Cronologia di Milano dal 901 al 1000
a cura di Maria Grazia
Tolfo
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| 901 |
| 15 febbraio |
| Ludovico IV viene consacrato imperatore da Benedetto IV. Sigifredo è nominato conte palatino da Ludovico. |
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| 902 |
| Il partito di Berengario caccio Ludovico di Provenza dall'Italia. |
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| 902 |
| luglio |
| Berengario torna a porre la propria corte a Pavia. |
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| 903 |
| 11 gennaio |
| Testamento dell'arcivescovo Andrea (CDL 675). Da questo si ricava che egli era figlio di un certo Andrea di Canciano di legge longobarda, che fondò uno xenodochium nella sua casa, "non multum longe ab ecclesia, quae dicitur aestiva, presso il monastero quod vocatur Vigelinde". Vi era una chiesetta (S. Raffaele) con un bagno, corte e orto che aveva ricevuto per permuta da Gaidolfo, abate di S. Ambrogio. La cura dello xenodochium e della chiesa di S. Raffaele venne lasciata a suo nipote Varimberto, con la condizione che nell'anniversario della sua morte desse un pranzo per dodici preti nobili, distribuendo loro i ceri dell'oblazione e tre denari e un pasto per cento poveri costituito da pane, lardo, cacio e vino. Dopo la morte di Varimberto xenodochium e chiesa sarebbero passate alle monache di S. Salvatore di Wigelinda (Radegonda). Il Giulini (I, 420) dice che lo xenodochium scomparve, ma le monache di S. Radegonda conservarono il diritto di eleggere il parroco della chiesa di S. Raffaele fino al tempo di Carlo Borromeo. Nello stesso testamento si citano due masserie presso il monastero di S. Simpliciano. L'arcivescovo di Milano Andrea parteggiava per Ludovico III contro Berengario. |
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| 903 |
| luglio |
| Muore Benedetto IV. Leone V è papa per un mese, ucciso forse da una congiura ordita da Cristoforo, prete di S. Damaso, che si fa eleggere papa. |
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| 904 |
| 29 gennaio |
| Cristoforo è deposto da Sergio, della fazione dei Teofilatto, antigermanici. Papa Sergio III ripara i danni subiti dalla basilica di S. Giovanni in Laterano e approva la fondazione dell'abbazia di Cluny. |
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| 905 |
| luglio |
| Ludovico III di Provenza è in Italia e costringe Berengario a fuggire. Berengario riesce a entrare nottetempo in Verona e a fare prigioniero Ludovico, che viene accecato; sarà poi noto col nome di Ludovico il Cieco. |
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| 906 |
| Berengario è re d'Italia. |
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| 906 |
| 26 febbraio |
| Muore l'arcivescovo Andrea. In giugno Aicone, sostenitore di Berengario, è vescovo di Milano fino al 918. |
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| 909 |
| 11 settembre |
| Il duca Guglielmo d'Aquitania dona all'abate di Baume, Bernone, un terreno che possedeva a Cluny in Borgogna; contrariamente all'uso, non si riserva alcuno diritto sull'insediamento monastico che Bernone crea su quella terra. All'atto di fondazione prevede che questo monastero sarà esente dalla giurisdizione del vescovo di Macon e dipenderà dalla sede romana. I monaci cluniacensi sono eccezionalmente esentati dal lavoro manuale per dedicarsi solo alla preghiera. |
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| 911 |
| 14 aprile |
| Muore papa Sergio III; Anastasio III è papa. Di nobile famiglia romana, ha al suo attivo la conversione dei normanni col loro re Rollone. |
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| 911 |
| 24 settembre |
| Con la morte di Ludovico IV il Fanciullo si estingue la dinastia carolingia del ramo tedesco. Il 10 novembre viene eletto re il duca Corrado di Franconia. |
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| 912 |
| 11 maggio |
| Muore l'imperatore Leone VI e gli subentra Alessandro, zio dell'erede Costantino VII di sei anni. |
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| 912 |
| giugno |
| Aicone approva un cambio di beni tra la badessa del monastero di Gisone a Milano e Ingelperto, custode della chiesa di S. Pietro presso S. Ambrogio. Il monastero di Gisone era presso S. Babila e in questa occasione le monache si trasferiscono nel monastero, poi detto di S. Margherita. Il giorno di S. Babila i "vecchioni di S. Ambrogio" in rappresentanza del popolo milanese si recavano in S.Margherita per la messa. |
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| 913 |
| giugno |
| Muore papa Anastasio III, forse assassinato da Teofilatto. |
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| 913 |
| luglio |
| Landone è papa. Con lui entrano in scena le donne di Alberico e Teofilatto; è di estrazione aristocratica. |
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| 914 |
| febbraio |
| Muore Landone, Giovanni X è papa. Nativo d'Imola, vescovo di Bologna e metropolita di Ravenna, era uomo di notevole energia, tanto da contenere in parte la prepotenza delle fazioni romane e delle invasioni saracene. In questa impresa Giovanni chiede aiuto a re Berengario; questi accetta in cambio della convalida del suo potere e dei diritti dell'impero a scapito di quelli della Chiesa. |
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| 916 |
| Berengario viene incoronato con grande solennità imperatore da Giovanni X. Nasce una federazione di potenti: i duchi d’Italia e l’imperatore bizantino contro i saraceni. Lo stesso papa si fa vittorioso generale d’armata e i saraceni devono abbandonare i territori occupati nel 916. I grandi del regno depongono Berengario e gli contrappongono Rodolfo di Borgogna. |
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| 918 |
| Berengario, nipote del re omonimo, è conte di Milano. |
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| 918 |
| 7 settembre |
| Muore Aicone e viene sepolto in S. Maria jemale; in dicembre Varimperto (detto anche Gariberto), nipote del defunto vescovo Andrea, è arcivescovo di Milano. |
