altri dal nobile Leo. |
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| 811 |
| Carlo Magno rivolge al vescovo di Milano Odelperto alcuni quesiti sul battesimo. Egli risponde con un trattato, il Liber de Baptismo, con il metodo dialogico di Alcuino. |
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| 811 |
| 25 luglio |
| L'esercito dell'imperatore Niceforo è distrutto dai Bulgari di Krumm e tra i caduti è lo stesso imperatore. Narra Teofane che Krumm fece tagliare la testa di Niceforo e l'infisse su una picca, lasciandola diversi giorni; poi ne ricavò una tazza dal teschio, nella quale brindarono i capi bulgari. A Niceforo succede il figlio Stauracio e poi il genero Michele I Rangabe (2 ottobre). |
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| 811 |
| dicembre |
| Muore Carlo, primogenito di Carlo Magno e Ludovico rimane l'unico erede. |
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| 812 |
| Accordo tra Carlo Magno e l'imperatore d'Oriente Michele I; Carlo restituisce Venezia, da lui occupata qualche anno prima, l'imperatore riconosce la realtà del regno franco. |
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| 812 |
| primavera |
| Dieta di Aquisgrana: Carlo Magno designa re d'Italia il nipote Bernardo, che raggiungerà in autunno la sede di Pavia, accompagnato dall'ecclesiastico Wala, cugino e consigliere dell'imperatore. |
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| 813 |
| gennaio |
| Concilio di Magonza. Il canone 33 diffonde e rende universale l'osservanza delle Litanie triduane. |
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| 813 |
| febbraio |
| Muore il vescovo Odelperto; Anselmo è arcivescovo di Milano. |
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| 813 |
| 22 giugno |
| L'imperatore Michele I viene sconfitto ad Adrianopoli dai Bulgari ed ha appena il tempo di rifugiarsi a Costantinopoli. Krumm lo insegue, si esibisce in sacrifici umani davanti alla Porta d'Oro, poi appicca fuoco ai palazzi imperiali, devasta la campagna e se ne torna sul Danubio con 50.000 prigionieri. |
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| 813 |
| 11 luglio |
| Michele I viene deposto e si ritira in monastero; viene eletto imperatore Leone V l'Armeno. |
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| 813 |
| settembre |
| Dieta di Aquisgrana: Carlo Magno trasmette il titolo imperiale al figlio Ludovico e fa acclamare dai dignitari Bernardo rex Langobardorum. |
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| 814 |
| 28 gennaio |
| Muore Carlo Magno, sepolto ad Aquisgrana. Gli succede Ludovico detto il Pio. |
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| 814 |
| luglio |
| Dieta di Aquisgrana: Bernardo, rex Langobardorum, si reca a prestare giuramento di fedeltà allo zio Ludovico. |
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| 815 |
| A Costantinopoli un sinodo sconfessa il concilio di Nicea e ripristina l'iconoclastia. |
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| 816 |
| Concilio di Aix-la-Chapelle: dietro richiesta di Ludovico il Pio si stende una regola da imporre alle Chiese di tutto l'impero. Si afferma l'obbligo per i canonici di vivere in comunità, con refettori e dormitori in comune; alcuni canonici possono avere un alloggio personale, ma all'interno del chiostro. Come i monaci, i canonici devono cantare ogni sette ore l'ufficio e vivere all'interno della canonica, ma possono vestire di lino, mangiare carne e possedere beni propri. Si costituisce una "mensa" canonicale, ossia i canonici gestiscono autonomamente il loro patrimonio. |
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| 816 |
| 11 giugno |
| Muore papa Leone III; gli succede (22 giugno) Stefano IV. |
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| 816 |
| 8 ottobre |
| Nella cattedrale di Reims Ludovico il Pio viene incoronato da papa Stefano IV imperatore con la moglie Ermengarda. |
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| 817 |
| 24 gennaio |
| Muore papa Stefano IV; il 25 gennaio viene eletto papa Pasquale I. Non era un nobile e sembrava animato dallo spirito di Leone III. Chiede a Ludovico il Pio di rinnovare il patto tra papato e la dinastia carolingia. Il privilegio rilasciato da Ludovico contiene la conferma dei diritti della Chiesa romana sui territori italiani, cioè la Tuscia, la provincia di Perugia, l'antica Campania, Tivoli, l'Esarcato, la Pentapoli incluse Ancona, Numana e Osimo, la Sabina; la rendita pagata un tempo al palazzo di Pavia dal resto della Toscana longobarda e dal ducato di Spoleto; i territori d'Oltre Liri e i patrimoni dell'Italia del Sud. Ludovico promette al papa di lasciare libero esercizio della sua sovranità, evitando ogni interferenza nell'elezione del papa che dovrà solo rinnovare l'amicizia coi Franchi. |
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| 817 |
| luglio |
| Dieta di Aquisgrana. Tra le sue principali disposizioni l'Ordinatio imperii stabilisce che alla morte di Ludovico il Pio la corona dell'impero passi a suo figlio primogenito Lotario, al quale tutti gli altri devono subordinarsi; gli altri due figli Ludovico e Pipino avrebbero ricevuto il titolo di re e gli altri territori. L'Ordinatio non cita neppure Bernardo, che si ritiene spodestato ingiustamente. |
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| 817 |
| autunno |
| Ribellione di Bernardo contro Ludovico il Pio. Tra i suoi sostenitori vi sono il vescovo di Cremona Wolfoldo e quello di Milano Anselmo, due dei maggiori interpreti della tradizione franca.Per contro il vescovo di Verona Ratoldo e il conte di Brescia Suppone diventano i più fieri avversari di Bernardo e denunciano all'imperatore Ludovico la rivolta di suo nipote. Prima che la guerra venga avviata, Bernardo si consegna allo zio con gli altri rivoltosi, confidando nella benevolenza. |
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| 818 |
| aprile |
| Bernardo viene arrestato e traferito ad Aquisgrana, dove nell'assemblea tenuta il giorno di Pasqua viene processato e condannato a morte con tutti gli altri nobili laici che avevano partecipato alla rivolta. La punizione degli ecclesiastici viene affidata ai vescovi italici fedeli all'imperatore, che depongono in un sinodo Anselmo e Wolfoldo. |
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| 818 |
| 17 aprile |
| Muore, dopo tre giorni di sofferenze, re Bernardo, che aveva avuta la pena commutata dalla morte in accecamento. Questa drammatica fine, procurata da una tortura di tradizione bizantina, provocherà in tutto l'impero carolingio un profondo moto di orrore. Della crudeltà verrà incolpata l'imperatrice Ermengarda, che morirà nel giro di due mesi. Il popolo vi leggerà una punizione divina. |
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| 818 |
| maggio |
| Lotario diventa rex Langobardorum, ma non arriverà in Italia che nell'822. La sua assenza sarà molto dannosa perché permetterà a conti e marchesi di agire in modo autonomo. L'amministrazione della giustizia resterà paralizzata. |
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| 818 |
| 11 maggio |
| Viene eletto arcivescovo di Milano Bono. |
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| 819 |
| febbraio |
| Dopo quattro mesi dalla morte della moglie Ermengarda, l'imperatore Ludovico il Pio sposa Giuditta, figlia del conte di Baviera. |
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| 820 |
| Annali del Regno dei Franchi: "per il gran piovere e la forte umidità vi furono danni gravissimi. Divampò una terribile malattia che uccise in tanti paesi uomini e bovini e quasi nessuna parte del regno dei Franchi ne sfuggì. Le incessanti piogge fecero marcire cereali e legumi, tanto che fu inutile raccoglierli. Si poté fare pochissimo vino e riuscì aspro, perché la stagione non si era fatta calda. Vi furono alluvioni un po' ovunque e le acque, distese sulle pianure, le ingombrarono a lungo". Questa situazione riguardò Francia, Italia, Germania e Spagna sett. |