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| 918 |
| 23 dicembre |
| Muore il re di Germania Corrado. |
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| 919 |
| 12 maggio |
| Enrico I di Sassonia detto l'Uccellatore è re di Germania. |
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| 920 |
| 17 dicembre |
| Romano Lecapeno diventa imperatore. |
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| 921 |
| I grandi feudatari italiani si ribellano a Berengario e chiamano in Italia Rodolfo II di Borgogna. |
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| 921 |
| 15 agosto |
| Muore Varimperto e viene sepolto nella sua chiesetta di S. Raffaele; il 5 ottobre gli succede suo figlio Lamperto, nemico di Berengario e favorevole a Rodolfo II di Borgogna; appoggia poi Ugo di Provenza, riconosciuto re d'Italia nel 926. |
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| 922 |
| Rodolfo II, re di Borgogna, istigato da un certo conte Gilberto, viene in Italia e si fa acclamare re d'Italia. Berengario si ritira a Verona. |
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| 922 |
| 30 giugno |
| Dopo aver deposto durante la dieta di Soisson Carlo III il Semplice, Ugo, conte di Parigi, fa incoronare suo padre Roberto re di Francia. |
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| 923 |
| Concilio di Reims: si legittimano le indulgenze; i penitenti possono riscattare la propria penitenza con il denaro, se non sono fisicamente in grado di compierla. Nella battaglia di Fiorenzuola d'Arda Rodolfo II di Borgogna sconfigge Berengario I. |
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| 923 |
| 15 giugno |
| Muore il re di Francia Roberto I in uno scontro contro i Sassoni e gli succede il genero Rodolfo di Borgogna, che ne aveva sposato la figlia Emma (m. 935). |
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| 924 |
| marzo |
| Berengario viene assassinato a Verona. La corona d'Italia passa a Rodolfo II di Borgogna. Pavia è distrutta dalla furia degli Ungari e il vescovo viene deportato. L'antico palazzo goto-longobardo presso la basilica di S. Michele è distrutto per sempre. |
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| 924 |
| 12 novembre |
| L’arcivescovo Lamberto interviene in un diploma di Rodolfo II di Borgogna, per la badessa di S. Sisto (CDL 878). I feudatari italiano hanno cambiato nuovamente alleato e si appellano a Ugo di Provenza. |
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| 925 |
| Lamberto si pone alla guida dei signori italiani scontenti di Rodolfo II di Borgogna, per offrire la corona a Ugo di Provenza. Rodolfo II manda a Milano presso Lamberto il conte Burcardo e l'arcivescovo lo invita a cacciare il cervo nel suo brolio (in contestazione che si tratti di quello di S. Nazaro), privilegio che concede solo agli amici più cari. Nel frattempo raduna alcuni nobili, invitandoli a uccidere Burcardo, cosa che fecero. Enrico I unisce al regno di Germania la Lorena. Ottiene (forse in questa occasione) la lancia dal re di Borgogna come segno del potere regale sull'Italia; poco tempo dopo essa sarà chiamata la lancia di Costantino, poi la lancia di S. Maurizio e infine diverrà la Sacra Lancia, perché si credeva che contenesse un chiodo della croce di Cristo. |
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| 926 |
| Rodolfo II, circondato da congiunti nemici, lascia l'Italia e si ritira in Borgogna. |
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| 926 |
| 6 luglio |
| Dopo la fuga di Rodolfo II, Ugo di Provenza viene incoronato re a Pavia con l'appoggio di papa Giovanni X. Con re Ugo per la prima volta nelle singole circoscrizioni cittadine gli scabini sono promossi in gran numero a giudici regi o di palazzo; anche i notai diventano notai regi o di palazzo; tutti sono vassalli del conte. |
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| 928 |
| Si sviluppa in questo periodo la setta dei Bogomili in Bulgaria, dalla quale sembra che derivi la successiva eresia catara diffusa in Occidente. |
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| 928 |
| giugno |
| Sobillato da Marozia, il popolo romano si scatena contro Giovanni X in Laterano e lo occupa. Il papa viene catturato e cacciato in prigione, dove verrà assassinato. Gli succede per soli sette mesi Leone VI. |
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| 928 |
| 5 giugno |
| Muore Ludovico il Cieco. |
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| 928 |
| dicembre |
| Stefano VII è papa. |
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| 931 |
| I Saraceni, annidati nella zona del Fraxinetum (Frejus), attaccano Genova, la saccheggiano, incendiano e deportano un numero considerevole di abitanti. Ugo si associa al regno il figlio Lotario, avuto da Alda. Ugo fa battere moneta a Milano con la legenda "Hugo piissim rex - Christiana Religio". |
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| 931 |
| marzo |
| Giovanni XI è papa, figlio di Marozia e di Alberico I, duca di Spoleto. |
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| 931 |
| 19 giugno |
| Muore l'arcivescovo Lamberto, sepolto in S. Maria jemale. Il 28 giugno Ilduino, parente di Ugo di Provenza, è vescovo di Milano. Nel 920 era stato nominato vescovo di Liegi e abate di Lobbes, non riconosciuto da una parte del clero. Nel 922 Giovanni X, cui era stata deferita la causa, si dichiara per l'avversario Ricario. Nel 926, venuto in Italia al seguito di Ugo, ottiene in commenda il vescovado di Verona. Alla morte di Lamberto raggiunge la sede più prestigiosa di Milano. Raterio, incaricato della missione di riconoscimento presso Giovanni XI, torna a Milano con il pallio, che da semplice segno di distinzione concesso dal papa ad alcuni arcivescovi si era trasformato in età carolingia in un simbolo dell'autorità del metropolita e della avvenuta conferma di un arcivescovo da parte della Chiesa di Roma. |
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| 932 |