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| 820 |
| 25 dicembre |
| L'imperatore Leone l'Armeno è ucciso dai seguaci di Michele l'Amoriano, che sale al trono. |
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| 822 |
| 23 gennaio |
| Muore Bono, sepolto in S. Ambrogio. |
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| 822 |
| 19 luglio |
| Angilberto I, di probabile origine transalpina, è vescovo di Milano. La sua nomina è voluta da Lotario allo scopo di controllare la sede milanese dopo l'appoggio dato da Anselmo alla ribellione di Bernardo. Angilberto avvia la costruzione della nuova cattedrale di S. Maria jemale, dove viene sepolto. La chiesa era aperta dalla terza domenica di settembre a Pasqua. Si costruisce sul lato nord, forse con questo stesso cantiere, la cappella di S. Gabriele, riservata alla scuola dei lettori della cattedrale. Angilberto avvia la sistemazione della basilica cimiteriale fuori Porta Nuova che lui dedica a S. Dionigi, il vescovo di Milano morto in esilio in Cappadocia. |
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| 823 |
| A Milano è conte Leo, uno dei pochi aristocratici di origine romana. |
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| 823 |
| 5 aprile |
| Pasqua: Pasquale I incorona Lotario re d'Italia. Per l'occasione s'introduce nella cerimonia la consegna della spada deposta prima sull'altare di S. Pietro. L'imperatore era quindi un funzionario papale, il suo braccio armato. Appena incoronato, Lotario compie un passo falso, ponendosi come giudice in una questione fra il papa e l'abate di Farfa. L'abate si ritiene indipendente dal papa come amministratore e Lotario gli dà ragione. La presenza di Lotario in Italia incoraggia l'opposizione e Pasquale, che non gode di molte simpatie, si trova in un mare di difficoltà. Vengono assassinati due dignitari e ne viene accusato il pontefice. Il papa si sottomette alla purgatio sacramentis, giura di non aver avuto parte nell'assassinio ma giudica i due defunti colpevoli di lesa maestà. Ludovico il Pio, al quale nasce il figlio Carlo dalla nuova moglie Giuditta, è terrorizzato dai terremoti, dalle piogge di pietre e dai fulmini che si abbattono sulle sue terre. |
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| 823 |
| 9 ottobre |
| Muore Angilberto I. |
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| 824 |
| Constitutio romana: stabilisce le competenze, le responsabilità, i doveri e le pene per i sudditi del papa e dell'impero. Al papa spetta la sentenza finale negli appelli. Ludovico il Pio e Lotario aboliscono la legge del 769, che riserva l'elezione del papa agli ecclesiastici. Ora il papa deve essere approvato dall'imperatore del S.R.I. Una legazione da Costantinopoli chiede a nome dell'imperatore Michele II l'Amoriano di concludere la questione dell'iconoclastia. Ludovico il Pio ottiene in quest'occasione il testo greco di Dionigi l'Aeropagita che verrà tradotto da Ilduino, abate di Saint Denis (quasi un vice-papato). Il testo avrà grande influenza nel pensiero teologico successivo e nell'immaginario del medioevo occidentale. |
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| 824 |
| 11 febbraio |
| Pasquale I è gravemente malato e muore. L'odio della popolazione impedisce che venga sepolto in S. Pietro e immediatamente si scatenano due fazioni, quella favorevole all'accordo coi sovrani carolingi, che sostiene Eugenio, e quella che rivendica l'autonomia decisionale, che appoggia Lisinnio. Vince (11 maggio) Eugenio II, figlio di Boemondo, ma Lotario si presta affinché la pace ritorni fra le fazioni. |
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| 824 |
| giugno |
| Viene eletto arcivescovo di Milano Angilberto II, un altro franco. Aderisce pienamente al programma di riforma carolingia e gode di un lunghissimo episcopato, 35 anni. Il culto di sant'Ambrogio conosce in quest'epoca una considerevole accentuazione, sia perché facendo leva su di esso la città può conservare tradizioni e caratteristiche sue proprie, sia perché favorisce l'incontro dei Franchi con la popolazione locale. La volontà di sottolineare gli elementi che uniscono i due popoli è chiara nell'iconografia del mosaico, nel legame fra Martino e Ambrogio. |
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| 825 |
| Si dà probabilmente avvio alla costruzione della canonica degli ordinari sull'area della basilica vetus a fianco del battistero di S. Stefano (la canonica verrà demolita nel 1386 per la posa delle fondamenta dell'abside del Duomo). Pergamena dell'archivio del monastero di S. Ambrogio, che esordisce: "nella città di Milano in curte Ducati in laubia ci siamo riuniti in giudizio noi conte Alberico... e Gualderico gastaldo della città". Questo palazzo dotato di lobbia doveva trovarsi dal lato di S. Protaso ad Monachos (Landolfo sr, II, C. 26). Ad esso conduceva una strada detta "de curte duce" (Chart. anno 1203 in arch. Chiaravalle). Sinodo di Parigi indetto da papa Eugenio II per dirimere l'eresia iconoclasta, ma nel corso dei lavori si scopre che i simpatizzanti per l'iconoclastia sono più numerosi dei cultori delle immagini. Viene condannato il vescovo di Torino, Claudio, per la sua opposizione ai pellegrinaggi e al culto delle reliquie; il vescovo era giunto a rompere e bruciare le croci venerate nella sua diocesi; il sinodo lo considera eretico. |
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| 825 |
| maggio |
| Assemblea generale del regno a Corte Olona. Lotario emana un Capitolare che riflette la grave crisi istituzionale ed economica del regno, la decadenza morale e culturale del clero. Dispone che vengano aperti studi giuridici a Pavia, Cremona, Ivrea, Torino, Firenze, Fermo, Verona, Vicenza per l'insegnamento e la preparazione di professori, sotto la direzione dei vescovi locali. Lotario ordina che i vescovi preparino delle abitazioni accanto a ogni cattedrale perché i sacerdoti possano vivere "canonice" ossia in vita comune secondo i canoni (ribadito da papa Eugenio II nell'826). |
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| 827 |
| 27 agosto |
| Muore papa Eugenio II. Gli succede per soli 40 giorni Valentino. |
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| 827 |
| 20 settembre |
| Gregorio IV, un romano, è eletto papa in pieno crollo dell'unità dell'impero franco e in piena rivolta delle fazioni romane. Appena eletto si preoccupa di rimettere d'accordo Ludovico coi suoi figli e perciò si reca a Rothfeld, dove risiede Lotario. Viene invece sequestrato nel monastero di S. Medardo, da dove fa ritorno deluso a Roma. Papa Gregorio fa ampie donazioni al monastero di S. Saba, considerato il più importante di Roma. |
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| 828 |
| Il franco Eberardo è nominato duca del Friuli. La sua famiglia entrerà presto in lizza per la corona italiana. A Venezia vengono trasportate da Alessandria d'Egitto le spoglie di S. Marco, proclamato patrono della città. |
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| 829 |
| Lotario invia come missus il conte Leo a Roma per presiedere dei placiti. Leo è conte a Milano. Concilio di Parigi: deve deliberare sui mali dell'impero. Giona, vescovo di Orléans, è il principale estensore degli atti conciliari; solo i re che governano con giustizia meritano di conservare il potere. Quando non compiono il loro dovere, l'autorità episcopale è responsabile anche del comportamento del re e deve intervenire per guidarne l'azione. La Retia viene separata dall'Italia e congiunta all'Alemagna. |
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| 829 |
| agosto |
| Dieta di Worms: Ludovico il Pio assegna all'ultimogenito Carlo (il Calvo), di soli sei anni, la Svevia, l'Alsazia, il distretto di Coira e una parte della Borgogna. Questa nuova divisione dell'Impero danneggiava l'eredità di Lotario ed indeboliva la posizione del re d'Italia. |
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| 829 |
| 2 ottobre |