| Marozia, dopo essere rimasta vedova per la seconda volta, sposa Ugo di Provenza, re d'Italia, consolidando ulteriormente il proprio potere. Tra il primogenito di Marozia, Alberico II, e Ugo è presto guerra: Ugo fugge e Marozia viene rinchiusa in Castel S. Angelo, dove muore probabilmente in questo stesso anno; Alberico viene proclamato "liberatore di Roma" e governa come capo del patrimonio di S. Pietro, esautorando il fratellastro Giovanni XI. Il suo dominio su Roma dura oltre un ventennio e gli basta il titolo di senatore e principe dei Romani per continuare incontrastato a decidere della gestione temporale dei territori pontifici. Giovanni XI s'interessa quindi della sola vita religiosa, aiutando la riforma del monachesimo iniziata dall'abate Oddone di Cluny. |
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| 935 |
| dicembre |
| Muore in prigionia papa Giovanni XI. |
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| 936 |
| 3 gennaio |
| Leone VII è papa. E' un monaco benedettino, protetto da Alberico che lo ha designato; anch'egli si dedica alla riforma cluniacense. |
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| 936 |
| 2 luglio |
| Muore Enrico I Uccellatore e in Germania sale al trono suo figlio Ottone I, nominato re il 7 agosto 936. |
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| 936 |
| 23 luglio |
| Muore l'arcivescovo Ilduino. |
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| 936 |
| 15 agosto |
| L'ormai anziano Arderico è arcivescovo di Milano per volere di Ugo di Provenza, che vuole preparare l'elezione alla sede ambrosiana del figlio Teobaldo e che a questo scopo lo aveva inserito come arcidiacono nel capitolo della cattedrale, per rispettare l'antica consuetudine ambrosiana in base alla quale il metropolita milanese doveva essere scelto tra i membri del clero ordinario. Arderico fa costruire in S. Nazaro la cappella di S. Lino, dove verrà sepolto e la cappella di S. Andrea, identificata in via ipotetica dal Moriggi con S. Andrea al Muro rotto in via Rastrelli, collocata all'interno di una torre delle mura di Narsete. |
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| 937 |
| 11 luglio |
| Muore Rodolfo II di Borgogna e Ugo di Provenza ne sposa la vedova. |
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| 939 |
| 13 luglio |
| Muore Leone VII; Stefano VIII è papa. E' una creatura di Alberico e gli viene concessa solo la libertà di fungere da mediatore di pace fra Luigi IV di Francia e i suoi baroni, ma non ha nessun carisma e nessuna autorità. |
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| 940 |
| Il nobile Adelmanno dei Menclozzi fa rifabbricare la chiesa di S. Giorgio al pozzo bianco, detta poi anche S. Giorgio Alemanno. La piazza davanti alla chiesa, demolita nel 1787, viene detta dei Menclozzi in una carta del 1158. La tradizione dell’XI secolo identificò la statua del "scior Carera" (collocata oggi in corso Vittorio Emanuele) con quella di Adelmanno, verniciandola a strisce bianche e nere. |
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| 941 |
| Il marchese d'Ivrea Berengario II, figlio di Adalberto, è conte di Milano. Grave carestia in occidente. |
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| 942 |
| Ludovico IV deve rinunciare alla Lotaringia a favore di Ottone I. |
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| 942 |
| ottobre |
| Muore Stefano VIII; Marino II è papa. |
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| 944 |
| Dieta di Pavia: Ugo di Provenza, volendo insediare come arcivescovo il suo figlio naturale Teobaldo, fa scoppiare una rissa per uccidere l'arcivescovo Arderico; muoiono 90 milanesi, ma Arderico si salva. Come risarcimento di quei morti, Ugo regala alla Chiesa di Milano l'abbazia di Nonantola, distrutta all'inizio del secolo dai Magiari, e un crocefisso d'oro da porsi sopra il ciborio di S. Maria jemale. L'abbazia di Nonantola era a quel tempo in commenda a un certo Gerlone, che entrò subito in lotta con la Chiesa milanese. |
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| 944 |
| 16 dicembre |
| L'imperatore Romano I Lecapeno è deposto dai figli. Costantino VII rimane unico imperatore. |
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| 945 |
| Berengario II d’Ivrea contende il regno a Ugo di Provenza. L'arcivescovo di Milano sostiene Berengario. I signori italiani, radunati nella basilica di S. Ambrogio, accettano per re Lotario, figlio di Ugo di Provenza, pur riconoscendo ancora il titolo regio a Ugo. Berengario accetta. |
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| 946 |
| 10 maggio |
| Muore papa Marino II; gli succede Agapito II. Per liberarsi dalla dipendenza verso Alberico II, il papa si appoggia all'impero. La corona d'Italia viene offerta a Berengario II d'Ivrea, a scapito di Lotario e di Ugo di Provenza. Si giunge al compromesso di acclamare re Lotario sotto la tutela del marchese d'Ivrea. Lotario è appoggiato dall'imperatore di Bisanzio. Papa Agapito, preoccupato di cadere sotto la vendetta di Berengario, richiede la protezione del re di Germania Ottone I. |
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| 947 |
| Una nuova calata di Ungari in Lombardia obbliga Berengario a imporre una tassa di un denaro d'argento a testa e a spogliare le chiese degli arredi sacri per pagare una sorta di riscatto. Ottone I concede il ducato di Baviera a suo fratello Enrico. Lotario II, re d'Italia, sposa Adelaide, figlia di Rodolfo II re di Borgogna. Il vescovo Attone di Vercelli scrive una lettera, divenuta celebre, al vescovo Gualdo di Como in cui raccoglie dalla Bibbia e dagli scritti dei Padri tutti gli argomenti per dimostrare che il marchese Berengario e il suo sostenitore Gualdo nella loro ribellione contro re Lotario contrastano l'ordinamento stabilito da Dio. Berengario e i suoi alleati sono per Attone "milites rebelles". |
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| 948 |
| 10 aprile |
| Muore Ugo di Provenza ad Arles lasciando erede il figlio Lotario. Berengario II d'Ivrea invia come ambasciatore a Costantinopoli Liutprando di Cremona per due anni.