| Muore l'imperatore Michele II e gli succede il figlio Teofilo. |
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| 830 |
| Lotario, Ludovico il Germanico e Pipino si ribellano alla decisione del padre Ludovico il Pio di assegnare l'Alemannia a Carlo il Calvo, ma dopo un iniziale svantaggio l'imperatore riesce a trarre dalla sua parte Ludovico e Pipino, isolando ulteriormente Lotario che, alla dieta di Nimega, deve giurare pubblicamente fedeltà al padre. Eginardo scrive la Vita di Carlo Magno. |
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| 831 |
| Il monaco tedesco Pascasio Radberto (790 ca.-865 ca.) enuncia per primo la dottrina della transustanziazione (elevata più tardi a dogma della chiesa), cioè del passaggio reale del corpo e del sangue di Cristo nel pane e nel vino dell'eucaristia. Lotario non si rassegna alla previsione di una prossima Ordinatio Imperii, che lo avrebbe relegato al semplice ruolo di re d'Italia. Riesce a portare dalla sua parte anche i recalcitranti fratelli per combattere il padre a Colmar. L'imperatore, sconfitto ancor prima di scendere in campo per abili manovre di corruzione, deve arrendersi. Il trono imperiale, dichiarato vacante, è assegnato a Lotario. Lotario preme perché Ludovico il Pio faccia pubblica ammenda delle sue colpe. Il regnum Langobardie è lasciato sempre più a se stesso a causa della totale assenza di Lotario. |
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| 832 |
| Capitolare di Lotario che, sette anni dopo quello di Corte Olona, mostra la permanenza di una situazione di degrado, tanto che un comma è dedicato all'oppressione degli uomini liberi poveri. Altre sezioni si occupano del vilipendio della magistratura, delle cospirazioni, dell'inosservanza delle disposizioni imperiali e di tutta una serie di reati che descrivono lo stato di endemica crisi in cui si trovava l'Italia. I fratelli di Lotario fanno nuovamente fronte comune contro di lui e ridanno al padre Ludovico il Pio la corona imperiale. La sconfitta di Lotario è tanto più cocente se si pensa che alcuni dei personaggi maggiori dell'aristocrazia italica lo hanno abbandonato. |
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| 833 |
| Ludovico il Pio, schiacciato dai rimorsi e sempre più superstizioso, si prostra davanti all'altare della basilica di Médard e confessa di aver acconsentito alla condanna di Bernardo invece di ordinarne la liberazione. Angilberto II unisce il monastero di S. Pietro di Mandello a S. Vincenzo in Prato a Milano, da lui fondato. |
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| 834 |
| Lotario chiede ad Angilberto II di recarsi in Francia alla corte del padre Ludovico per intercedere a suo favore e perdonargli la ribellione. Ludovico aveva incluso nella successione l'ultimogenito Carlo (il Calvo). L'arcivescovo ottiene che l'imperatore restituisca la grazia al figlio, che riottiene la corona d'Italia. Lotario nomina duca di Spoleto Lamberto di Nantes della famiglia dei Widonen (Guidoni), originari della Mosella. |
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| 835 |
| 1 marzo |
| Angilberto II trasferisce Gaudenzio, che egli stesso aveva costituito abate di S. Vincenzo, alla dignità abbaziale di S. Ambrogio. L'abate di S. Ambrogio è conte di Civenna, Limonta e Campione. |
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| 836 |
| Viene consacrata dietro l'abside di S. Tecla la basilica jemale di S. Maria Assunta. A Milano è menzionato un uomo di origine franca, Ungero, con vassalli di origine franca e burgundica. E' il primo documento in cui compaiono i "vassalli" come funzionari. |
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| 837 |
| Ludovico il Pio decide di recarsi a Roma. Lotario, temendo che la sua presenza in Italia possa sconvolgere l'organizzazione politica, cerca di sbarrargli la strada rafforzando le chiuse nell'arco alpino e bloccando la delegazione papale che si era avviata per accogliere l'imperatore. Quest'ultima missione è affidata al conte Leo, uno degli uomini più vicini a Lotario. |
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| 837 |
| estate |
| Terribile epidemia che imperversa in tutto l'impero e miete vittime fino in autunno. |
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| 838 |
| dicembre |
| Muore Pipino e l'Aquitania passa a Carlo il Calvo. |
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| 839 |
| Concilio di Cordova: discute di un gruppo chiamato degli "acefaliti", tra i cui errori figurava il rifiuto della venerazione delle reliquie. |
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| 839 |
| giugno |
| Dieta di Worms: nuova divisione dell'Impero che assegna a Ludovico il Germanico la sola Baviera, a Carlo il Calvo tutti i territori a ovest del Rodano, della Saona e della Mosa e a Lotario l'Italia più i territori orientali lungo i medesimi fiumi. |
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| 840 |
| primavera |
| Agobardo, vescovo di Lione (la prima sede delle Gallie) espone in una lettera, scritta a nome di papa Gregorio IV, la prima vera teoria sul S.R.I. L'occasione è la controversia tra Ludovico il Pio e i suoi tre figli, che volevano subito dividersi il regno. Nella lettera si afferma che, essendosi spezzata l'unità dell'impero, spetta alla Chiesa intervenire per essere garante dell'unità tra i cristiani. Si è quindi arrivati all'idea dell'impero medievale o di Res publica christiana, il grande sistema diarchico che si regge sull'imperatore e sul papa. |
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| 840 |
| 5 maggio |
| Ascensione. Si verifica un'eclissi solare a Salisburgo, dove Ludovico II celebrava le Litanie triduane. Essendo seguita nella notte dall'aurora boreale, i due fenomeni vengono letti come un preannuncio della morte dell'imperatore. |
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| 840 |
| 20 giugno |
| Muore a Ingelheim l'imperatore Ludovico il Pio. Il primogenito Lotario, forte della consegna delle insegne del potere - lo scettro e la corona -, pretende la successione, ma si scontra con l'opposizione dei fratelli. |
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| 841 |
| 25 giugno |
| Lotario, in conflitto coi fratelli Ludovico il Germanico e Carlo il Calvo, è sconfitto a Fontenoy (Auxerre) e deve venire a patti con loro, ma subito dopo riaccende gli scontri. |
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| 842 |
| Concilio provinciale di Milano. E' l'ultima volta che vi compare, come suffraganeo di Milano, il vescovo di Coira. Alpchario è educatore a Milano di una figlia di re Pipino. Compare nei documenti con un proprio vassallo. Angilberto incarica Ildemaro e Leutgario, inviati dall'imperatore, di mettere ordine nei riti della chiesa milanese; essi non sacrificano nulla della peculiarità del culto ambrosiano. L'Avvento, festa introdotta da S. Ambrogio, diventa di sei settimane; la Quaresima è parimenti di sei settimane e inizia non il Mercoledì delle Ceneri ma la domenica. La severità del rito non permette l'introduzione nella messa dei Tropi e delle Sequenze e quindi del dramma liturgico nei giorni del triduo pasquale e del Natale. |
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| 842 |
| 20 gennaio |
| Muore l'imperatore Teofilo e il potere passa alla moglie Teodora, reggente per il figlio Michele II di tre anni. |
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| 842 |
| 14 febbraio |
| Giuramento di Strasburgo tra Carlo il Calvo e Ludovico il Germanico contro il fratello Lotario che prepara allo scontro estivo presso Macon. Vengono avviate nuove trattative per giungere a un compromesso il più equo possibile. |
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| 843 |
| L'imperatrice Teodora ripristina il culto delle immagini; da questo momento l'ortodossia diventa il concetto chiave della religione orientale. |
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| 843 |
| agosto |
| Trattato di Verdun: riconosce a Ludovico il Germanico tutti i paesi a oriente del Reno; distribuisce il restante impero tra il primogenito Lotario, che ha la corona imperiale con la Lotaringia e il titolo di re d'Italia, e l'ultimogenito Carlo II il Calvo, che ha la Francia. Il trattato viene elaborato da 120 esperti e riflette una presa di coscienza delle realtà economiche. Si trattava di assicurare a ciascuno dei tre fratelli un pezzo di ognuna delle strisce vegetali ed economiche orizzontali che costituiscono l'Europa. L'importanza degli assi nord-sud è messa in luce in un'Europa in formazione che non è centrata sul Mediterraneo. L'accettazione del trattato è tutt'altro che scontata; Lotario deve fuggire e si rifugia a Civate, portando con sé Wolvinio, discepolo di Eginardo, architetto e orafo di Carlo Magno. |
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| 843 |
| dicembre |
| Muore Aupaldo, abate di S. Ambrogio; Angilberto lo sostituisce con Rachimperto, arciprete della cattedrale. |
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| 844 |
| 11 gennaio |
| Muore Gregorio IV. La successione è contesa tra Giovanni e Sergio, un romano, già cantore, allievo di Leone III. Sergio II inizia l'esercizio del suo potere senza aspettare l'approvazione imperiale. Lotario invia a Roma il figlio Ludovico II, che ratifica l'elezione e richiede il giuramento di fedeltà. L'accomodamento è suggellato dall'incoronazione di Ludovico. |
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| 844 |
| estate |
| Ludovico II commissiona ad Angilberto II, al patriarca di Aquileia e al vescovo d'Ivrea un'inchiesta sulle condizioni del clero e del popolo, i cui risultati verranno resi noti al sinodo di Pavia dell'850. |
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| 844 |
| 15 giugno |
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Incoronazione a Roma di Ludovico II. Negli anni che l'avevano contrapposto ai fratelli, Lotario aveva delegato l'amministrazione del regno d'Italia ai suoi fedeli e al figlio Ludovico, suo vicario. Dopo il trattato di Verdun Lotario rinuncia a svolgere qualsiasi funzione in Italia, per cui Ludovico II può essere incoronato rex Langobardorum da papa Sergio II. Per l'Italia cominciava una fase nuova, con un sovrano nato e cresciuto tra Brescia, Pavia e Milano, intenzionato a frenare il processo di disgregazione del regno.Lotario costituisce missus dominicus per Milano l'arcivescovo Angilberto, coadiuvato dal conte del Seprio Giovanni, figlio del conte Leo. Giovanni è considerato da alcuni studiosi il committente del discusso ciclo di affreschi di S. Maria foris Portas a Castelseprio, dove ebbe la sua tomba. Si reca a Roma anche Ebbone per ottenere l'arcivescovado di Reims, ma gli viene preferito Icmaro e viene assegnato a Bobbio. Ebbone era stato il patrono e promotore del più moderno stile grecizzante nella miniatura carolingia e l'innovatore dello scrittorio di Reims. Anche Angilberto è a Roma. |
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| 845 |
| Il monaco irlandese Giovanni Scoto Eriugena è chiamato alla corte di Carlo il Calvo a dirigere la Scuola Palatina. |
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| 846 |
| Dotazione fatta dal conte Eremberto alla chiesa di S. Primo e Feliciano a Leggiuno, da lui edificata per l'anima sua e di suo padre. Il conte stabilisce un sacerdote per l'ufficiatura della chiesa e ne riserva a sé e ai suoi discendenti il patronato. Eremberto era un personaggio di alto rango, attivo presso la corte pavese e probabilmente incaricato di assicurare il controllo militare del Verbano e delle vie che dal lago portavano ai passi alpini. Un figlio di costui, il chierico Ermenfredo, era forse membro della Chiesa milanese. |
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| 847 |
| 27 gennaio |
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Muore papa Sergio II. |
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| 847 |
| 10 aprile |
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Leone IV è papa, di origine longobarda. Terremoto a Roma, che provoca molti danni, aggravati dalla carestia seguita all'incursione e al saccheggio dei Saraceni. Papa Leone cerca di ripristinare le mura di Roma (Città leonina); il papa è efficacemente sostenuto dal giovane Ludovico II. |
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| 848 |
| Sedulio Scoto il Giovane, poeta e teologo irlandese, fonda a Liegi la scuola detta "Cenacolo di Sedulio". Entra poi a far parte della corte dell'imperatore Lotario I. Sedulio era in contatto con l'arcivescovo di Milano Tadone. |
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| 850 |
| Ludovico II è unto imperatore a Roma. Sinodo di Pavia alla presenza di Ludovico II, che si propone di favorire il sorgere di monasteri e ospedali, di sradicare le antiche superstizioni, di eliminare soprusi perpetrati dai potenti nei confronti delle chiese e dei deboli, stabilendo che gli scomunicati fossero esclusi da qualsiasi carica pubblica. Dai Capitolari promulgati quest'anno emerge in tutta la sua drammaticità la decadenza del potere pubblico, che corrisponde a un costante rafforzamento del potere dei signori. |
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| 852 |
| Un documento cita come custos della basilica di S. Ambrogio a Milano il primicerio dei decumani Giovanni. |
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| 853 |
| I Normanni invadono la valle della Loira; le reliquie di S. Martino vengono messe al riparo per circa 20 anni in altri monasteri più protetti. Diaspora dei monaci che raggiungono anche lo scriptorium di S. Ambrogio a Milano. Angilberto commissiona a Wolvinio l'altare in argento dorato con le Storie di sant'Ambrogio. Viene rifatta l'abside della basilica Ambrosiana con il riutilizzo delle transenne del VI secolo e una serie di 18 vescovi suffraganei che circondano la cattedra arcivescovile. Wolvinio proviene dal monastero di Corbie come Ildemaro e Leutgario, chiamati a Milano a curare la riforma liturgica. |
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| 855 |
| Il gastaldo Walderico è visconte di Milano; disponeva di vassalli franchi. L'entrata degli scabini, sculdasci, gastaldi e visconti nella vassallità dei grandi è in rapporto diretto con la costituzione di un dominio proprio nelle mani dell'aristocrazia carolingia a partire da questi anni. |
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| 855 |
| 4 febbraio |
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Sinodo di Pavia presieduto da Angilberto di Milano, presente Ludovico II. |
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| 855 |
| 17 luglio |
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Muore Leone IV. Come al solito le fazioni avversarie esprimono i loro candidati. Atanasio, figlio del vescovo di Orte Arsenio, viene appoggiato dai messi imperiali contro Benedetto, che alla fine vince (29 settembre). E' in questo frangente che si fa strada la leggenda della papessa Giovanna. |
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| 855 |
| 29 settembre |
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Muore Lotario I ritiratosi in un monastero. L'impero e l'Italia passano a Ludovico II, la Lotaringia a Lotario II, la Borgogna e la Provenza a Carlo II. |
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| 857 |
| 20 giugno |
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Ludovico II trasferisce al diacono Ansperto i beni di Ansprando, reo di avergli assassinato il fratello. |
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| 858 |
| 17 aprile |
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Muore Benedetto III; Niccolò I è papa, sostenuto da Ludovico II. Il papa si propone essenzialmente di instaurare un governo centralizzato della Chiesa e di ripristinare l'autorità papale sui metropoliti e sui vescovi franchi, che nel periodo precedente erano stati più legati all'impero che al papa, dimostrando tendenze autonomistiche. |
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| 859 |