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| 948 |
| agosto |
| Attone, vescovo di Vercelli, lascia alla Chiesa milanese, inclusi i decumani, le valli Leventina (CH, da Biasca ad Airolo) e di Blenio (CH, da Biasca ad Airone). |
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| 948 |
| 15 ottobre |
| Muore l'arcivescovo di Milano Arderico; Manasse, arcivescovo di Arles dal 920, viene nominato arcivescovo di Milano da Lotario, suo cugino. Manasse è figlio di Teutperga, sorella di Ugo di Provenza. Suo padre era Guarnieri, conte di Chalons, ucciso in guerra contro i Normanni nel 925. Pur rimanendo anche arcivescovo di Arles fino al 961, ricevette da Ugo l'amministrazione e le rendite delle diocesi di Verona, Mantova e Trento. Lotario concede a Manasse il diritto di battere moneta, diritto che passerà poi al Comune. Quella di Manasse è una pura elezione politica, di scarsa presenza sul territorio milanese. La sua nomina suscita una forte opposizione da parte del clero e del popolo, che sfocia in uno scisma di cinque anni, con l’elezione di un altro arcivescovo, Adelmanno. Il cronista Arnolfo scrive che Manasse e Adelmanno furono insieme "non sulla cattedra ma nell'impugnare arco e faretra". |
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| 950 |
| Adalberto/Atto di Canossa fa trasportare nel suo castello di Canossa le reliquie del beato Apollonio, che sarebbe stato vescovo di Brescia ai tempi di Adriano. Viene costruito un monastero, al quale papa Benedetto VII concede dei privilegi. |
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| 950 |
| 31 maggio |
| Diploma (CDL 15) col quale Lotario dona, dietro richiesta di Attone di Vercelli e di Manasse di Milano, alla Chiesa di Como le chiuse e il ponte di Chiavenna con tutti i diritti spettanti al fisco. |
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| 950 |
| 22 novembre |
| E' assassinato Lotario II, sepolto in una cappella addossata alla basilica di S. Ambrogio. |
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| 950 |
| 15 dicembre |
| Vengono incoronati a Pavia Berengario II d'Ivrea e il figlio Adalberto, contro i quali si forma un partito avverso, guidato dalla vedova di Lotario II, Adelaide. |
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| 951 |
| L'arcivescovo di Milano Manasse passa dalla parte di Ottone I. |
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| 951 |
| 20 aprile |
| Adelaide, regina d'Italia e vedova di re Lotario, viene catturata da Berengario II e imprigionata in una rocca sul lago di Garda. Da qui fugge e si mette sotto la protezione di Adelardo, vescovo di Reggio, il quale la affida ad Adalberto/Atto, figlio di Sigfriedo, vassallo del marchese Adalberto di Toscana. Adalberto/Atto è un vassallo del vescovo di Reggio e si prodiga in favore del matrimonio di Adelaide con Ottone I, re di Germania (celebrato a fine dicembre a Pavia),ottenendo il feudo di Canossa. Grazie alla sua abilità diplomatica, Adalberto diventa conte di Reggio e Modena, poi di Mantova, estendendo la sua influenza fino a Brescia. |
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| 951 |
| 23 settembre |
| Ottone I assume a Pavia la corona del regno italico e sposa in seconde nozze Adelaide. Lascia Berengario II come suo vicario. Fa battere una moneta d'argento detta ottolino con la legenda "Otto Imperator - Mediolanium". |
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| 952 |
| 7 agosto |
| Dieta di Augusta: vi presenzia come arcivescovo di Milano Manasse. Ottone I assegna la dignità regia a Berengario II e a suo figlio Adalberto. |
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| 953 |
| Litolfo si ribella al padre Ottone I chiedendo l'aiuto degli Ungari, ma la sua ribellione fallisce. |
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| 953 |
| inizio |
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Valperto, membro della Chiesa ambrosiana, viene eletto in sostituzione di Manasse e di Adelmanno come arcivescovo di Milano. E’ appoggiato da Berengario. Adelmanno si ritira; Manasse è ad Arles, da dove non ritorna più a Milano, ma lascia suoi messi a governare almeno una parte della diocesi milanese fino al 959. |
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| 954 |
| Muore Alberico II. Maiolo (Mayeul) è abate di Cluny. La grande strategia operata da Maiolo consiste nel legare l'abbazia all'impero. Maiolo è chiamato a riformare S. Apollinare in Classe a Ravenna e a fondare a Pavia il monastero di S. Salvatore; dà una regola al monastero di S. Giovanni a Parma e riforma S. Pietro in Ciel d'Oro a Pavia. |
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| 954 |
| 12 novembre |
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Dopo la morte di re Ludovico IV, il tredicenne Lotario è re di Francia sotto tutela del duca Ugo di Parigi e con l'appoggio di Ottone I e di Bruno arcivescovo di Colonia, fratelli questi due ultimi di sua madre Gerberga. |
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| 955 |
| In Italia tutti fanno vuoto intorno a Berengario II, che dalla Dieta di Augusta è tornato schiumando ira contro tutti. Anche papa Giovanni XII lo liquida quando si accorge che suo figlio Adalberto sta cercando di annettersi i territori della Chiesa. Di nuovo papa e principi romani invocano Ottone I in soccorso. Berengario si ripara nella rocca di S. Leo in Romagna. Nasce Ottone II. |
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| 955 |
| 10 agosto |
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Ottone I sconfigge definitivamente gli Ungari al fiume Lech. |
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| 955 |
| 16 dicembre |
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Giovanni XII è papa, al secolo Ottaviano, figlio di Alberico II. |
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| 956 |
| Litolfo, figlio di Ottone I, scende in Italia e costringe alla fuga Berengario. |
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| 956 |
| dicembre |
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Muore l'arcivescovo scismatico Adelmanno, sepolto in S. Giorgio al pozzo bianco. |
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| 957 |
| gennaio |
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Dopo la vittoria dell'esercito di Ottone, guidato da suo figlio Litolfo, l'arcivescovo di Milano Valperto, prima partigiano di Berengario II, passa dalla parte di Ottone. |