| Angilberto fa trasportare da Albenga a Civate il corpo di S. Calogero. Colloca nella chiesa di S. Vincenzo in Prato il corpo di S. Quirino, martire della Scizia, trasferito a Roma all'inizio del V secolo. Data a quest'epoca il più antico salterio bilingue prodotto nello scriptorium milanese, scritto dal monaco Simeone e conservato a Berlino. |
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| 859 |
| 13 dicembre |
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Muore Angilberto II, sepolto in S. Nazaro. Ignoto il motivo della scelta di questa basilica per la sepoltura. |
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| 860 |
| Icmaro di Reims divulga la lettera segreta di sant'Ambrogio a Teodosio per la strage di Salonicco. Tadone è vescovo di Milano. Si avvale per il suo scriptorium di "scotti sophi", ossia monaci irlandesi, provenienti da Tours. |
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| 860 |
| inverno |
| Inverno di freddo straordinario. |
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| 861 |
| In questo anno papa Niccolò I introduce a Roma dalla Francia le False decretali o Decretali pseudo-isidoriane, testi apocrifi volti a confermare la supremazia della Chiesa di Roma sul potere dei vescovi locali. |
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| 862 |
| Concilio di Metz che giudica Lotario II, reo di aver ripudiato la moglie per prendere con sé la giovane Valdrata. |
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| 863 |
| Muore Carlo re di Borgogna e Provenza e il suo regno è diviso fra Lotario II e Ludovico II. |
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| 863 |
| primavera |
| Concilio provinciale di Milano in cui è condannata Ingeltrude, figlia del conte Malfrido e moglie del conte d'Autun Bosone, fuggita dall'Italia con un adultero. Il marito ricorre a papa Niccolò I, che ordina un sinodo, dove si scomunica Ingeltrude. |
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| 863 |
| ottobre |
| Concilio provinciale di Milano in domo episcopi. Gli atti di questo sinodo riguardano unicamente la disciplina del clero. Vi intervengono i vescovi di Bergamo, Cremona, Asti, Vercelli, Novara, Albenga, Vado, Lodi, Genova, Acqui e Brescia. |
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| 864 |
| Ludovico II, dopo aver occupato con la forza Roma, si pente e chiede perdono al papa. Risulta in questo periodo comes civitatis di Milano Alberico. Un placito di quest'anno è un interessante documento giuridico. In un processo i giudici si trovarono di fronte al compito di vagliare due testimonianze contrastanti (ipotesi per la quale la legislazione carolingia prevedeva il duello). Il testimone della parte avversa non aveva beni di valore corrispondente al proprio guidrigildo. Il monastero si richiamava a quei capitoli di Lotario e Ludovico il Pio che, modificando la disciplina di Liutprando, avevano escluso dalla testimonianza chi non fosse proprietario di beni. |
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| 864 |
| dicembre |
| Un documento (CDL 388) nell'archivio dei canonici di S. Ambrogio nomina espressamente i preti decumani. Un prete di nome Gregorio lascia i beni ai preti secolari, custodi o rettori della chiesa di S. Ambrogio, che sono detti preti decumani ufficiali (il numero delle chiese e cappelle, i cui preti avevano il diritto di chiamarsi decumani, si rileva da un diploma dell'arcivescovo Giordano da Clivio del 1119). I decumani professeranno il diritto longobardo fino alla metà dell'XI secolo, quando la Pataria promuoverà una loro riforma. |
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| 865 |
| Papa Niccolò I costringe re Lotario II a riprendersi la moglie Teotberga e ad abbandonare Valdrata. |
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| 865 |
| 18 febbraio |
| Tadone presiede un concilio radunato in Pavia per ordine dell'imperatore Ludovico II per organizzare una spedizione contro i Saraceni. |
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| 866 |
| febbraio |
| Documento nel quale Tadone, unitamente al suo clero metropolitano, fa un’ampia donazione o riconoscimento di beni e diritti al monastero di S. Ambrogio. Il documento è un clamoroso falso del XII o XIII secolo, eseguito da un monaco di S. Ambrogio contro i canonici. |
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| 867 |
| 16 aprile |
| In una disposizione di opere pie si cita Gherulfo, ministro di Lotario II, che professa di vivere secondo la legge salica. Col coltello, col guanto, col bastone nodoso e col ramo d'albero consegna i suoi beni al fratello Pietro, vassallo. |
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| 867 |
| 23 settembre |
| Basilio il Macedone uccide Michele III e diventa imperatore. |
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| 867 |
| 13 novembre |
| Muore Niccolò I. Gli succede (14 dicembre) Adriano II, sposato (moglie e figlie sono ancora viventi quando viene eletto). |
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| 868 |
| 26 maggio |
| Muore l'arcivescovo di Milano Tadone. |
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| 868 |
| 26 giugno |
| Ansperto è arcivescovo di Milano. Ansperto da Biassono è detto de' Confaloneris nella cronaca di Goffredo da Bussero. Gli viene attribuita la fondazione della chiesa di S. Pietro ad Agliate, feudo dei Confalonieri. L'arcivescovo è ritenuto il fondatore di uno scriptorium arcivescovile, dove vengono prodotti eleganti codici per opera di miniatori di Tours (Vat. Lat. 82, 83 e Clm 343). |
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| 869 |
| 8 agosto |
| Muore il re d'Italia Lotario II. Carlo II il Calvo occupa la Lotaringia. |
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| 870 |
| 20 marzo |
| Compare per la prima volta menzione del monastero di Wigelinda, detto poi di S. Radegonda, nel testamento del vescovo Garibaldo di Bergamo. |
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| 870 |
| 8 agosto |
| Trattato di Meersen: Carlo II il Calvo e Ludovico il Germanico si dividono la Lotaringia a eccezione dell'Italia che resta in possesso di Ludovico II imperatore. |
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| 871 |
| Cospirazione contro Ludovico II. Vi partecipano i duchi di Spoleto. |
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| 871 |
| febbraio |
| Un certo Verolfo, detto Podone, figlio di Ercmario di Milano, dota la chiesa da lui costruita presso le Cinque Vie, chiesa che tuttora si chiama S. Maria di Podone. |
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| 872 |
| 14 dicembre |
| Muore Adriano II; nello stesso giorno viene eletto Giovanni VIII, di stirpe longobarda e amico di Ludovico II. |
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| 873 |
| Tazone da Baggio (de Badaglo) è il primo membro di questa famiglia capitaneale presente a Milano. |
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| 873 |
| agosto |
| Cronaca del prete Andrea: segnala l'invasione di cavallette nella pianura Padana, per la durata di due mesi. |
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| 874 |
| Ludovico II s'incontra con Ludovico il Germanico presso Verona per accordarsi circa l'assegnazione della corona italica a Carlomanno, figlio di Ludovico il Germanico. Compare nei documenti giuridici milanesi la distinzione fra iudices domni imperatoris e iudices civitati Mediolani. Fino alla metà del X secolo il tribunale del conte, costituito da scabini, è la prosecuzione del mallo carolingio; esercita la giurisdizione civile sugli uomini di elevate condizioni e quella criminale su tutti. Nelle circoscrizioni minori operano i vicari con giurisdizione sui coltivatori. |
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| 874 |
| 28 dicembre |
| Ansperto arcivescovo e missus dominicus, in episcopio S. Mediolanensis ecclesiae, presiede a un placito per una causa del monastero di S. Ambrogio contro Eriberto, vescovo di Como, riguardante beni e chiese in Limonta e Campiglione (Campione), poste nella diocesi di Como. |
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| 875 |
| L'imperatrice Angilberga, moglie di Ludovico II, pone il monastero benedettino di S. Maria d'Aurona sotto la protezione del monastero di S. Ambrogio; verrà riconfermata da Carlo il Grosso nell'880. |
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| 875 |
| giugno |
| Compare una cometa con una coda lunghissima. |
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| 875 |
| 12 agosto |
| Muore a Brescia l'imperatore Ludovico II. Ansperto si reca in quella città e trasferisce la salma a Milano, nella basilica di S. Ambrogio, dove ancora si vede l'iscrizione sepolcrale. Secondo il Verri Ansperto ordinò al vescovo di Brescia di consegnargli il cadavere dell'imperatore Ludovico II e, avutone un rifiuto, di concerto coi vescovi di Cremona e di Bergamo rapì l'estinto, che venne poi collocato in Milano in S. Ambrogio. Il trono d'Italia, insieme al titolo imperiale, passa a Carlo II il Calvo e non a Carlomanno, come da precedenti accordi. Nell'improvvisa svolta della successione giocano un ruolo determinante papa Giovanni VIII e i dignitari del regno italico. Carlomanno, privo di altre cariche, sarebbe stato troppo presente in Italia, dove ormai si erano rafforzate le signorie locali e dove la Chiesa temeva ingerenze. |
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| 875 |
| settembre |
| Dieta dei grandi a Pavia, nella quale a sostenere le pretese di Carlomanno è l'imperatrice Angilberga, vedova di Lotario II, coadiuvata da Berengario marchese del Friuli (figlio di Rberardo e di Gisla, figlia di Ludovico il Pio). I dignitari si schierano a fianco di Carlo II il Calvo, che accolgono con tutti gli onori alla fine del mese. |
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| 875 |
| 25 dicembre |
| Natale: viene incoronato a Roma Carlo II il Calvo. La scelta scontenta il patriziato romano, per cui Carlo, dopo l'incoronazione, si rende irreperibile e affida la protezione del papa a Lamberto I di Spoleto. |
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| 876 |
| Lamberto I da Spoleto assedia Milano. |
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| 876 |
| 31 gennaio |
| Incoronazione di Carlo II il Calvo a re d'Italia a Pavia. Inizia la tradizione che univa per la dignità imperiale l'incoronazione a Roma e la corona d'Italia a Pavia. Nella dieta di febbraio a Pavia viene ufficialmente accettato Carlo il Calvo. Ansperto vi partecipa accompagnato da nove comprovinciali. Carlo nomina come suo vicario il cognato Bosone, duca di Provenza, al quale delega il governo del regno d'Italia. |
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| 876 |
| 26 febbraio |
| Carlo II il Calvo concede ad Ansperto beni in Cavenago, Vimercate e Ornago e altri nel territorio di Pavia (CDL 445). |
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| 876 |
| 28 agosto |
| Muore a Francoforte Ludovico il Germanico, il suo regno è diviso tra i tre figli: la Baviera passa a Carlomanno, la Sassonia a Ludovico e la Svevia a Carlo il Grosso. |
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| 877 |
| 27 febbraio |
| Giovanni VIII ingiunge ad Ansperto di non costituire né vescovi né abati prima dell'arrivo dell'imperatore Carlo II il Calvo, che spera agirà secondo i canoni. |
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| 877 |
| marzo |
| Ansperto sottoscrive con altri vescovi il testamento di Angilberga, vedova dell'imperatore Ludovico II (CDL 453), che designa Carlomanno come erede di Ludovico II. |
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| 877 |
| aprile |
| Giovanni VIII scrive a Giovanni arcivescovo di Ravenna, Ansperto di Milano e Valperto di Aquileia sulla scomunica lanciata contro Adalardo, vescovo di Verona. |
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| 877 |
| giugno |
| (14-16 giugno) Capitolare di Kiersy (Quierzy-sur-Oise): Carlo il Calvo, preparandosi a partire per l'Italia, riconosce ai grandi feudatari (vassalli) il diritto di trasmettere il feudo ai loro figli per eredità diretta, riducendo a pura formalità l'approvazione sovrana. Il feudo franco concepiva la sola trasmissione al figlio maggiore, quello longobardo la ripartizione del feudo tra i diversi figli. |
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| 877 |
| luglio |
| Concilio di Ravenna. Giovanni VIII stabilisce che gli arcivescovi eletti devono postulare il pallio entro tre mesi dall'elezione, presentando una professione di fede; solo dopo aver ricevuto l'insegna possono esercitare i diritti metropolitici. Uno dei diritti acquisiti dalla chiesa milanese era quello di ricevere il pallio a Milano, tramite un legato, senza che l'arcivescovo si recasse a Roma. |
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| 877 |
| 6 ottobre |
| Muore Carlo II il Calvo, lasciando il regno al primogenito Ludovico il Balbuziente. Il papa gli preferisce ora Carlomanno, figlio di Ludovico il Germanico, che incorona re d'Italia. |
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| 878 |
| marzo |
| I duchi di Spoleto tengono in ostaggio il papa per un mese, poi Giovanni VIII fugge ad Arles e scrive ad Ansperto che vuole tenere un sinodo in Francia, invitandolo a recapitare una lettera a Carlomanno. Ansperto non la consegna. |
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| 878 |
| 1 settembre |
| Giovanni VIII scrive al conte Suppone, vicerè di Lombardia, che prenda con sé Ansperto e Wibbodo, vescovo di Parma, per trattare con Carlomanno a favore della Chiesa. In seguito al loro diniego, il papa si appoggia a Giovanni, vescovo di Pavia, al quale richiede di richiamare all'ordine gli arcivescovi di Milano e Ravenna. |
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| 878 |
| 2 dicembre |
| Sinodo di Pavia. Ansperto non vi partecipa e il papa lo fa immediatamente richiamare. |
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| 879 |
| Bosone di Vienne è re di Provenza. |
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| 879 |
| inizio |
| Giovanni VIII ordina ai metropoliti di Milano e Ravenna e a tutti i loro successori di obbedire alla convocazione dei presuli pavesi. |
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| 879 |
| marzo |
| Il papa invita Ansperto a recarsi a Roma coi suoi suffraganei per un sinodo da tenersi il primo maggio. |
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| 879 |
| 10 aprile |
| Muore Ludovico il Balbuziente, figlio di Carlo II il Calvo. |
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| 879 |
| 1 maggio |
| Ansperto non si presenta nuovamente e il papa lo scomunica, invitandolo però a un altro sinodo da tenersi il 12 ottobre. Il papa ribadisce l'invito con una lettera del 14 giugno. |
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| 879 |
| 15 ottobre |
| Giovanni VIII depone Ansperto ed esorta il clero milanese a scegliersi un altro arcivescovo tra i preti e i diaconi della cattedrale. Carlomanno, sentendosi prossimo alla morte, cede il regno a suo fratello Carlo il Grosso. Giovanni VIII comunica al nuovo re la deposizione di Ansperto e sostituisce Giuseppe di Vercelli, consacrato da Ansperto, con Cosperto. |
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| 879 |
| 11 novembre |
| Testamento di Ansperto (CDL 490). Si evince che l'arcivescovo apparteneva a una famiglia molto ricca, che possedeva tra l'altro un terreno nell'insula dove Ansperto fabbricò S. Satiro. Una parte del terreno necessario per la costruzione dello xenodochio e della cella venne acquistata dall'abbazia di S. Silvestro di Nonantola, in onore della quale la basilichetta fu anche intitolata. |
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| 879 |
| 24 novembre |