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| 957 |
| 6 settembre |
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Litolfo muore a Pombia e lascia campo libero a Berengario II. |
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| 959 |
| 9 novembre |
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Muore l'imperatore Costantino VII e gli succede il figlio Romano II. |
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| 960 |
| Valperto fugge in Germania per sottrarsi alla vendetta di Berengario II e Adalberto. Berengario II ripristina Manasse sulla cattedra ambrosiana, ma Manasse continua a rimanere ad Arles. |
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| 961 |
| Ottone I doma una rivolta in Italia sconfiggendo Berengario II, fatto prigioniero dopo un lungo assedio alla fortezza di S. Leo. |
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| 961 |
| 26 maggio |
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Ottone II è incoronato re d'Italia ad Aquisgrana. |
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| 961 |
| agosto |
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Tra agosto e dicembre si tiene una dieta a Milano. Vi partecipa Ottone I e Valperto lo consacra re d'Italia in S. Ambrogio sulla tomba di Lotario, del quale ha sposato la vedova. |
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| 962 |
| Il vescovo di Cremona Liutprando scrive l'Antapodosis, storia d'Europa dall'888 al 962. |
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| 962 |
| gennaio |
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Valperto accompagna a Roma Ottone I e lo presenta a papa Giovanni XII per l'incoronazione imperiale, che ha luogo il 2 febbraio. Era la terza incoronazione e la tradizione si fissò: i re di Germania si incoronavano ad Aquisgrana, a Pavia o a Milano come re d'Italia e imperatori a Roma. |
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| 962 |
| 13 febbraio |
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Privilegio ottoniano: l’imperatore s’impegna a riconoscere al papa tutte le donazioni, ma pone la Chiesa sotto la tutela imperiale. Nel Privilegio si ribadisce la Constituto Romana dell’824: non si può procedere all’elezione papale senza l’approvazione dell’imperatore. Giovanni XII si oppone alla supremazia imperiale e si schiera con Berengario II, catturato e deportato. Il figlio Adalberto fugge presso i Saraceni a Frassineto e quindi in Corsica. |
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| 963 |
| 15 marzo |
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Muore l'imperatore Romano II. E' eletto imperatore (16 agosto) il generale Niceforo Foca. Ottone I apre le trattative per far sposare suo figlio con la principessa Anna, nata in quell'anno. La corte imperiale rifiuta. |
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| 963 |
| 6 dicembre |
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Viene deposto il ribelle papa Giovanni XII e sostituito col segretario di Ottone, Leone VIII. Ottone I sancisce formalmente la politica della feudalità ecclesiastica, togliendo il potere alla feudalità laica e lo dà ai vescovi-conti. I grandi feudi ereditari vengono attribuiti alla Chiesa e in questo modo sono più legati al potere centrale. |
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| 963 |
| 13 dicembre |
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Papa Leone VIII concede un privilegio alla Chiesa di Aquileia. L'arcivescovo di Milano Valperto precede ancora l'arcivescovo di Ravenna, ma cede il passo al patriarca di Aquileia Rodoaldo. |
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| 964 |
| Ottone I dona al monastero Maggiore di Milano una reliquia di S. Maurizio. |
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| 964 |
| inizio |
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Berengario II, la moglie Willa e le figlie sono arrestati da Ottone I e inviati prigionieri a Bamberga. |
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| 964 |
| maggio |
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Giovanni XII torna a Roma e convoca un sinodo contro l'imperatore, ma il 14 ottobre muore a soli 27 anni in circostanze misteriose. Benedetto V è papa senza l'approvazione di Ottone. Benedetto si presenta dinnanzi all'imperatore debole, malato, vestito di sacco. Ciononostante deve andare in esilio ad Amburgo perché Ottone I conferma papa Leone VIII. |
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| 964 |
| estate |
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Peste a Milano. |
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| 965 |
| 1 marzo |
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Muore Leone VIII e Giovanni XIII, vescovo di Narni, è papa. E' fatto prigioniero in seguito a una insurrezione della nobiltà romana. |
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| 966 |
| Ottone I torna a Roma e ristabilisce l'ordine, uccidendo tutti i ribelli e imponendo Giovanni XIII. |
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| 967 |
| aprile |
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Concilio di Ravenna alla presenza di Giovanni XIII e di Ottone I. Nella gerarchia ecclesiastica, l'arcivescovo di Milano occupa ormai il terzo posto dopo Aquileia e Ravenna. |
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| 967 |
| 25 dicembre |
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Ottone II (12 anni) viene associato nell'impero. |
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| 968 |
| Placito a Milano nella casa di Bonizone/Ambrogio da Carcano, presso il brefotrofio di Dateo. |
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| 968 |
| 4 giugno |
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Ambasceria (fallita) del vescovo di Cremona Liutprando presso la corte di Bisanzio per ottenere una principessa porfirogenita (nata nella porpora) per Ottone II. |
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| 969 |
| Trattato contro i Bogomili del prete Cosma. |
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| 969 |
| 26 maggio |
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Concilio di Roma. Papa Giovanni XIII delibera che la diocesi di Alba, devastata dai saraceni, sia unita alla diocesi di Asti dopo la morte del vescovo di Alba. |
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| 969 |
| 10 dicembre |