| Il papa risponde a Carlo il Grosso, che aveva intercesso a favore di Ansperto, rifiutando la revoca della sentenza. Ansperto contestava la scelta del papa di costituire re d'Italia il conte Bosone, divenuto re di Provenza in quello stesso anno e non vedeva di buon occhio l'ingerenza papale nella creazione del re d'Italia, scelta che credeva spettasse a sé e ai vescovi e signori del regno. Sembrerebbe inoltre che il papa volesse far dipendere la sede milanese da quella pavese. |
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| 880 |
| Chronicon di Andrea da Bergamo, un longobardo che si propone di continuare l'Historia Langobardorum di Paolo Diacono. Vita e meriti di sant'Ambrogio (scoperto e pubblicato da A. Paredi nel 1964): testo di autore anonimo, redatto nello scriptorium di Ansperto tra l'879 e l'880, che racconta la vita di sant'Ambrogio e inserisce l’episodio della miracolosa partecipazione del vescovo di Milano ai funerali di san Martino, riprendendolo da Gregorio di Tours. L’autore attinge oltre che da Paolino anche da Cassiodoro e dagli scritti stessi di Ambrogio. E' il punto di partenza per le rivendicazioni del primato della Chiesa milanese e della sua autonomia rispetto alla Chiesa di Roma. Contiene implicitamente l'indicazione della modalità d'elezione dell'arcivescovo: Ambrogio in punto di morte avrebbe chiamato accanto a sé i presbiteri della sua Chiesa e i primi cittadini e li avrebbe esortati a scegliere autonomamente il vescovo successore. Questa sollecitazione mirava a escludere l'elezione dalle ingerenze dell'imperatore e del papa. Riguardo all'atteggiamento tenuto da Ambrogio nei confronti degli ariani, l'Autore lo identifica con quello di Gesù che, con un flagello, scacciò i mercanti dal tempio. |
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| 880 |
| 6 gennaio |
| Carlomanno, sempre malato, cede la corona al fratello Carlo il Grosso, che viene incoronato da Giovanni VIII a Ravenna. Si ristabiliscono le relazioni tra il papa e Ansperto. |
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| 880 |
| 21 marzo |
| Diploma di Carlo il Grosso comprovante il possesso dei monaci di S. Ambrogio sull'area del palazzo imperiale, identificato con la chiesa di S. Michele sul Dosso (dove secondo una leggenda sarebbe avvenuta l'incoronazione di Teodorico). E' un falso del XII secolo prodotto in seguito a una controversia tra monaci e canonici per il possesso dei beni pubblici nelle adiacenze del monastero (CDL 499). |
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| 880 |
| 22 marzo |
| Muore Carlomanno, figlio maggiore di Ludovico il Germanico, paralizzato dall'877. |
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| 881 |
| Lapide testamentaria di Guilizone, ricco possidente di Somma Lombardo, che lascia al monastero di S. Simpliciano fondato foris prope civitatem Mediolani la chiesa di S. Fede, un castro e la corte, nonché una piscaria sul Ticino. |
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| 881 |
| 12 febbraio |
| Carlo III il Grosso è consacrato imperatore con la moglie Riccarda. |
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| 881 |
| 15 febbraio |
| Giovanni VIII minaccia di scomunica Anselmo, arcidiacono della chiesa milanese, se non ritorna all'obbedienza dovuta al suo arcivescovo. Nello stesso giorno scrive a un certo Attone che la scomunica infertagli di Ansperto rimane in vigore fin quando egli abbia restituiti i beni alla Chiesa milanese. |
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| 881 |
| 12 marzo |
| Giovanni VIII scrive al clero e al popolo milanese una lettera, nella quale loda e prende sotto la sua protezione il benedettino Aderico, abate di S. Simpliciano, di S. Protaso, dello xenodochium dei SS. Cosma e Damiano, per l'efficace opera svolta in pieno ossequio ai comandi dell'arcivescovo Ansperto, nell'intento di rimettere la chiesa ambrosiana nel suo pristino stato. |
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| 881 |
| 7 dicembre |
| Muore Ansperto e viene sepolto in S. Ambrogio. |
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| 882 |
| Data del più antico atto giudiziario milanese, proveniente dal monastero di S. Ambrogio. E' un processo di libertà nel quale Luba, una valtellinese, tenta senza successo di provare il suo stato di libera nei confronti del monastero ambrosiano. Il tribunale è presieduto dal gastaldo Gausario e dal locoposito Ariberto. |
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| 882 |
| marzo |
| Anselmo II rivendica il titolo di arcivescovo. |
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| 882 |
| agosto |
| Giovanni VIII conferma all'arcivescovo Anselmo i beni della sua Chiesa. Gli dà notizie degli attacchi degli Arabi. |
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| 882 |
| 14 dicembre |
| Muore papa Giovanni VIII, forse avvelenato dai suoi stessi parenti. Vi è implicato il vescovo Formoso, futuro papa. Due giorni dopo, il 16 dicembre, Marino I è papa. D'origine gallese, ha seguito regolarmente tutta la carriera ecclesiastica. La scelta deve essere stata determinata dal fatto che ha guidato la delegazione romana contro il patriarca Fozio, finendo in carcere. Carlo il Grosso lo incontra nell'abbazia di Nonantola per saggiarne l'alleanza. L'imperatore depone Guido di Spoleto accusato di alto tradimento e ordina al conte Berengario di invaderne il ducato. Guido fugge e sollecita i Saraceni ad attaccare. |
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| 883 |
| Peste a Milano. Carlo il Grosso revoca a Guido da Spoleto e ad alcuni altri nobili feudi e titoli precedentemente acquisiti. Il provvedimento verrà annullato già nell'885. Guido apparteneva alla famiglia dei Widonen (Guidoni), originari della Mosella. |
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| 884 |
| 15 maggio |
| Muore papa Marino I, sepolto nel portico di S. Pietro. Due giorni dopo, il 17 maggio, è eletto Adriano III, romano. La città è in preda a tumulti tra le fazioni favorevoli e avverse alla casa germanica. |
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| 884 |
| dicembre |
| Dopo la morte del re di Aquitania Carlomanno, Carlo III il Grosso riunifica l'impero, ad esclusione della Provenza di Bosone, e convoca una dieta a Worms per l'anno seguente. |
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| 885 |
| 18 luglio |
| Prime notizie della chiesa di S. Siro alla Vepra, dipendente da S. Ambrogio, vicino a una cella di origine ambrosiana. |
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| 885 |
| settembre |
| Durante il viaggio verso Worms muore papa Adriano III vicino a Modena; è sepolto nell'abbazia di Nonantola. Viene eletto papa Stefano V, che parteggia per Guido di Spoleto. |
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| 886 |
| Da quest'anno Carlo III il Grosso non tornerà più in Italia. I suoi territori sono insidiati da tutti i confini. |
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| 886 |
| 28 agosto |
| Muore in un incidente di caccia l'imperatore Basilio. Gli succede il figlio Leone VI, detto il Saggio. |
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| 887 |
| L'aristocrazia del regno germanico si solleva nella dieta di Tribur e depone Carlo III il Grosso. Viene innalzato al trono dei Franchi orientali un nipote di Ludovico il Germanico, Arnolfo di Carinzia, figlio naturale di Carlomanno. Alla deposizione seguirà di lì a pochi mesi (13 gennaio 888) la morte di Carlo il Grosso. In Italia viene subito eletto re Berengario del Friuli (887- 924). |
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| 888 |
| marzo |
| Anselmo incorona Berengario I re d'Italia a Pavia con la corona ferrea e la croce ora nel Duomo di Monza, ma prima che l'anno finisca passa dalla parte di re Guido di Spoleto. Berengario ha la consapevolezza di ereditare il regno longobardo. Suo padre Eberardo aveva raccolto per la prima volta le leggi longobarde. La legittimità a occupare il trono italiano gli derivava dalla sua discendenza, per madre Gisla, da Ludovico il Pio. L'eccezionale appello alla linea femminile sarà supportato dal precedente di Teodolinda, in onore della quale farà dono della corona ferrea, di una croce e di un reliquiario alla basilica monzese. Questo precedente servirà a far ritenere Monza una sede alternativa a Pavia e Milano per le incoronazioni a re d'Italia. |