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L'imperatore Foca muore assassinato in una congiura intentata dalla moglie Teofano e dal suo successore Giovanni Zimisce, imparentato per parte di madre con i Foca. Giovanni sposa Teodora, figlia di Costantino VII Porfirogenito e sorella di Romano II. Per consolidare il suo prestigio, acconsente a che la principessa Teofano (forse figlia di Romano II) sposi Ottone II. |
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| 970 |
| 6 novembre |
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Muore l'arcivescovo di Milano Valperto. |
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| 970 |
| 10 dicembre |
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Arnolfo è arcivescovo di Milano. |
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| 972 |
| Data presunta per l'esecuzione degli stucchi del ciborio di S. Ambrogio. Si riscolpisce probabilmente il portale ligneo con le Storie di Davide desunte dal I Samuele. A Milano viene prodotta il secchiello liturgico eburneo detto "Situla Basilewskij". Pergamena del monastero di S. Ambrogio che menziona la chiesa di S. Sebastiano, le cui prime testimonianze risalgono comunque al IX secolo. |
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| 972 |
| 14 aprile |
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Ottone II sposa a Roma nella basilica di S. Pietro la principessa Teofano di Bisanzio con la benedizione di papa Giovanni XIII. Le origini della principessa sono sconosciute. Secondo alcuni storici sarebbe nata nel 958 dall'imperatore Romano II, un armeno trapiantato in Macedonia, e sarebbe stata quindi sorella degli imperatori Basilio II e Costantino VIII. Ottone II e Teofano ricevono entrambi il sacramentale della incoronazione che permette all'imperatrice di diventare reggente in caso di emergenza. Il matrimonio garantisce a Ottone i diritti sui territori dell'Italia meridionale bizantina. La coppia è alloggiata presso il monastero di S. Alessio sull'Aventino, un cenobio di osservanza bizantina. |
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| 972 |
| settembre |
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Muore papa Giovanni XIII. |
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| 973 |
| 19 gennaio |
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Benedetto VI è papa, di origine tedesca. |
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| 973 |
| 7 maggio |
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Muore Ottone I e gli succede il figlio Ottone II. |
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| 974 |
| 16 aprile |
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Muore l'arcivescovo Arnolfo e il 27 luglio gli succede Gotofredo, su designazione di Ottone II. Viene realizzato il secchiello liturgico di Gotofredo. |
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| 974 |
| giugno |
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In una congiura organizzata dalla famiglia dei Crescenzi viene catturato Benedetto VI e strangolato in Castel S. Angelo. Ottone II, sua madre Adelaide e la moglie Teofano tentano di convincere Maiolo, abate di S. Pietro di Cluny, ad accettare la tiara pontificia, ma il saggio monaco rifiuta. |
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| 974 |
| ottobre |
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E' eletto papa Benedetto VII. Sosterrà la riforma cluniacense e i monasteri di Cluny, Subiaco e Montecassino. |
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| 975 |
| Nasce presso Maastricht Sofia, la prima figlia di Ottone II. Diverrà monaca benedettina. La famiglia imperiale passa il Natale a Poehlde. |
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| 976 |
| 10 gennaio |
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Muore l'imperatore Giovanni Zimisce forse avvelenato. Gli succedono i figli di Romano, Basilio II e Costantino. |
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| 977 |
| fine |
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Nasce a Quedlinburg presso Metz Adelaide, figlia di Ottone II e Teofano. Sarà badessa benedettina di Gandersheim dal 999 al 1032. |
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| 978 |
| Il re di Francia Lotario tenta di strappare la Lotaringia all'imperatore Ottone II. L'attocca viene sventato e Ottone II arriva sotto le porte di Parigi. L'imperatrice vedova Adelaide è accusata di voler spodestare il figlio e di avere dilapidato le finanze dell'impero. |
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| 979 |
| 19 settembre |
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Muore Gotofredo e dal 23 dicembre Landolfo da Carcano è arcivescovo di Milano. Landolfo Seniore scrive che suo padre Bonizone/Ambrogio aveva governato Milano sotto Ottone I e Ottone II con poteri pieni. |
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| 979 |
| dicembre |
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Contro le vessazioni di Ambrogio (Bonizone) da Carcano e di suo figlio Landolfo i Milanesi vengono alle armi e l’arcivescovo deve fuggire. L'insurrezione è narrata dallo storico dell'XI secolo Arnolfo. Secondo Landolfo Seniore è un servo di Tazone da Baggio a uccidere il padre dell'arcivescovo. |
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| 980 |
| Ottone II scende in Calabria contro i Bizantini. Si acutizza il dissidio tra l'imperatrice Adelaide e suo figlio Ottone II, che la obbliga a rifugiarsi a Vienne presso il di lei fratello Corrado il Pacifico. I nemici vogliono metterla fuori gioco accusandola di attentare alla sicurezza dell'impero. Sembra che il disaccordo riguardasse le rivendicazioni di Ottone II sulla Puglia e la Calabria. La riconciliazione avverrà a dicembre a Pavia con l'intermediazione dell'abate di Cluny, Maiolo. |
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| 980 |
| luglio |
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Nasce a Kessel presso Kleve il principe ereditario Ottone III insieme a una gemella che muore subito dopo. |
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| 980 |
| 25 dicembre |
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A Natale Ottone II e Teofano sono a Ravenna. |
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| 981 |
| 27 marzo |
| Pasqua: la corte imperiale è a Roma. Vi si trovano anche Corrado il Pacifico, re di Borgogna e fratello dell'imperatrice Adelaide, Ottone I di Sassonia duca di Baviera e Ugo di Francia.
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| 982 |
| Ottone-Guglielmo è conte di Macon; è figlio di Adalberto d'Ivrea e di Gerberga, che sposa in seconde nozze Enrico I il Grande, duca di Borgogna. Alla morte di quest'ultimo, Ottone-Guglielmo ne eredita il ducato. E' in stretti rapporti di parentela con Guglielmo da Volpiano, in lotta contro Enrico II e contro il re di Borgogna Rodolfo II (Rodolfo il Glabro, III, 6). |
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| 983 |
| L'arcivescovo Landolfo in esilio, per conquistare il favore dei nobili, concede loro dei feudi spossessando i canonici ordinari maggiori, il primicerio dei decumani, gli arcipreti e il cimiliarca. Col denaro ricavato scende in guerra contro i Milanesi. La notizia è registrata da Landolfo il Vecchio, che qualifica l'azione come "detestabile". I nuovi feudatari, detti capitani o cattanei, furono da questo momento annoverati tra le file del mondo vassallatico episcopale. |
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| 983 |
| inizio |
| La corte imperiale è a Roma e vi resta per i primi mesi dell'anno. |
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| 983 |
| 15 maggio |
| Placito di Verona che riunisce numerosi dignitari ecclesiastici: Robaldo di Aquileia, Egberto di Treviri, Pietro di Pavia, Pietro di Como, Maiolo di Cluny e alcuni dignitari civili come Ottone di Carinzia e Beatrice di Lorena. |
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| 983 |
| 10 luglio |
| Benedetto VII è vittima di una rivolta anti-imperiale e viene strangolato in carcere. Viene eletto in dicembre Giovanni XIV, al secolo Pietro di Campania, già cancelliere dell'impero e vescovo di Pavia, sua città natale. |
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| 983 |
| 7 dicembre |
| Giovanni XIV (Pietro di Pavia) è appena stato eletto che Ottone muore a 28 anni proprio in casa del pontefice, nel palazzo del Vaticano, e si mormora subito che sia stato avvelenato. La tomba di Ottone II si trova nelle Grotte Vaticane. Lascia il piccolo Ottone III di tre anni alla cura della madre Teofano e della nonna Adelaide. Subito si scatenano le fazioni. La debolezza dell'impero induce Bonifacio VII, l'antipapa tenuto alla larga da Ottone II, a ricomparire a Roma con minacce di vendetta. |
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| 984 |
| giugno |
| L'arcivescovo di Magonza Wiligiso, durante una dieta svoltasi a Rohr in Turingia, ottiene il riconoscimento per Teofano di reggente dell'Impero per conto del figlio Ottone III, insieme alla suocera Adelaide. Il duca di Baviera Enrico il Litigioso tenta di usurpare il trono di Ottone III, ma l'intervento della nonna Adelaide e della madre Teofano salvano il giovane sovrano. |
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| 984 |
| 20 agosto |
| L'antipapa Bonifacio VII torna dall'esilio a Costantinopoli carico d'oro, pronto a comprare chi voglia sostenerlo. Giovanni XIV cade nelle sue mani e viene ucciso in Castel S. Angelo. |
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| 985 |
| agosto |
| L'antipapa Bonifacio VII muore e Giovanni XV è papa, figlio di un prete di nome Leone. Si pone come scopo quello di smantellare il potere delle famiglie nobili di Roma, che a loro volta fanno di tutto per ostacolare l'esercizio dei papi. A un certo punto tutti sono indignati per questo gioco di prebende e favoritismi del papa. |
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| 986 |
| Muore improvvisamente il re di Francia Lotario II e il giovane figlio Luigi V eredita il regno. |
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| 987 |
| 1 giugno |
| Alla morte del giovane re di Francia Luigi V, un intrigo ben orchestrato da Adalberon permette di scartare dalla successione l'ultimo sopravvissuto della stirpe carolingia, Carlo, duca della Bassa Lorena e zio del re defunto. I grandi del regno di Francia eleggono re Ugo Capeto; è l'inizio della dinastia capetingia. L'elezione è sostenuta da Gerberto d'Aurillac, legato alla corte imperiale. |
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| 987 |
| 30 dicembre |
| Roberto II è associato al padre Ugo Capeto nel regno di Francia. |
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| 988 |
| Gaidoaldo compare come abate di S. Ambrogio. Susanna Rosala, figlia del defunto re d'Italia Berengario II (m. 966) e vedova del conte di Fiandra sposa Roberto di Francia, ma viene ripudiata l'anno dopo. |
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| 989 |
| L'imperatrice Teofano è a Roma ospite dei Crescenzi. |
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| 990 |
| Comparsa di una cometa. |
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| 991 |
| 15 giugno |
| Muore a Nimega, assistita dai vescovi Willigiso di Magonza e Hildibaldo di Worms, l'imperatrice Teofane (33 anni), vedova di Ottone II e verrà sepolta a Colonia nella basilica benedettina di S. Pantaleone. Suo figlio Ottone III passa sotto la tutela della nonna Adelaide. |
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| 992 |
| giugno |
| In un documento riportato nel CDL 1527 vengono elencate le chiese ufficiate dai preti decumani a Milano: 1. S. Maria jemale, 2. S. Tecla e Pelagia o estiva, 3. S. Ambrogio, 4. S. Lorenzo, 5. S. Dionigi, 6. S. Martino presso S. Vittore, 7. S. Eustorgio, 8. S. Nabore, 9. S. Stefano, 10. S. Nazaro, 11. S. Vittore al teatro, 12. S. Giorgio al palazzo, 13. S. Vittore al corpo. L'autore è un certo Pietro, decumano di S. Vittore, figlio di Pietro de vico Barate di legge longobarda. |
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| 993 |
| Muore il re di Arles Rodolfo III il Pio e gli succede Corrado il Pacifico, fratello dell'imperatrice Adelaide. Giovanni XV opera la prima canonizzazione papale conosciuta nella storia a favore di S. Ulderico, vescovo di Augusta, il cui culto venne approvato durante un'imponente cerimonia in Laterano. |
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| 996 |
| aprile |
| Muore papa Giovanni XV. |
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| 996 |
| 3 maggio |
| Gregorio V è papa, al secolo Brunone di Carinzia, cugino di Ottone III e allievo di Gerberto d'Aurillac. |
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| 996 |
| 21 maggio |