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| 889 |
| febbraio |
| Guido da Spoleto vince alla Trebbia Berengario I e viene incoronato a Pavia re d'Italia. Prima di eleggerlo, i vescovi gli fanno accettare una promissio in otto capitoli; il quinto denuncia le prepotenze dei funzionari pubblici a danno del popolo e chiede un maggior controllo da parte regia. |
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| 891 |
| 21 febbraio |
| Stefano V incorona imperatore Guido di Spoleto, che si associa il figlio Lamberto II. Le leggi emanate da Guido in quest'anno denunciano la prevaricazione con cui operano i funzionari pubblici. |
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| 891 |
| 14 settembre |
| Muore papa Stefano V. |
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| 891 |
| 6 ottobre |
| Viene eletto papa Formoso, che incorona forzatamente re d'Italia Lamberto, figlio dell'imperatore Guido da Spoleto, ma chiede soccorso ad Arnolfo di Carinzia, che scende in Italia, fermandosi però nel nord. |
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| 892 |
| A Milano è conte palatino Mangifredo, giudice imperiale è il milanese Ragifredo. |
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| 892 |
| 30 aprile |
| Lamberto di Spoleto è imperatore. |
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| 893 |
| Carlo il Semplice, nipote di Carlo il Calvo e figlio postumo di Ludovico il Balbo, è re dei Franchi. |
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| 894 |
| inizio |
| Muore improvvisamente Guido da Spoleto e Lamberto corre a Roma per farsi confermare imperatore. Papa Formoso tergiversa in attesa che giunga l'esercito di Arnolfo. Formoso è fatto prigioniero dai duchi di Spoleto, che lo rinchiudono in Castel S. Angelo. |
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| 894 |
| 2 febbraio |
| L'esercito di Arnolfo espugna la città di Bergamo, che si era rifiutata di accoglierlo. Il conte Ambrogio, che gli resiste, viene impiccato davanti a una porta della città, vestito coi suoi abiti e le insegne di dignitario; vengono trucidate numerosi altri dignitari. Milano e Pavia, onde evitare una sorte analoga, si arrendono subito. |
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| 894 |
| fine |
| L'esercito di Arnolfo risale scompostamente l'Italia. Parte delle truppe è catturata dai Pavesi che si vendicano, buttando i corpi dei soldati uccisi nelle fogne. |
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| 896 |
| Re Lamberto presiede ad un placito che si tiene nel monastero di S. Ambrogio. |
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| 896 |
| febbraio |
| Papa Formoso viene liberato da Arnolfo di Carinzia e per gratitudine lo incorona. Arnolfo è colpito da un ictus mentre ritorna in Germania. I duchi di Spoleto assediano nuovamente Roma e papa Formoso, forse avvelenato, muore il 4 aprile. |
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| 896 |
| aprile |
| Viene eletto papa Bonifacio VI, fedele ai duchi di Spoleto. Ma il papa dura in carica solo 15 giorni, morendo sempre in aprile. Non si hanno ulteriori notizie sul suo conto. |
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| 896 |
| 22 maggio |
| E' eletto papa Stefano VI, vescovo di Anagni, partigiano degli spoletini. |
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| 896 |
| 27 settembre |
| Muore l'arcivescovo Anselmo; in ottobre Landolfo è eletto arcivescovo. Nel suo epitaffio in S. Ambrogio viene detto che amò la pace, impedì che il suo gregge fosse vittima di spogliazioni e saccheggi. Si suppone quindi che Landolfo avesse una parte precipua negli avvenimenti accaduti al tempo del suo episcopato, quali l'accordo che nell'896 fecero tra loro Lamberto e Berengario I, entrambi contendenti alla corona d'Italia. |
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| 897 |
| gennaio |
| Papa Stefano VI indice il cosiddetto "concilio del cadavere": viene riesumato papa Formoso e sono dichiarati nulli tutti i suoi atti. Papa Stefano pagherà questo gesto con un'insurrezione popolare, in seguito alla quale verrà imprigionato e strangolato (agosto 997). |
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| 897 |
| 31 gennaio |
| A Milano sono presenti sia la fazione di Lamberto, sia quella di Arnolfo, rappresentato dal conte Mangifredo. |
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| 897 |
| agosto |
| Viene eletto papa Romano, un gallese, per soli 4 mesi. Non se ne sa niente. |
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| 897 |
| dicembre |
| E' eletto papa Teodoro II, per soli 20 giorni, filogermanico. |
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| 898 |
| gennaio |
| E' eletto papa Giovanni IX. Riabilita i preti nominati da Formoso. Nel sinodo decide che all'elezione del nuovo pontefice debba presenziare un messo imperiale per poter contare su un servizio d'ordine. Il papa non vuole però un re lontano, preferisce Lamberto, al quale vuole dare la corona. L'incontro avviene a Ravenna, in un sinodo, ma il dialogo s'interrompe per la morte di Lamberto. |
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| 898 |
| 15 ottobre |
| Lamberto muore durante una battuta di caccia al cinghiale nella foresta della Fraschetta a sud di Alessandria, dove si trovava l'estesa azienda fondiaria di Marengo, territorio di caccia già sfruttato dai Longobardi. La dinastia dei duchi di Spoleto si esauriva. Dopo la morte di Lamberto, Berengario occupa tutta l'Italia dall'Adda alle Alpi. |
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| 899 |
| Ragifredo è giudice del sacro palazzo. |
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| 899 |
| settembre |
| Berengario raccoglie un esercito numeroso da ogni parte d'Italia per fermare gli Ungari, che ormai hanno raggiunto Pavia. Milano ben difesa dalle mura rigurgita di profughi; nel rito ambrosiano s'introducono preghiere per tenere lontani i barbari. |
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| 899 |
| 2 novembre |
| Muore l'arcivescovo Landolfo. |
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| 899 |
| 30 novembre |
| Andrea da Canziano è arcivescovo di Milano e missus imperiale. Appartiene a una famiglia ben introdotta nell'ambiente ecclesiastico milanese - due nipoti chierici e una nipote monaca in S. Salvatore in xenodochio. Dal punto di vista politico sostiene dapprima Berengario e poi passa a Ludovico III. |
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| 899 |
| 8 dicembre |
| Muore Arnolfo di Carinzia - secondo la tradizione consumato dai vermi - e con lui si estingue la dinastia degli imperatori carolingi. |
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| 899 |
| 13 dicembre |
| Gli Ungari passano il Po e investono l'Emilia fino a Bologna: a Piacenza è distrutta la chiesa di S. Savino, a Reggio la cattedrale. |
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| 900 |
| Berengario raccoglie un esercito di 15000 uomini contro gli Ungari, ma viene sconfitto sul Brenta. Sigifredo è conte palatino a Milano anche per l'anno 901. Diploma in cui compare come notaio di Milano Adelgisio, che era anche avvocato pubblico. |
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| 900 |
| 1 febbraio |
| Benedetto IV è papa. |
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| 900 |
| 11 marzo |
| L'arcivescovo di Milano Andrea è a Pavia dove ottiene da Berengario un diploma a favore di sua nipote Roxinda, badessa del monastero di Teodote a Pavia (CDL 636). |
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| 900 |
| 12 ottobre |
| Ludovico IV, re di Provenza, figlio di Bosone ed Ermengarda, è incoronato re d'Italia a Pavia. |
Ultima modifica: giovedě 1 gennaio 2004
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