| Ottone III assume la corona imperiale e propugna la Renovatio Imperii. Ottone si considera, al pari del basileus suo nonno, un re-sacerdote e vuole governare il suo impero cristiano da Roma. Bisogna rimarcare che Ottone ha solo 16 anni e il papa suo cugino ne ha 24. I due vivono molto uniti perché percepiscono l'ostilità dell'ambiente che li circonda. Sotto Ottone III si delinea una difficile crisi nel rapporto fra i rappresentanti del potere imperiale (vescovi o marchesi) e i milites nobili, possessori di castelli, in dipendenza feudale dai principi. Questa crisi si tenterà di rimediare nel 1037 con la legge sui feudi del 1037 di Corrado II. Dono della fronte d'oro dell'altare alla basilica di S. Ambrogio con le Storie della Passione. |
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| 996 |
| settembre |
| Una sommossa provocata dai Crescenzi costringe papa Gregorio V alla fuga. |
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| 996 |
| 24 ottobre |
| Muore il re di Francia Ugo Capeto e gli succede il figlio Roberto II detto il Santo. |
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| 997 |
| Obbligo per i preti di ufficiare con musica corale e accompagnamento d'organo. |
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| 997 |
| 17 marzo |
| Arduino d'Ivrea nella sua lotta contro i vescovi-conti uccide il vescovo Pietro di Vercelli, capo del partito anti-arduinico, e ne brucia il cadavere. Con una lettera pubblica i vescovi dell'Italia settentrionale accusano il marchese, tra l'altro, di aver istigato i secundi milites al crimen periurii. Arduino è scomunicato dal vescovo d'Ivrea e dai papi Gregorio V e Silvestro II e combattuto da Ottone III. |
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| 997 |
| primavera |
| Giovanni Crescenzio fa eleggere l'antipapa Giovanni XVI Filagato, un greco, vescovo di Piacenza. |
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| 997 |
| novembre |
| Landolfo da Carcano fa erigere il monastero di S. Celso, presso la cui chiesa viene sepolto; testamento di novembre CDL 1647: "ad locum ubi antiquitus tres moros vocabatur". Per l'occasione rinviene probabilmente il corpo di san Castriziano, che fa deporre in S. Giovanni in Conca, che da quel momento diventa una fondazione di Castriziano. Egberto, vescovo di Treviri, preso da dubbi circa il corpo di S. Celso conservato nella sua città, stacca la falange di un dito e la getta in un braciere, dove rimane intatta per tutta la messa. |
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| 998 |
| 23 marzo |
| Muore Landolfo II da Carcano. |
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| 998 |
| 24 aprile |
| Ottone III espugna Castel S. Angelo tenuto dal Crescenzio, che viene decapitato e appeso a Monte Mario. Papa Giovanni XVI è arrestato e orrendamente mutilato (amputate le mani, tagliate le orecchie, cavati gli occhi), poi relegato in un monastero (forse Fulda), dove morirà. Gregorio V riassume il pontificato. |
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| 998 |
| 19 maggio |
| Arnolfo II è arcivescovo di Milano. Secondo la cronaca di Goffredo di Bussero, Arnolfo appartiene alla famiglia dei signori di Arsago Seprio (Somma Lombardo). Arnolfo è un personaggio importante nell'ambiente milanese: suo nonno materno era Lanfranco di Arsago, fratello dell'arcivescovo di Milano Arnolfo I (m. 974); suo fratello Landolfo diverrà nel 1003 vescovo di Brescia. Per parte paterna era legato a Giovanni arcivescovo di Ravenna e ai vescovi Sigifredo di Piacenza e Giovanni di Lucca. Arnolfo II potrebbe essere il committente del De situ civitati Mediolani, che descrive Milano come una città di grande prosperità. Nel proemio l'autore, rivolgendosi al vescovo che l'aveva invitato a scrivere, dice di lui che teneva il governo della Chiesa milanese in un periodo burrascoso. |
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| 999 |
| 18 febbraio |
| Muore papa Gregorio V. |
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| 999 |
| 2 aprile |
| Il monaco benedettino Gerberto d'Aurillac, tutore di Ottone III e arcivescovo di Ravenna, viene eletto papa, per volere dell'imperatore, col nome di Silvestro II, che nell'intenzione dell'imperatore deve richiamare la memoria di Silvestro I e Costantino. Gerberto è aperto al mondo e alla cultura araba perché da ragazzo ha studiato a Cordoba, per cui non saranno pochi a ritenerlo uno stregone. Giovanni XIII gli aveva affidato l'abbazia di Bobbio, dove Gerberto aveva fondato una scuola che era divenuta presto famosa in Europa; essa era regolata da una sintesi fra tradizione cristiana, con le consuete derivazioni greche, e la nuova scienza araba che risulta una novità stimolante per tutti. Poi Gerberto aveva lasciato Bobbio, era passato prima in Germania, poi in Francia a Reims e infine era stato scelto come precettore di Ottone III. Con Gregorio V Gerberto era passato alla cattedra di Ravenna e infine al soglio pontificio. |
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| 999 |
| 27 settembre |
| Ottone III concede agli arcivescovi di Ravenna la giurisdizione temporale sul territorio compreso tra il Po e l'Appennino, il Reno e il Foglia. L'imperatore si è ormai trasferito a Roma, dove non è accettato di buon grado. |
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| 999 |
| 16 dicembre |
| Muore l'imperatrice Adelaide nel monastero benedettino di Selz in Alsazia. |
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| 1000 |
| 19 maggio |
| Pentecoste. Ottone III è il primo a iniziare il culto di Carlo Magno: ne apre la tomba e Carlo gli appare su di un alto trono, con la corona e lo scettro, il corpo intatto tranne la punta del naso, che fa sostituire con l'oro. Poi Ottone, preso un dente dalla bocca del defunto e la croce d'oro che portava sul petto, riveste la salma di abiti bianchi e fa richiudere la tomba. |
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| 1000 |
| settembre |
| Il vescovo di Milano Arnolfo va a Costantinopoli per domandare la mano di una principessa bizantina per Ottone III. Da Costantinopoli, secondo Landolfo sr, Arnolfo riporta un serpente di bronzo, identificato con quello di Mosè nel deserto, tuttora conservato in S. Ambrogio. |
Ultima modifica: giovedì 1 gennaio 2004
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